
Aeronautica Militare
Ancorché costituita come forza armata autonoma solo nel 1923, l'Aeronautica, con i suoi reparti inquadrati ancora nel Regio Esercito e nella Regia Marina, offre il suo fondamentale contributoal vittorioso esito della Grande Guerra.
L'attività dei nostri reparti aerei inizia fin dal primo giorno di guerra con ricognizioni fotografiche nella zona di Podgora.
Il 25 maggio 1915 la prima azione di guerra vera e propria: cinque velivoli del 3° Gruppo effettuano con esito positivo il bombardamento dei cantieri di Monfalcone. L'entrata in linea dei nuovi trimotori Caproni appositamente realizzati per il bombardamento e la costituzione della prima squadriglia da caccia segnano per la nostra aviazione un ulteriore e decisivo salto di qualità. La situazione dell'aviazione da caccia migliora decisamente con l'entrata in linea del Nieuport "Bebé" (un monoposto costruito in Italia dalla Macchi), lo stesso con il quale, il 7 aprile 1916, Francesco Baracca ottiene la prima vittoria della caccia italiana, abbattendo un Brandenburg austriaco.
Le operazioni si sviluppano in varie forme: dall'osservazione al bombardamento, dell'appoggio alle forze di superficie all'attacco, anche con razzi, a palloni drachen.
Nella battaglia del Piave del giugno del 1918 l'impiego della massa da caccia e di quella del bombardamento rappresenta I'elemento determinante del ripiegamento del nemico che aveva sferrato l'ultima offensiva. Il 9 agosto dello stesso anno alcuni SVA dell'87a Squadriglia "La Serenissima" (su uno dei quali vola Gabriele D'Annunzio) compiono un'impresa senza precedenti, volando sulla capitale austriaca e lanciando sui viennesi attoniti manifestini tricolori con un messaggio invitante alla pace. Il 24 ottobre comincia la battaglia di Vittorio Veneto dove tutte le specialità dell'aeronautica italiana partecipano attivamente all'ultima lotta prima della vittoria.
Al momento dell'armistizio, i velivoli in linea sui fronti italiano, francese e greco-albanese sono 1.758, più 26 dirigibili. I caduti in voli di guerra, in incidenti di volo o in addestramento, a fine guerra, sono 1.784. Il riconoscimento del valore dimostrato sul campo dagli appartenenti alla nostra aviazione si concretizza con la concessione di 24 medaglie d'oro al valor militare, di 1.890 d'argento e di 1.312 di bronzo. Due medaglie d'argento al valor militare sono attribuite alle componenti aeronautiche di Esercito e Marina, medaglie che oggi onorano la Bandiera dell'Aeronautica Militare.
Il pannello con i cenni storici e foto degli uffici storici di Forza Armata verrà esposto alla manifestazione "Giono dell'Unità Nazionale Gionata delle Forze Armate" presso il Circo Massimo.