Ordine del giorno in data 4 Novembre 2025 - Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate
Indirizzo augurale del Capo di Stato Maggiore della Difesa alle Forze Armate
Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e Personale civile della Difesa, nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate commemoriamo, insieme al Corpo della Guardia di Finanza, la fine vittoriosa della Prima Guerra Mondiale.
Dopo Caporetto, il nostro Esercito, riposizionato sulla sponda destra del Piave, con un impeto d’orgoglio e sostenuto dall’intera Nazione, riprese con slancio l’iniziativa respingendo le truppe nemiche. Con la battaglia di Vittorio Veneto, poi, tutti gli italiani furono riuniti all’interno dei loro confini, coronando finalmente l’ideale risorgimentale di coesione e di unità della Patria.
Il 4 novembre del 1918, dopo quarantuno mesi di ininterrotti e durissimi combattimenti, il Comando Supremo dell’Esercito Italiano emetteva quindi il Bollettino di guerra n. 1268 che segnava la fine delle ostilità. Il valoroso comportamento dei nostri militari sull’Isonzo, sul Carso, sugli altipiani, sul Grappa e sul Piave, così come sui mari e nei cieli, dimostrò al mondo intero che l’Italia era una Nazione animata da un forte sentimento di popolo.
L’Italia usciva vittoriosa ma, allo stesso tempo, profondamente segnata dall’asprezza della guerra: 650.000 italiani furono costretti ad abbandonare le loro abitazioni lungo le linee del fronte, 6 milioni di soldati italiani furono mobilitati, oltre 650.000 di essi persero la vita mentre circa 1.500.000 rimasero feriti e mutilati.
A loro va, oggi, il nostro grato e deferente pensiero. Senza il loro sacrificio non potremmo celebrare questa ricorrenza. Senza i loro ideali il nostro Tricolore non sventolerebbe. Al ricordo degli eroi di allora, si unisce la riconoscenza verso gli uomini e le donne in uniforme che, anche in tempi più recenti, hanno pagato con la vita o con ferite invalidanti il loro incondizionato servizio alla Patria, prestato in piena fedeltà al giuramento.
L’attuale scenario internazionale caratterizzato da tensioni geopolitiche, conflitti armati, minacce ibride, crisi migratorie e crescenti rischi di terrorismo, nel quale la globalizzazione ha moltiplicato le interconnessioni, ma ha anche aumentato le vulnerabilità delle società moderne, vede la Difesa operare in ambienti complessi e spesso in situazioni di instabilità.
Le Forze Armate italiane sono sempre più coinvolte in missioni nazionali e internazionali, chiamate a rispondere a sfide articolate che vanno ben oltre la semplice difesa fisica del territorio. Minacce ibride, cyberattacchi, operazioni nel dominio spaziale e le manipolazioni nella dimensione cognitiva delineano uno scenario complesso e in continua evoluzione, che richiede un impiego sempre più dinamico e reattivo del personale, esercitazioni congiunte, una maggiore prontezza operativa e una formazione di altissimo livello.
I militari italiani, indipendentemente dal tipo di compito che sono chiamati a svolgere, operano con costante dedizione e grande competenza. Tale impegno, fondato sui valori di solidarietà, disciplina e spirito di sacrificio, è riconosciuto e apprezzato unanimemente in ambito nazionale e internazionale, a conferma del prestigio e della credibilità delle nostre Forze Armate.
Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri e Personale civile della Difesa, siete la più diretta e genuina espressione del carattere e delle virtù nazionali. Ovunque vi troviate ad operare, in Patria o all'estero, in contesti operativi o in attività di supporto, portate sempre nel cuore i valori della nostra Costituzione e gli ideali che la nostra Bandiera incarna, fieri di essere baluardo di sicurezza e libertà della nostra Nazione. E l’Italia tutta vi è grata per quanto fate.
I nostri connazionali sanno, infatti, di poter sempre contare su ciascuno di voi, certi della Vostra professionalità e della Vostra dedizione.
In questa giornata di celebrazione e di memoria nazionale, formulo quindi a tutti Voi, e alle Vostre famiglie, che con voi condividono le rinunce derivanti dalla vostra scelta di servire la Patria, i più sinceri e sentiti auguri.
Viva le Forze Armate, Viva l’Italia!
II Capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Luciano PORTOLANO