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Informazioni ambientali

Ultimo aggiornamento: 22 luglio 2025

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​STATO DELL'AMBIENTE

Il 18 giugno 2015 è stato siglato un Protocollo d'Intesa tra l'Amministrazione Difesa e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE) per il monitoraggio ambientale dei poligoni di tiro militari.

L'Arma dei Carabinieri non gestisce alcun poligono ma si avvale delle strutture delle altre Forze Armate sul territorio nazionale.

In generale, in caso di eventi potenzialmente contaminanti per le matrici "suolo" e "acqua", la Difesa applica le procedure previste dal d.lgs.152/2006 recante "Norme in materia ambientale" e/o normative specifiche del settore militare (D.M. 22 ottobre 2009). Queste attività sono condotte in collaborazione con le Autorità ambientali competenti in materia.

 

Esercito Italiano

Nel 2018 l’Esercito ha redatto un “Documento Programmatico”, aggiornato nel 2024, al fine di ottemperare alle modifiche apportate al D.Lgs. 152/2006 dalla Legge 205/2017 relativamente all’introduzione del comma 4-bis all’art. 241-bis. Tale documento rappresenta il modello concettuale per la predisposizione da parte dei Comandanti dei poligoni militari di un piano di monitoraggio permanente (avviato nel 2020) sulle matrici ambientali terreno e acque interne.

Avviato inoltre il programma di monitoraggio permanente della matrice aria da effettuarsi nei poligoni di F.A. potenzialmente soggetti ad inquinamento dell’aria a causa del particolare tipo di munizionamento ivi impiegato.

Sono stati condotti oltre 10.000 campionamenti su matrice suolo e acque superficiali.

I risultati delle attività analitiche sinora condotte nei principali poligoni di F.A. non hanno evidenziato particolari alterazioni per le matrici ambientali ad eccezione della matrice suolo superficiale, per la quale sono stati riscontrati alcuni superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) per i metalli pesanti (principalmente rame, piombo e antimonio), limitatamente alle Zone di Arrivo Colpi (ZAC), la cui estensione è molto ridotta ed è inferiore allo 0,1% dell’intera area dei poligoni.
Le criticità ambientali riscontrate nelle altre infrastrutture di F.A., sono riconducibili principalmente a sversamenti di idrocarburi da un esiguo numero di cisterne da riscaldamento interrate, risultate non a tenuta, limitatamente alle porzioni di terreno ad esse limitrofe. Al riguardo, la F.A. ha posto in essere tutte le necessarie procedure tecnico-amministrative per l’espletamento dei connessi procedimenti ambientali avviati ai sensi del combinato legislativo D.Lgs. 152/2006 e D.M. 22 ottobre 2009.

 

Marina Militare

Si riporta il link alla scheda di dettaglio​ delle attivià ambientali in itinere presso alcuni siti della Forza armata.

 

Aeronautica Militare

L'Aeronautica Militare, ai fini dello svolgimento delle attività esercitative presso i Poligoni della Regione Sardegna, ha implementato il sistema Environmental Data Management System (EDMS), che permette di monitorare lo stato dell'ambiente nelle aree esercitative e rendere disponibili i relativi dati alle amministrazioni competenti.

 

Arma dei Carabinieri

Si rimanda al sito web dell'Arma dei Carabinieri 

 

Segretariato Generale della Difesa

Il poligono di Nettuno insiste su un'area complessiva vincolata al demanio militare di circa 1.700 ettari, delimitata dalle strade provinciali SP106B Nettuno–Acciarella, SP38 Strada Foglino, SP39 Strada Valmontorio–Foce Verde e dalla costa del Mar Tirreno. In via indicativa, circa il 40% della superficie dell'UTTAT è rappresentata da spiagge sabbiose, dune litoranee, macchia bassa e pinete; il 30% è occupato da radure e incolti, il 25% da boschi misti di caducifoglie. Solo l'1% è occupato da infrastrutture militari destinate allo svolgimento delle attività di istituto (fabbricati, batterie di tiro, impianti tecnologici, strade di collegamento viario, ecc.). Presso il comprensorio di Nettuno, il Ministero della Difesa, la Regione Lazio e il Comune di Nettuno collaborano da anni per la salvaguardia ambientale e archeologica del bacino di Torre Astura, esempio significativo della ricchezza naturalistica del territorio. Nel territorio vi è una fauna di particolare rilievo. Sono tuttora presenti ricci, volpi, scoiattoli, tassi, tartarughe. Ancora troviamo le martore, le puzzole e le lontre, oltre che una folta presenza di cinghiali e di uccelli, oltre 200 varietà di migratori, fra cicogne, gru, pettirossi, nibbi reali, bianconi e rapaci.

Infine, il demanio militare si estende come una sorta di museo storico-archeologico, in gran parte ancora inesplorato, che riporta come il territorio sia stato scelto in passato come habitat di popolazioni italiche almeno fin dal III millennio A.C., come raccontano importanti ritrovamenti di reperti e frammenti d'impasto protostorici.

Importanti sono inoltre le vestigia d'epoca romana, che si delineano in mosaici, rovine di ville, saline, peschiere e strade.   

La magnificenza del litorale e dei suoi fondali non è sfuggita al legislatore comunitario, che l'ha "eletta" a paradigma di riferimento per il progetto Life Co.Me.Bi.S., sigla che sta a significare la conservazione e restituzione al patrimonio comune della ricchezza ambientale, storica e artistica. 

Nell'area del poligono di Nettuno sono inoltre presenti tre zone SIC (Sito di Importanza Comunitaria​) IT6030047, IT 6030048, IT 6030049.  Per i SIC IT6030047 (Bosco di Foglino) e IT6030049 (Zone umide ad ovest del fiume Astura) si applicano le misure di conservazione e gli indirizzi di gestione previste dalle normative comunitarie e nazionali previste per le Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. 

Tale impatto può considerarsi limitato alla matrice suolo superficiale nelle ridotte aree in cui vengono esercitate le attività.​

Il poligono di Santa Severa per armi portatili e attività di brillamento è del tipo permanente aperto ed è situato nel comune di Santa Marinella, in località Santa Severa, a circa 60 Km a Nord di Roma. L’estensione del territorio è di circa 162 ettari con un lato prospiciente il mare per circa un chilometro. La morfologia del terreno, tutto pianeggiante, è caratterizzata da una ridotta presenza di vegetazione arborea. La zona è servita da una rete viaria, parte a fondo artificiale e parte a fondo naturale, che consente l’accesso e deflusso di personale e mezzi con ingresso da Via Aurelia Km 51. Nel poligono sono presenti immobili o attrezzature per le sole attività balistiche d’Istituto. Per quanto riguarda il funzionamento del poligono si rimanda agli specifici regolamenti tecnici.

Le attività balistiche occupano una porzione molto ridotta (circa 1%) delle aree a disposizione ed hanno un impatto trascurabile sullo stato dell'ambiente, come confermato dagli esiti delle verifiche di campo attuate ai sensi del Piano di Monitoraggio permanente. Tale impatto può considerarsi limitato alla matrice suolo superficiale nelle ridotte aree in cui vengono esercitate le attività.

 

 

FATTORI INQUINANTI

Esercito Italiano

I principali inquinanti presenti nei sedimi della Forza Armata sono essenzialmente: 

- metalli pesanti in corrispondenza delle ZAC dei poligoni;

- idrocarburi riscontrati in prossimità di alcune cisterne da riscaldamento nelle infrastrutture di Forza armata.

Sia nei poligoni che nelle altre infrastrutture di F.A. dove sono stati riscontrati superamenti delle citate CSC sono state attuate le necessarie misure di sicurezza per il personale, per la popolazione e per l’ambiente in attesa dell’espletamento dei connessi procedimenti ambientali avviati ai sensi del combinato legislativo D.Lgs. 152/2006 e D.M. 22/10/2009. Sono stati inoltre condotti approfondimenti ambientali al fine di individuare l’estensione areale e in profondità dell’area potenzialmente contaminata da sottoporre ad intervento di Messa In Sicurezza di Emergenza (MISE), caratterizzazione ambientale, analisi del rischio ed eventuale bonifica.

 

Marina Militare

Si riporta il link alla scheda di dettaglio delle attivià ambientali in itinere presso alcuni siti della Forza armata.

 

Aeronautica Militare

I principali fattori ambientali riguardano: i consumi energetici; il rumore aeroportuale e nelle operazioni aeree; la produzione di rifiuti speciali; il consumo di risorse idriche e il relativo scarico per usi domestici e industriali; le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.

 

Arma dei Carabinieri

Si rimanda al sito web dell'Arma dei Carabinieri

 

Segretariato Generale della Difesa

Annualmente viene condotto uno studio delle Schede di Sicurezza Ambientale dei manufatti impiegati nell'arco della stagione delle attività balistiche condotte nei poligoni di Nettuno e Santa Severa (da settembre a giugno) da cui si evince la preponderanza di alcuni ossidi metallici, tipicamente Piombo e Zinco che, seppure in quantità molto ridotte, si disperdono sul terreno.

 

 

MISURE INCIDENTI SULL'AMBIENTE E RELATIVE ANALISI DI IMPATTO

Esercito Italiano

In armonia con la normativa vigente (D.Lgs. 66/2010, art. 357, co. 2), la F.A. ha siglato alcuni protocolli d'intesa con le autorità locali per la gestione dei poligoni ricadenti in aree protette che, attraverso il confronto tra le parti, hanno l’obiettivo di contemperare la massima sostenibilità ambientale delle attività esercitative militari con le esigenze della Difesa.
Inoltre, nell'ambito della più ampia collaborazione istituzionale, si sottolinea che in virtù dell’Accordo Quadro a carattere interforze, sottoscritto nel mese di dicembre 2021 fra lo Stato Maggiore della Difesa e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in data 22 aprile 2024, 54a "Giornata mondiale della Terra", istituita per promuovere la salvaguardia del nostro pianeta, è stata sottoscritta la “Convenzione attuativa di collaborazione tecnico-scientifica per la rimozione di residuati del munizionamento dei fondali marini prospicienti le aree esercitative di Capo Teulada (SU) e Torre Veneri (LE)". La Convenzione, di durata triennale, avrà lo scopo di definire procedure di intervento per la rimozione di residuati originati dalle attività addestrative a fuoco sui fondali marini dell’infralitorale dei suddetti poligoni che insistono in aree di particolare pregio naturalistico.

 

Marina Militare

Si riporta il link alla scheda di dettaglio delle attivià ambientali in itinere presso alcuni siti della Forza armata.

 

Aeronautica Militare

I principali fattori ambientali riguardano: i consumi energetici; il rumore aeroportuale e nelle operazioni aeree; la produzione di rifiuti speciali; il consumo di risorse idriche e il relativo scarico per usi domestici e industriali; le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.

Riguardo alle misure amministrative quali piani e programmi ambientali, si segnalano, tra le altre, le attività in essere per il ripristino ambientale del sito di Punta della Contessa (BR), area SIN. Tali attività, inoltre, possono essere occasionalmente sospese per la tutela della fauna ornitologica migratoria, durante gli stazionamenti con finalità riproduttive.

Nell'ambito degli accordi ambientali con istituzioni pubbliche e soggetti privati e altri atti incidenti sull'ambiente, si evidenzia che:

- in esito all'accordo procedimentale tra A.M., ARPA Marche e altre autorità locali, è attivo fin dal 2016 un piano di monitoraggio permanente delle emissioni elettromagnetiche di un sito Radar;

- in conseguenza dell'accordo tra A.M. e Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) sulla collaborazione tecnico-scientifica in ambito nazionale e internazionale nel settore della ricerca    meteorologica, idrologica, mareografica, oceanografica, il Servizio Meteorologico A.M. concorre all'osservazione e al monitoraggio del clima e dei rischi naturali.

Per le misure quali politiche e disposizioni di indirizzo incidenti sulla tematica ambientale, si rende noto che è stata pubblicata la Direttiva UCOPRATA-004 "Prontuario ambientale per il Comandante" ed. 2020, con lo scopo di raccogliere in un unico documento le linee di indirizzo riferite agli aspetti ambientali rilevanti per le attività dell'A.M. Il Prontuario rappresenta uno strumento di facile e rapida consultazione che raccoglie le principali informazioni e i riferimenti normativi nazionali e comunitari sulle singole tematiche ambientali rilevanti e ne propone le best practice per la gestione, a supporto dell'Azione di Comando.

Inoltre, coerentemente con gli indirizzi di policy, gli Enti dell'organizzazione periferica dell'A.M., provvedono ad emanare a livello locale propri manuali ambientali o singole procedure su temi di specifico interesse, attagliati allo specifico contesto normativo e territoriale locale.

Inoltre, presso i poligoni dell'A.M. sono implementati i monitoraggi ambientali previsti dai relativi disciplinari. In particolare:

  • presso il sito di Furbara (RM) le attività di monitoraggio sono condotte a cura della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale di Pratica di Mare e dal 2° Laboratorio Tecnico di Controllo di Fiumicino. Il recupero e alienazione dei residuati viene affidato a ditte specializzate.
  • presso il poligono interforze di Salto di Quirra (PISQ) il monitoraggio della matrice aria avviene in continuo tramite il sistema Environmental Data Management System (EDMS) e quella della matrice suolo tramite campagna di campionamento e analisi, in applicazione di quanto previsto nel piano di monitoraggio emanato nel novembre 2022. Non sono stati rilevati superamenti dei parametri osservati. Inoltre, sono state implementate campagne   di recupero di rottami ferrosi in mare, sia a cura del personale della Marina Militare Italiana che tramite campagne affidate a ditte specializzate; nei siti a terra le raccolte di residuati sono effettuate    sistematicamente;
  • gli impatti delle attività addestrative/esercitative sono preventivamente valutate attraverso appositi studi di distribuzione, al fine di attestarne la sostenibilità;
  • presso il poligono di Capo Frasca è attivo un piano di monitoraggio ambientale delle matrici suolo, sottosuolo e acque sotterranee, redatto dall'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).

Gli Enti dell'A.M., nel pieno rispetto della policy di Forza Armata e della Amministrazione Difesa, sono incoraggiati a intraprendere iniziative virtuose in tema di tutela ambientale, come ad esempio:

  • l'adesione alla campagna Plasticfree, proposta dal Ministero dell'Ambiente, di alcuni Reparti, tra i quali l'Accademia Aeronautica e il Distaccamento Aeronautico di Montescuro (CS); quest'ultimo ha inoltre aderito al progetto #Bollaplastica, proposto dall'Ente Parco Nazionale della Sila, in cui il Distaccamento è situato;
  • sempre presso il citato Distaccamento, è in vigore l'accordo con l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Calabria (ARPACal), finalizzato al monitoraggio dei parametri di fondo naturale nella zona di interesse, aggiornato nel 2023;
  • l'accordo di cooperazione tra A.M., Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e il Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR) per la produzione e impiego di biocombustibili nel settore dell'aviazione, attivo dal 2017, nell'ambito del quale la Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale, ha condotto nel 2022 con esiti favorevoli alcuni test    di volo di un jet con miscela fino al 25% di biocombustibile;
  • la collaborazione tra il Reparto Sistemi Automatizzati (RESIA) e l'ente Parco Nazionale dell'Appia Antica, per la gestione e la tutela del parco arboreo insistente nell'area;
  • nell'ambito dei lavori di risistemazione del Centro Storiografico e Sportivo di Vigna di Valle, è stata effettuata una bonifica della vegetazione del lungolago, riposizionando il materiale roccioso basaltico e potando gli alberi ad alto fusto. L'attività, finalizzata a seguito di apposita Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), è stata approvata dalla Regione Lazio e dal Parco Naturale Regionale – Compr. Bracciano – Martignano.

Nel luglio 2023 inoltre è stata emanata la Direttiva UCOPRATA-005 “La policy ambientale dell'AM" che, integrata alla UCORATA-004 già pubblicata nel 2020, abroga e sostituisce la Direttiva UCOPREVA-007.

Arma dei Carabinieri​

Si rimanda al sito web dell'Arma dei Carabinieri 

 

Segretariato Generale della Difesa

I Poligoni di Nettuno e Santa Severa adottano un piano di monitoraggio sulle matrici ambientali suolo e sottosuolo per verificare direttamente ogni eventuale impatto derivante  dall’espletamento delle attività balistiche che hanno luogo presso l’area di poligono, ai sensi di quanto definito dall’art. 241-bis (Aree militari), comma 4 bis del D.Lgs. 152/2006. 

Nel caso in cui venga rilevato un superamento delle “Concentrazione Soglia di Contaminazione” di cui alla tabella 1, colonna B, dell'Allegato 5 al titolo V della parte quarta del TUA (D.Lgs. 152/2006) si procede all'attivazione della procedura tecnico-amministrativa nei termini e con le modalità previste dalla norma. 

Le procedure ambientali prevedono il reperimento preventivo, all'interno della modulistica di richiesta e programmazione, di informazioni sulle sostanze utilizzate in ognuna delle attività balistiche. Tali informazioni consentono di individuare eventuali nuovi impatti e pianificare nuove misure di protezione.

 

 

MISURE A PROTEZIONE DELL'AMBIENTE E RELATIVE ANALISI DI IMPATTO 

Le Forze Armate assicurano, attraverso un'attenta pianificazione, che i fattori di possibile rischio ambientale siano valutati, controllati e verificati, rispettivamente prima, durante e dopo ogni operazione e che siano state adottate tutte le misure tecnicamente perseguibili ed economicamente sostenibili per proteggere l'ambiente. Tra gli interventi normativi adottati, si evidenziano:

- il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2009 recante "Procedure per la gestione dei materiali e dei rifiuti e la bonifica dei siti e delle infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare  e alla sicurezza nazionale";

- la Direttiva interforze UGPreVATA-A-001 recante "La tutela ambientale nella Difesa" (ed. 2019), dello Stato Maggiore della Difesa;

- la Direttiva di policy per l'efficientamento energetico delle infrastrutture militari emanata dallo Stato Maggiore della Difesa.

Il 19 giugno 2014 è stato firmato un Documento d'intenti con la Conferenza Stato-Regioni, finalizzato alla collaborazione tesa alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e allo sviluppo territoriale.

Dal 2015 è attiva la Struttura di Progetto Energia per l'efficientamento energetico dei siti della Difesa (http://www.difesa.it/Content/Struttura_progetto_energia/Pagine/default.aspx).

Il 13 dicembre 2021 è stato firmato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e dal Presidente dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Prefetto Stefano Laporta, un Accordo Quadro della durata di cinque anni, per favorire la collaborazione tra lo Stato Maggiore della Difesa e l'Istituto nella programmazione e realizzazione delle attività di comune interesse sulla Sostenibilità Ambientale, per l'adozione di una strategia condivisa e per l'attuazione delle azioni necessarie per un impiego efficace ed efficiente delle risorse, nell'ambito delle rispettive competenze. 

Tra gli ambiti strategici previsti dall'Accordo: tutela del suolo, dell'aria e dell'ambiente marino e costiero e lacustre; tutela della natura; supporto tecnico-scientifico per le attività di messa in sicurezza di emergenza e operativa dei siti potenzialmente contaminati e predisposizione di protocolli di monitoraggio ambientale presso i poligoni militari delle Forze Armate; attività riguardanti la gestione dei rifiuti pericolosi; attività connesse allo studio ed alla mitigazione della pericolosità idrogeologica; attività riguardanti le aree militari ricadenti in interventi di rigenerazione urbana, nei siti della Rete Natura 2000; definizione di programmi di monitoraggio degli habitat marini in aree sensibili individuati dalle direttive comunitarie; lo scambio di informazioni e l'aggiornamento delle rispettive banche dati per la realizzazione di cartografia digitale nautica e tematica; monitoraggio e controllo ambientale con tecniche innovative di osservazione aerea, anche con aeromobili a pilotaggio remoto, e di telerilevamento satellitare.

Esercito Italiano

Nell’ambito delle risorse previste dall’art. 1, comma 140, della legge 232/2016 per il risanamento ambientale dei poligoni e delle aree addestrative, a partire dal 2020 è stato avviato il piano di monitoraggio ambientale permanente delle matrici suolo e acque interne dei principali poligoni dell’Esercito, tramite Ditta specializzata di settore. Gli esiti analitici del citato monitoraggio hanno evidenziato in alcuni poligoni il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) con particolare riferimento ai metalli pesanti. Sulla base delle predette risultanze sono stati condotti approfondimenti ambientali al fine di individuare l’estensione areale e in profondità dell’area potenzialmente contaminata da sottoporre ad intervento di Messa In Sicurezza di Emergenza (MISE). In alcuni poligoni tali interventi sono già stati completati consentendo il ripristino ambientale dell’area potenzialmente contaminata, in altri gli interventi in parola sono in fase di progettazione/affidamento/esecuzione a cura dei Reparti Infrastrutture territorialmente competenti. In alcuni casi, ove in esito ai citati approfondimenti non è stato possibile definire puntualmente il quadro della potenziale contaminazione, si è optato per l’attuazione della procedura ordinaria che prevede l'esecuzione della caratterizzazione ambientale del sito e l'elaborazione della successiva analisi di rischio finalizzata all’individuazione degli obiettivi di bonifica.
Inoltre, sono stati siglati due contratti commerciali con ditte specializzate di settore per l’affidamento dei servizi di monitoraggio di:
- matrice suolo e acque interne di tutti i poligoni dell’Esercito per il periodo 2024-2029;
- matrice aria nei poligoni di F.A. che presentano probabilità di produzione di particolato aerodisperso (alcuni insistenti su siti della Rete Natura 2000) per il periodo 2024-2026, da eseguirsi tramite l'installazione di centraline di monitoraggio.
Al fine di individuare efficaci sistemi di mitigazione dell’impatto ambientale nelle Zone di Arrivo Colpi (ZAC) che consentano al contempo di ottemperare all’obbligo di raccolta dei residuati in capo ai Comandanti dei Poligoni (ai sensi del comma 5-bis.3, introdotto dalla legge 205/2017 all’art. 184, del D.Lgs. 152/2006):
- è stato approvato l’avvio delle attività propedeutiche all’acquisizione, a titolo sperimentale di un sistema multistrato basato su una guaina autoriparante, da posizionare su rilevati in terreno destinati al contenimento delle ogive nell’ambito delle attività addestrative a fuoco, capace di richiudersi al passaggio dei proiettili, prevenire rimbalzi e minimizzare la potenziale infiltrazione delle acque meteoriche nonché la dispersione in aria del terreno potenzialmente contaminato;
- è in corso la procedura di acquisizione di poligoni di tiro chiusi in galleria per il contenimento dell’impatto ambientale causato dalle attività addestrative a fuoco;
- è in corso la procedura di acquisizione di sistemi balistici di contenimento del munizionamento ordinario (para-proiettili) quali sistemi di mitigazione delle pressioni e degli impianti delle attività addestrative sui poligoni.
Nell’ambito della formazione nel settore ambientale si è proseguito nella costituzione del bacino di personale specializzate per la trattazione e gestione delle attività riscontrabili nell’ambito degli Enti/Reparti della F.A. e da impiegare nei vari livelli ordinativi, in particolare:
- nel 2025 sono stati formati 30 Esperti Ambientali che andranno a costituire i riferimenti diretti per il Comandante/Datore di Lavoro per tutte le questioni attinenti la protezione dell’ambiente in base alla normativa in vigore;
- inoltre nel 2025 3 Ufficiali della F.A. hanno conseguito il Master di II livello in Bonifiche Ambientali e 2 il Master di II livello in Diritto dell’Ambiente conseguendo in tal modo un’alta specializzazione nella trattazione delle tematiche afferenti la materia ambientale. Tale personale, oltre a coordinare e supportare l’operato degli Esperti Ambientali, costituirà il punto di riferimento della F.A. per lo sviluppo della policy afferente il settore ambientale.
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​Marina Militare

Si riporta il link alla scheda di dettaglio delle attivià ambientali in itinere presso alcuni siti della Forza armata.

 

Aeronautica Militare

Sono stati emanati i seguenti documenti:

  • Direttiva UCOPRATA-004 recante "Prontuario ambientale per il Comandante", ed. 2020;
  • Direttiva UCOPRATA-005 recante "La politica ambientale dell'Aeronautica Militare", ed. 2023 che abroga e sostituisce la Direttiva UCOPREVA-007;
  • Direttiva UCOPRATA-002 recante "Linea guida per la gestione del rischio amianto";
  • Pubblicazione tematica "Gestione degli scarichi idrici";
  • Direttiva  SMA-LOG-019 recante "Linee Guida per il contenimento dei consumi e l'implementazione di sistemi di autoproduzione energetica".

È stato realizzato il Programma MILNOISE, finalizzato alla previsione e valutazione dell'impatto acustico e ambientale generato negli aeroporti militari ed è stata istituita la figura professionale "Esperto Qualificato NIR", nell'ambito delle misure afferenti alla protezione da radiazioni non ionizzanti.

Per le attività di prevenzione e protezione incidenti sull'ambiente:

  • sono sviluppati con risorse locali, prevalentemente presso i reparti manutentivi, Sistemi di Gestione Ambientale, ispirati ai principi della Norma UNI EN ISO 14001;
  • l'A.M., in occasione delle principali esercitazioni Single Service/Joint/Internazionali/Inter-agenzia, partecipa alla fase di pianificazione e in supporto alla condotta delle attività, con propri rappresentanti esperti nel campo della tutela ambientale.

In tema di formazione e informazione del personale sulla tutela ambientale, ricomprendibile tra le attività incidenti sull'ambiente:

  • è stato attivato un corso per lo sviluppo di Sistemi di Gestione Ambientale, coerentemente con la norma ISO14001:2015, che si è tenuto nel mese di novembre u.s., destinato al personale militare di F.A. operante nel settore ambientale;
  • sono effettuate lezioni su tematiche generali a favore degli allievi e frequentatori degli Istituti di Formazione A.M. e specialistiche per alcune professionalità (es. "rifornimenti");
  • sono previsti approfondimenti sulla gestione di emergenze ambientali a favore dei frequentatori del Corso Sicurezza Volo di tutte le Forze Armate e Corpi Armati dello Stato;
  • sono sviluppati percorsi didattici ad hoc per particolari professionalità, tra cui si segnala il seminario informativo per i Responsabili Tutela Ambientale, consulenti dei Comandanti degli Enti in materia e per tutte le altre figure che operano direttamente, a vario titolo, in tale settore.

 

Arma dei Carabinieri

Si rimanda al sito web dell'Arma dei Carabinieri 

 

Segretariato Generale della Difesa

Il poligono di Nettuno si è dotato di sistemi che assicurano di non disperdere i proietti sparati e quindi di recuperare il residuato presso ogni punto critico quale i terrapieni ed i bunker di arrivo colpi. Al termine del periodo esercitativo definito dall’UTT ai sensi dell'articolo 184, comma 5-bis.3 del D.Lgs. 152/2006, si procede al recupero dei residuati attuando uno scrupoloso e puntuale ripristino delle linee di tiro utilizzate, rimuovendo dai "terrapieni" di arrivo colpi tutti i materiali di risulta delle attività. 

Nel caso di tiri a mare, tramite un sistema per il tracking dell’oggetto in volo (in termini di dati cinematici, dinamici e di traiettoria reale) è individuato il punto di impatto a mare per il successivo recupero; attività svolta ponendo una rete sotto acqua di dimensioni opportuna (100mx100m) ove è prevista la caduta dei colpi. 

Il poligono di Santa Severa si è dotato di alcuni sistemi che permettono di recuperare e smaltire in maniera più agevole i proietti sparati: terrapieni in terreno vegetale compatto (periodicamente bonificati), parete balistica in mattoni di gomma Regupol, paraproiettili mobile campale “inerziale” di tipo ecologico, sistema bersaglio parapalle GAK per piccoli calibri fino al 7,62 mm, teli di raccolta residui. Non sono previste attività con possibile caduta di colpi a mare.

 

 

RELAZIONE SULL'ATTUAZIONE DELLA LEGISLAZIONE 

È in corso l'elaborazione dello schema di relazione sull'attuazione della legislazione ambientale, secondo i parametri indicati dalla Circolare 4 agosto 2008 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante "Attuazione della direttiva 2003/4/CEE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale abrogando, nel contempo, il decreto n. 39 del 24 febbraio 1997 concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia di ambiente (Direttiva n. 90/313/CEE)".

Ciò premesso, si sottolinea a carattere generale che la Difesa opera nel pieno rispetto della normativa ambientale di riferimento costituita dal  d.lgs. 152/2006 e  dal d.m. 22 ottobre 2009.

Esercito Italiano

L’Esercito ha posto in essere molteplici azioni volte a conformarsi alla modifica dell’art. 241-bis del D.Lgs. 152/2006. Nel quadro delineato, al fine di garantire un elevato grado di compatibilità tra le attività addestrative e la protezione ambientale, sono stati predisposti per ogni poligono/area addestrativa i relativi Disciplinari di Tutela Ambientale che individuano le potenziali incidenze delle attività a fuoco, valutando contestualmente le idonee misure di mitigazione.
Inoltre è stata emanata la Direttiva 9007 “Linee guida per la redazione e la gestione delle Valutazioni di Incidenza Ambientale (VIncA) dei poligoni aperti insistenti su siti appartenenti alla Rete Natura 2000” per supportare i Comandati dei poligoni della F.A., ricadenti totalmente o parzialmente su siti appartenuti alla "Rete Natura 2000", nella fase di redazione e di approvazione di tale documento imprescindibile per la prosecuzione delle attività in tali sedimi.


Marina Militare

Si riporta il link alla scheda di dettaglio delle attivià ambientali in itinere presso alcuni siti della Forza armata.

 

Aeronautica Militare

Le innovazioni normative riguardanti la tutela ambientale vengono prontamente recepite, curando altresì l'emanazione di disposizioni attuative attagliate alle peculiarità della Forza Armata nonché fornendo la consulenza richiesta dai reparti su tali tematiche.

 

Arma dei Carabinieri

Si rimanda al sito web dell'Arma dei Carabinieri

 

Segretariato Generale della Difesa

I poligono di Nettuno e Santa Severa adottano piani di monitoraggio permanente sulle matrici ambientali, redatti ai sensi dell'art. 241-bis, co. 4-bis del D.Lgs.152/2006. Questi sono attuati mediante un'indagine annuale sulla qualità del suolo e sottosuolo. Tali indagine prevedono il prelievo e l'analisi di campioni di terreno da un totale di 37 postazioni, per il confronto con le Concentrazioni Soglia di Contaminazione.

Ai sensi dell'art. 242-bis, co. 4-ter del D.Lgs.152/2006, viene inoltre inviato semestralmente agli Enti Competenti un documento indicante le attività e gli elementi rilevanti ai fini della tutela dell'ambiente e della salute.
Le indagini svolte nel 2023 hanno restituito la piena conformità di tutti i campioni prelevati.​

 

 

STATO DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA UMANA

Esercito Italiano

Al fine di valutare i possibili fattori di rischio per la salute e la sicurezza umana, anche per il 2025, è stato redatto e valutato da SMD il programma delle attività di monitoraggio CBRN ed elettromagnetico, in ossequio alla Direttiva UGPREVATA-P-001, proposte dagli EDRC.

 

Marina Militare

Si riporta il link alla scheda di dettaglio delle attivià ambientali in itinere presso alcuni siti della Forza armata.

 

Aeronautica Militare

La Forza Armata dispone di propri laboratori chimici con la capacità di effettuare controlli ambientali sia nei Reparti nazionali (a supporto dell'attività di valutazione del rischio a cura dei Datori di Lavoro) sia nelle operazioni fuori dai confini nazionali (OFCN), anche in occasione di Site Survey propedeutiche all'organizzazione delle operazioni. 

 

Arma dei Carabinieri

Si rimanda al sito web dell'Arma dei Carabinieri

 

Segretariato Generale della Difesa

Pur considerando che le prove condotte nei poligoni di Nettuno e Santa Severa generano gas e fumi, oltre alla accurata gestione dei tiri in condizioni meteo di "sottovento", l'esposizione non raggiunge mai livelli paragonabili a fonti inquinanti civili o industriali. Immediati sono il rimescolamento e la diluizione in  atmosfera, come verificato da analisi condotte negli anni da Enti dell’A.D. o da Società private che non hanno mai rilevato la presenza di inquinanti.