
Ordine del Giorno in data 4 novembre 2018 - “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”
Indirizzo augurale del Capo di Stato Maggiore della Difesa alle Forze Armate
Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e Personale civile della Difesa, nel giorno in cui ricorre la conclusione vittoriosa della Prima Guerra Mondiale celebriamo, insieme al Corpo della Guardia di Finanza, il Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Rivolgiamo, innanzi tutto, un commosso e deferente pensiero ai Caduti di tutte le guerre, dal Risorgimento, ai due conflitti mondiali, alla guerra di liberazione, alle moderne operazioni per la pace e la sicurezza internazionale.
Allo stesso modo esprimiamo un forte sentimento di vicinanza e solidarietà ai feriti e a quanti recano, indelebili nel corpo e nello spirito, i segni dell'attaccamento al servizio e dell'obbedienza al giuramento di fedeltà alla Patria.
Il loro sacrificio, e quello dei loro familiari, degno del massimo rispetto, riempie di significato la celebrazione di questa ricorrenza.
Il 4 novembre 1918, esattamente cent'anni fa, terminava uno dei periodi più difficili nella storia d'Italia; oltre tre anni di durissimi e ininterrotti combattimenti che videro la Nazione e le Forze Armate, a un passo dal baratro, risollevarsi attingendo ai valori più saldi e alle forze più genuine della popolazione.
Tre anni di straordinari sacrifici e sofferenze, ma anche il momento in cui si è consolidata l'unità del Paese e la nostra identità nazionale.
Su campi di battaglia i cui nomi sono ormai scolpiti nella nostra memoria - l'Isonzo, il Carso, gli altipiani, il Grappa e il Piave, sui mari e nei cieli, ma anche nelle fabbriche e nei campi - gli italiani di allora, uomini e donne, donarono alla Patria la parte migliore della loro gioventù dimostrando al mondo, di essere un popolo coeso di una nazione giovane ma già connotata da un forte spirito unitario.
Quel 4 novembre ha una duplice valenza. Esso costituì la conclusione del percorso di riunificazione iniziato oltre 50 anni prima e, allo stesso tempo, fu il punto di partenza per la costruzione della società democratica, pluralista e aperta in cui oggi viviamo.
Una società il cui orizzonte travalica i confini nazionali per acquisire stabilmente una dimensione europea che ha garantito - e garantisce - prosperità, stabilità e pace.
Nel segno di una straordinaria evoluzione, oggi condividiamo con le forze che un tempo fronteggiavano sui campi di battaglia, un comune impegno nei principali Teatri operativi, nell'ambito delle Organizzazioni internazionali, delle Alleanze e delle coalizioni di cui il nostro Paese fa parte.
Un impegno numericamente cospicuo e umanamente intenso che le Forze Armate svolgono, anche in questo momento, con dedizione e professionalità in numerose e sempre nuove aree del mondo.
Dalla Libia al Sahel e al Corno d'Africa, in Afghanistan, Iraq e Libano, nonché lungo il limite orientale dello spazio euro-atlantico, dai Paesi Baltici ai Balcani, sono oltre 6.000 i militari impegnati fuori dal territorio italiano per la difesa degli interessi nazionali, la promozione della stabilità e della pace e per costruire e salvaguardare un futuro di prosperità.
Allo stesso modo, più di 7.000 uomini e donne in uniforme operano giornalmente in attività di pubblica sicurezza, al fianco delle Forze dell'Ordine, per la vigilanza di siti, infrastrutture critiche e obiettivi sensibili, in soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali come alluvioni e terremoti o da sciagure come il crollo del ponte di Genova.
Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e Personale civile della Difesa, come appartenenti alle Forze Armate abbiamo ereditato dai nostri nonni - che cent'anni fa si batterono per l'unità e la difesa dell'Italia - il dovere di essere il baluardo dei valori della Patria.
È un compito che richiede, a ciascuno di noi, di essere quotidianamente all'altezza della nostra missione, consapevoli delle aspettative dei cittadini e del Paese.
Un compito da svolgere con orgoglio, entusiasmo e dedizione, superando piccole e grandi difficoltà e agendo sempre al meglio delle nostre capacità.
Un compito che voi portate avanti quotidianamente con grandissima professionalità e innegabile passione.
Forte di questi sentimenti rinnovo il mio incondizionato apprezzamento per quanto avete fatto e fate e formulo a tutti voi e alle vostre famiglie i più sinceri e sentiti voti augurali.
Viva le Forze Armate, Viva l'Italia!
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Claudio Graziano