8 Settembre 1943-25 aprile 1945 - La Resistenza dei Militari Italiani: un lungo percorso sino alla vittoria finale

 

Autrice: Maria Gabriella PASQUALINI

 

DETTAGLI:

Descrizione: Volume

Formato: 24x30

Pagine: 382

 

Sono trascorsi 80 anni dall’8 settembre 1943: una data importante, che segna uno spartiacque nella storia d’Italia dando l’avvio ad una serie di eventi dolorosi e drammatici, che avrebbero ispirato il cammino dell’Italia verso la riconquista della libertà e l’inizio della democrazia.

 

A seguito dell’Armistizio di Cassibile (Siracusa), l’Italia visse uno dei periodi più difficili della sua storia, in cui donne e uomini appartenenti allo stesso popolo si trovarono a fronteggiarsi, senza un chiaro punto di riferimento, in una guerra tanto insensata quanto tragica, in un Paese invaso, umiliato e pesantemente ferito da bombardamenti e rastrellamenti. Un Paese in ginocchio, che seppe comunque riscattarsi moralmente e materialmente pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane.

 

L’Italia aveva firmato, il 3 settembre, l’atto di resa incondizionata alle Nazioni Unite (rappresentate in quel momento dalla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti e dall’Urss), ma la notizia fu resa pubblica solo qualche giorno dopo, in relazione alle esigenze operative degli Alleati. Ancora oggi, possiamo comprendere la difficoltà per il Re Vittorio Emanuele III e per il Presidente del Consiglio del momento, Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, a dover firmare una resa senza condizioni, ben sapendo che ci sarebbero stati giorni, e probabilmente mesi, di ritorsioni e gravi difficoltà, perché il nazismo non avrebbe di certo accettato l’uscita dell’Italia dal conflitto.

 

Dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 i militari italiani, e l’Italia tutta, combatterono con generosità coraggio e valore guidati dal senso dell’onore per l’obiettivo comune della Liberazione della popolazione italiana e del suo territorio.

 

Non fu facile per l’Italia arrivare dalla resa incondizionata alla cobelligeranza, considerato che per Britannici, Statunitensi e Sovietici accettare come alleato chi li aveva combattuti sino all’8 settembre 1943 appariva quantomeno complicato. L’Italia ci riuscì grazie all’esemplare spirito di sacrificio che i nostri militari, in Italia e all’estero, in uniforme o nelle bande partigiane, profusero per riscattare l’onore nazionale, trainati da un amor di Patria e da un altruismo straordinari. Una Resistenza che fecondò nello spirito l’Italia, capace di risorgere negli anni successivi del XX secolo.

 

Vi furono sicuramente delle debolezze in alcuni momenti, ma vanno inquadrate nella terribile situazione contingente, senza lasciarsi andare a giudizi storici rigidamente severi, osservandole a distanza di ottanta anni con la dovuta pietas umana e con il dovuto livello di contestualizzazione.

 

Eravamo ben consapevoli, agli albori di quest’opera editoriale, che un unico volume non avrebbe potuto raccogliere tutte le gesta eroiche e valorose dei militari delle Forze Armate italiane nella guerra di Liberazione. Abbiamo pertanto scelto di raccontare solo i principali eventi, senza con ciò voler dimenticare o ridimensionare gli altrettanto numerosi episodi di quotidiano eroismo susseguitisi nei circa 20 mesi di combattimenti che condussero l’Italia alla sua rinascita democratica e liberale.

 

Questo cruento e doloroso percorso, realizzato al fianco degli Alleati, è stato delineato nelle pagine che seguono con uno studio scientifico dei documenti d’archivio, italiani e stranieri, di ricerche già pubblicate dagli Uffici Storici delle Forze Armate, studi di interesse storico puntualmente citati.

 

In quest’opera, peraltro, è stata riservata una collocazione particolare al ruolo dell’intelligence nella Seconda Guerra Mondiale, basata su documenti d’archivio, non solo italiani, riconoscendo spazio anche a quanti dall’interno fecero Resistenza, nel significato più pregnante e valoroso della parola.

 

L’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa ha voluto così ricordare l’apporto delle Forze Armate al servizio del Paese in uno dei periodi più difficili della Storia Italiana, rinnovando la memoria di quegli eventi e di quelle gesta, da tramandare anche alle nuove generazioni.

 

Comprendere il nostro passato è un dovere fondamentale per non dimenticare ciò che è stato, chi siamo stati e chi siamo, come Nazione e come collettività.

 

Imparare dalla Storia è un esercizio necessario e concreto per capire il presente, rendere onore ai sacrifici di chi ci ha preceduto e proiettarci nel futuro, in maniera consapevole e senza paura di mettersi in gioco, raccogliendo l’eredità di chi ci ha preceduto, di chi ci ha indicato la strada ed ha ispirato la nostra Repubblica e la nostra Costituzione

 

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