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Bosnia-Erzegovina: il contingente EUFOR Althea dona materiale sanitario a una clinica pediatrica per bambini affetti da malattie oncologiche

I materiali sono stati acquistati a seguito di una raccolta fondi durante un evento sportivo, su iniziativa del Contingente italiano

Sarajevo 27 feb 2025

Bosnia-Erzegovina: il contingente EUFOR Althea dona materiale sanitario a una clinica pediatrica per bambini affetti da malattie oncologiche
Bosnia-Erzegovina: il contingente EUFOR Althea dona materiale sanitario a una clinica pediatrica per bambini affetti da malattie oncologiche

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

Il contingente schierato in Bosnia Erzegovina nell’ambito della missione EUFOR “Althea” ha consegnato equipaggiamento medicale e farmaci alla clinica pediatrica oncologica “Il cuore per i bambini” di Sarajevo.

Presenti alla cerimonia di donazione il Vicecomandante di Althea Generale di Brigata Lorenzo Dal Maso, il Comandante dell’Italian National Support Element Tenente Colonnello Pasquale Tomasco e il Comandante della Task Force Intelligence, Surveillance and Reconnaissance Maggiore Ivan Tittarelli.

Per la controparte bosniaca, erano presenti il Primario di Pediatria del Policlinico Universitario di Sarajevo, prof. Dr. Edo Hasanbegović e il Direttore della clinica “Il cuore per i bambini”, Fikret Kubat che hanno espresso profonda riconoscenza e gratitudine nei confronti del contingente italiano e della missione EUFOR, di cui hanno lodato l’operato svolto nel paese balcanico.

I militari italiani di EUFOR hanno promosso e organizzato l’iniziativa acquistando i materiali grazie ai fondi raccolti nel corso di un evento sportivo che nei mesi scorsi aveva coinvolto, a Camp Butmir, i contingenti militari presenti nel teatro operativo bosniaco.

 

Operazione EUFOR "Althea"

L'Operazione EUFOR "Althea" aveva inizio il 2 dicembre 2004 su mandato delle Nazioni Unite (UNSCR 1551 del 9 lug. 2004), in sostituzione dell'Operazione della NATO "Joint Forge".

Nelle prime fasi l'operazione contava circa 6.000 militari, una consistenza che si è progressivamente ridotta con il generale e costante miglioramento del livello di sicurezza e della capacità delle Autorità locali di operare per il mantenimento delle condizioni di pace e stabilità.

Dal dicembre 2005 al dicembre 2006 e dal dicembre 2008 al dicembre 2009, il comando dell'operazione è stato ricoperto dall'Italia con i Generali di Divisione dell'Esercito Gian Marco Chiarini e Stefano Castagnotto.

Nel febbraio 2007 è stata decisa una progressiva riduzione di EUFOR e la chiusura della struttura territoriale basata sulle Multi National Task Forces (MNTFs).

Nel novembre 2009 è stato siglato con le controparti locali un "Protocollo di Intesa" per regolare il controllo delle importazioni, esportazioni, transito e il trasporto interno di armi ed equipaggiamenti militari, munizioni, tecnologia duale e materiale nucleare da e per la Bosnia.

Nel 2012 l'operazione è stata riconfigurata e ha cambiato la sua attenzione al potenziamento delle capacità e la formazione delle Forze Armate della Bosnia Erzegovina.

Tuttavia, ha mantenuto i suoi obblighi (mandato esecutivo, in linea con quanto richiesto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per sostenere le autorità bosniache nel mantenimento di un ambiente sicuro e protetto.

Attualmente il Contingente italiano in Bosnia conta circa 80 unità.

 

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