
Prospettive professionali e ambiti di impiego
- Area cyber
In una competizione persistente - come quella presente nello spazio cibernetico - lo Strumento Militare è chiamato a garantire capacità cibernetiche pronte ad assolvere le missioni proprie “Difesa” tra le quali, in primo luogo, la difesa dello Stato e dei suoi interessi vitali. Le capacità cyber della Difesa sono esercitate attraverso un’architettura operativa che ha i suoi assi portanti in strutture dedicate dell’area interforze, quale sistema capace di svolgere con piena efficacia tutte le attività e operazioni nel dominio cibernetico in chiave multi-dominio, concentrando energie per contrastare le minacce provenienti da questa “arena” complessa e sempre più cruciale per una nazione e la sua Difesa, e mantenere la libertà di movimento dello Strumento Militare in un cyberspace sicuro.
I vincitori di concorso saranno indirizzati verso una iniziale formazione specialistica cyber per essere poi inseriti principalmente in unità operative dell’area cibernetica interforze. In tal senso, il Comando per le Operazioni in Rete della Difesa è il riferimento principale come ambito d’impiego, quale Comando responsabile della gestione tecnico-operativa in sicurezza di tutti i Sistemi di Information & Communications Technology della Difesa, nonché della pianificazione e condotta dell’intero spettro di operazioni nel dominio operativo cyber. - Area Spazio
In un contesto strategico così dinamico ed in continua evoluzione, lo spazio è ormai diventato un ambiente sempre più conteso, congestionato e competitivo, il cui accesso e sfruttamento risultano sempre più soggetti a rischi e minacce, derivanti non solo da eventi naturali e accidentali, ma anche da attività intenzionali, queste ultime con caratteristiche e livelli di intensità variabili. Diventa quindi essenziale adattare lo Strumento militare nell’ottica di acquisire le capacità da impiegare in questo nuovo dominio operativo, rafforzando la sicurezza e la difesa dello spazio a garanzia, oltre che della libertà d’azione delle FA, anche del funzionamento della società nel suo complesso.
Le capacità spaziali della Difesa sono esercitate attraverso una governance attestata in ambito interforze, articolata sui tre livelli principali (strategico, operativo e tattico) e supportata dalla componente tecnico-amministrativa:- il livello strategico, in cui le funzioni di Stato Maggiore sono accentrate nell’Ufficio Generale Spazio (UGS) di SMD, competente per la definizione e l’attuazione della policy spaziale della Difesa, per lo sviluppo della capacità spaziale nazionale e per la gestione dei programmi della Difesa e delle cooperazioni internazionali nel settore, nonché per il supporto al Gabinetto del Ministro per quanto riguarda attività inerenti il COMINT;
- il livello operativo, in cui il Comando delle Operazioni Spaziali (COS) – posto alle dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) – esprime il comando degli assetti operativi che forniscono servizi spaziali necessari alle operazioni militari, specie per quelle multi-dominio;
- il livello tattico, costituito dai Centri periferici interforze (Centro Interforze Gestione e Controllo -CIGC- SICRAL di Vigna di Valle e Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare – CITS- di Pratica di Mare), che impiegano rispettivamente i sistemi spaziali per le capacità SatCom e di Osservazione della Terra, nonché dal Centro Space Situational Awareness (SSA) dell’Aeronautica Militare, presso il Comando delle Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico, che si occupa della sorveglianza dello spazio;
- la componente tecnico-amministrativa, con il IV Rep. di SGD e TELEDIFE, che svolgono rispettivamente le funzioni di direzione programmatica e di procurement per il settore spaziale.
I vincitori di concorso potranno essere impiegati in una di queste quattro aree, privilegiando ad inizio carriera un impiego a livello tattico presso i Centri periferici per poi successivamente sfruttare presso gli EdO di livello superiore le conoscenze e le competenze tecniche maturate.