812e4d76-94c3-4111-a281-b3fc01fc412a

La Missione e i Compiti

Il Decreto attuativo della Legge n. 25 del 1997 sancisce la costituzione di un Comando Operativo di Vertice Interforze, competente per la pianificazione, predisposizione e direzione delle operazioni nonchè delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali. 

Il COVI è il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze ed è l’organismo di staff mediante il quale il Capo di Stato Maggiore della Difesa esercita la sua funzione di Comandante in Capo (CINC) delle Forze Armate, mantenendo sempre il Comando Operativo (OPCOM) sulle forze impiegate. Il Comandante del COVI esercita invece il Controllo Operativo (OPCON) sulle forze, ove delegato dal CINC. 

Qualsiasi operazione interforze, che prende l’avvio dalla “Direttiva di Pianificazione” del Capo di SMD, viene diretta e coordinata dal COVI in cinque fasi successive: 

1. Analisi dello scenario operativo: in questa fase vengono definiti gli elementi essenziali della pianificazione (compiti, minaccia, area di responsabilità, struttura di comando e controllo, regole di ingaggio). Secondo le diverse esigenze, vengono costituiti all’interno del COVI appositi gruppi di pianificazione o Crisis Action Team (CAT) composti da analisiti, esperti e consulenti nelle diverse materie. 
2. Generazione delle Forze: consiste nella individuazione delle unità o degli assetti disponibili più idonei per essere integrati in una Task Force da impiegaare per la specifica esigenza, sia sul territorio nazionale sia all’estero. 
3. Dispiegamento del contingente in zona di operazioni: è un’attività complessa e delicata, soprattutto quando le missioni avvengono molto lontano dal territorio nazionale, in luoghi impervi e difficilmente accessibili. In tale contesto è cruciale l’azione di coordinamento del Joint Movement Coordination Centre (JMCC), responsabile della pianificazione e della gestione di tutti i trasporti strategici da e per i Teatri Operativi. Questi vengono effettuati con sistemi di trasporto multimodali e per più missioni contemporaneamente. Non soltanto aerei e navi militari, dunque, ma, ove occorra, anche treni, veicoli commerciali a noleggio oofferti da Paesi alleati e amici. 
4. Condotta dell’operazione: pur essendo la fase in cui la responsabilità operativa è generalmente nelle mani del Comandante in Teatro, l’attività del contingente viene costantemente monitorata dal COVI per il tramite del Joint Operation Centre (Sala Situazioni), attiva tutti i giorni 24 h su 24. Ciò consente al Comandante del COVI di essere costantemente aggiornato sulle attività delle unità militari in missione e di poter intervenire ogni qualvolta sia necessario impartendo ordini e direttive. In questa fase, il COVI continua inoltre a esaudire le esigenze di interesse nazionale che gli vengono prospettate dal Comandante di contingente 
5. Conclusione di una missione: viene implementato il processo delle lezioni apprese essenzialmente teso a analizzare le fasi dell’operazione, esaminando le problematiche di diversa natura emerse, identificando correttivi e ammaestramenti utili par la pianificazione e condotta dei successivi impegni nazionali. Con quest’ultima attività il COVI diventa così il depositario dell’esperienza accumulata dalle Forze Armate italiane nel corso delle numerose e impegnative missioni all’estero. 

 

Il Multidominio 

Per poter decifrare e comprendere le minacce circostanti, gestendone al contempo risposte efficaci, tempestive e capaci di generare effetti stabili nel tempo in tutti i contesti di riferimento, la Difesa ha investito sulla generazione di capacità multidominio, imprimendo una decisa e coordinata accelerazione del già avviato processo di integrazione interforze, destinato a essere superato e compreso nello stesso concetto di Multi-Domain Operations (MDO). 

In tale ottica, oggi affianchiamo ai domini tradizionali delle operazioni militari (terra, mare e cielo) quelli del cyber e dello spazio, con una conseguente estensione del campo di battaglia. Inoltre, l’effetto di robuste campagne di disinformazione ha evidenziato la centralità dell’ambiente elettromagnetico e l’importanza della dimensione cognitiva del confronto. 

Il Multidominio è quindi un’insieme di capacità e attività che vengono applicate al campo di battaglia e nei contesti in cui operano le Forze Armate, compresi l’aria, le acque, il terreno, lo spazio, il cyberspace, l’ambiente informativo e quello elettromagnetico, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli essere umani e le loro interazioni. 

 In tale quadro, il concetto di Multidominio sta naturalmente evolvendo verso un approccio che miri a sviluppare la capacità di generare effetti in tutte le possibili dimensioni del confronto (fisica, cognitiva e virtuale).