
Presentazione del volume “75 anni di NATO. L’impegno italiano, la storia e le nuove sfide"
Edito dallo SMD e presentato nella cornice del Salone del Libro di Torino
Torino 11 mag 2024

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«Siamo di fronte alle sfide più complesse per i popoli democratici dalla Guerra Fredda a oggi e ancora una volta la NATO, come 75 anni fa, si pone come il nostro vero scudo e la nostra garanzia per la libertà e la democrazia». Sono le parole pronunciate dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in un videomessaggio inviato in occasione della presentazione del volume “75 anni di NATO. L’impegno italiano, la storia e le nuove sfide”, edito dallo SMD e presentato nella cornice del Salone del Libro di Torino. Un appuntamento che si è svolto nello stand della Difesa e ha visto la partecipazione di relatori d’eccezione, come il Generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) e il professor Fabrizio Luciolli, Presidente del Comitato Atlantico Italiano.
«Il complesso quadro di minacce impone alla NATO una nuova evoluzione – ha poi concluso l’Ammiraglio Cavo Dragone, designato prossimo Chairman del Comitato Militare della Nato – un nuovo impegno di adattamento per continuare a promuovere la pace e la sicurezza globale a favore delle future generazioni.
«Si sente la necessità di una Alleanza unita e coordinata in maniera sempre più ampia e proficua», ha sostenuto il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello nel corso del suo intervento. «La guerra in Ucraina e la condizione di instabilità che interessa il Mediterraneo allargato hanno determinato, purtroppo, il declino di una lunga stagione di pace. 75 anni di impegno condiviso – ha aggiunto Masiello – hanno visto la Nato crescere, divenendo baluardo di stabilità, principi e valori. Abbiamo ancor più bisogno, oggi, di 32 Nazioni coese per pace e sicurezza, per rispondere a uno scenario complesso in continua evoluzione, carico di sfide a tutto campo, a difesa del nostro futuro. E, come ha detto il Ministro Crosetto, non c’è futuro senza la Nato».
Il Comandante del COVI, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo ha rappresentato che «L’Italia fa davvero la sua parte – ha esordito il Generale Figliuolo – a livello di contribuzione umana, nelle 10 missioni NATO in cui partecipiamo siamo i secondi contributori. In questo momento abbiamo oltre 14.200 uomini e donne impegnati in 38 missioni operative, di questi circa 7.300 sono schierati all’estero. Oltre 1.800 uomini e donne sono schierati sul Fianco Est in tutti i domini operativi. Però il nostro focus va anche nel Mediterraneo allargato, un quadrante di grande interesse per l’Italia e l’Europa. Siamo presenti con nostro personale dai Paesi baltici lungo tutto il Fianco Est della NATO, dal Medio Oriente al Corno d’Africa, dal Mar Rosso sino al Golfo di Guinea passando per il Sahel», ha spiegato, per un impegno in 25 Paesi.
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