
Il Comando Supremo e i suoi archivi - Inventario del fondo F-1 dell’AUSSME
ISTITUZIONI E FONTI MILITARI, 11
Autrice: Nadia Bagnarini
DETTAGLI:
Descrizione: Volume
Formato: 17x24
Pagine: 732
La Collana “Istituzioni e Fonti Militari” raggiunge, con questo, il suo undicesimo volume: un importantissimo risultato, sia dal punto di vista quantitativo, con l’ulteriore consolidamento di quella che possiamo ora indicare come una tradizione editoriale dello Stato Maggiore della Difesa, sia dal punto di vista qualitativo, considerato il pregio scientifico e l’apprezzamento riscosso dai precedenti volumi nel campo storiografico e archivistico.
Presso l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito è conservato il complesso documentario denominato “F-1 Comando Supremo-vari uffici”, che comprende le carte prodotte dall’organo di vertice della Forza Armata, diretto prima dal Generale Cadorna poi dal Generale Diaz.
Il lavoro, curato dalla Dottoressa Nadia Bagnarini, e realizzato con i fondi stanziati dal Comitato scientifico per il patrimonio della Grande Guerra del Ministero della cultura, si è concluso con il riordino completo e l’inventariazione analitica del fondo stesso, costituito da 380 buste.
La schedatura del fondo ha dimostrato tutta la difficoltà di riordinare un materiale tanto eterogeneo e miscellaneo.
Il complesso documentario F-1 era stato già oggetto di una sommaria schedatura nel 1975, con la stesura di un relativo elenco di consistenza. Nell’elenco, la documentazione era stata ripartita in 11 sezioni, identificate con alcuni uffici del Comando Supremo del Regio Esercito (Ufficio Operazioni, Ufficio Situazioni e Operazioni, Ufficio Ordinamento e Mobilitazione, Ufficio Affari Generali, Ufficio Affari vari e Segreteria, Ufficio Servizi, Ufficio Stampa e Propaganda, Ufficio Personale, Ufficio Situazioni di guerra, Ufficio Esteri: Sezione Austria) e un accorpamento finale delle carte relative alla Svizzera, presumibilmente fatto dopo l’intervento del 1975.
La schedatura, e il conseguente riordino dal 2018 al 2020, ha permesso di constatare che la documentazione presente nell’indice del 1975 era stata inserita all’interno delle buste in modo arbitrario, ovvero senza individuare le specifiche serie archivistiche originali, corrispondenti agli uffici soggetti produttori degli archivi.
Ogni fascicolo è stato descritto analiticamente e la presenza di timbri e/o eventuali segnature archivistiche sulle carte apportate dall’ufficio produttore o dall’ufficio ricevente ha consentito di individuare, infine, in modo preciso, l’archivio originale di appartenenza delle stesse, nel rispetto del metodo storico.
Il lavoro di riordino di tale fondo, affidato alla dottoressa Nadia Bagnarini, valente archivista professionista, si è concluso con la redazione di un inventario analitico che oltre a valorizzare le carte del Comando Supremo, attraverso una inventariazione e una sapiente applicazione del metodo storico, ha permesso all’autrice di ricostruire le vicende istituzionali dell’alto comando dell’esercito e la storia dei suoi archivi.
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