Palazzo Moroni

Palazzo Moroni, attiguo a Palazzo Caprara, ha il suo ingresso principale in salita S. Nicola da Tolentino 1/B. Presso Palazzo Moroni sono ubicati alcuni uffici dello Stato Maggiore della Difesa.

Notizie storiche:

Il 6 dicembre 1884, con rogito del notaio Ercole FROSI, la Casa Barberini vendette all'impresa di Esquilino un terreno, confinante con l'allora vicolo di San Nicola da Tolentino (ex vicolo Sterrato), di circa metri 51.50 x metri 40.00 corrispondenti quindi a m2 2.067 di cui m2 1.836 edificabili.

Successivamente, il 14 gennaio 1885, la suddetta impresa vendette quel terreno ai fratelli Alessandro e Scipione MORONI.

Il progetto del palazzo viene affidato all'architetto Gaetano CANEDI, ma l'opera realmente realizzata risulta notevolmente variata rispetto all'idea iniziale.

Poiché l'altezza risultava eccessiva rispetto alla larghezza della sede stradale, la Giunta Municipale, in data 28 maggio 1885, ingiungeva di arretrare il prospetto rispetto al filo stradale in modo da raggiungere almeno metri 10 dall'edificio antistante.

La configurazione geometrica dell'edificio si presenta con un corpo centrale lungo metri 25.50 distante dall'edificio antistante metri 11.50, e da due blocchi laterali lunghi circa metri 11.50 ciascuno, distanti, in difformità da quanto prescritto dalla Commissione Edilizia, circa metri 7.50 dall'edificio stradale dirimpettaio. Le ali laterali sono elevate fino al secondo piano per arretrare di circa metri 2.50, rimanendo comunque sporgenti rispetto al corpo centrale.

La profondità del palazzo è di circa metri 37.80. La distanza dal prospiciente Palazzo Caprara è di metri 5.80 (distanza contestata dal confinante Conte Caprara, che in data 13 febbraio 1886, ricorre, con esito negativo, avverso i proprietari dell'erigendo palazzo), mentre quella dal muro di sostegno del giardino è di circa metri 2.50. L'altezza complessiva dell'edificio è di metri 33.20, mentre quella progettata ed approvata risulta in favore di circa metri 4.20 (fatto contestato dall'Ispettorato Edilizio del 1888). I lavori furono compiuti in due anni come confermano alcuni ornamenti delle scale recanti la data del 1887.

Le caratteristiche costruttive dell'edificio confrontate con riscontri oggettivi oltreché storici sono:

le strutture portanti sono realizzate in "muratura alla romana" cioè costituite da tufo listato con ricorsi di mattoni pieni; 
il rivestimento dello zoccolo è in pietra scura della Valcanonica; 
la struttura portante delle scale è in ferro, mentre le pedate e le alzate sono rivestite di marmo (da un'indagine visiva si presuppone in marmo di Carrara); 
i solai sono costituiti da struttura portante in travi di ferro collegate da voltine in mattoni; 
i tramezzi sono costituiti con muratura in mattoni. 
I collegamenti verticali, dei sette livelli di cui è costituito il palazzo, sono assicurati da due blocchi scale con un gruppo di due ascensori ciascuno.

Le decorazioni come stucchi, affreschi, soffitti cassettonati, maniglie, balaustre in ghisa stampata, ecc. conferiscono all'edificio particolare pregio architettonico, rivalutato, negli spazi comuni, da lavori interni di risanamento attualmente in corso.

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