
Difesa: il Generale Portolano alla festa dell’Esercito Italiano per celebrare il 164° Anniversario
Il Generale Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha partecipato alle cerimonie organizzate a Bari dall’Esercito Italiano per festeggiare il 164° Anniversario della propria storia
Bari 02 mag 2025

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Oggi, presso il Villaggio Esercito allestito per l’occasione in Piazza Libertà a Bari, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, ha preso parte, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e di altre autorità civili, militari e religiose, alle cerimonie organizzate per festeggiare il 164° Anniversario dell’Esercito Italiano.
Il Generale Portolano, nel suo intervento, ha ricordato come la presente cerimonia sia un’occasione per onorare l’impegno, la dedizione e i sacrifici di coloro che servono il paese nelle diverse armi, corpi e specialità. Fin dal 4 maggio 1861, quando Manfredo Fanti decretò che il Regio Esercito avrebbe preso il nome di Esercito Italiano, questa forza armata si è dimostrata una preziosa risorsa di virtù, professionalità e valori per la patria.
Proseguendo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha evidenziato come nel corso degli anni, l’Esercito Italiano ha subito continui processi di adattamento per affrontare i mutamenti degli scenari geopolitici e strategici. La sua memoria storica è caratterizzata da coraggio e sacrificio, con l’obiettivo di proteggere l’integrità nazionale a difesa dei valori di giustizia, libertà e rispetto dei diritti umani, fondamentali per la costituzione italiana. In un contesto storico segnato da instabilità globale e nuove minacce, l’Esercito Italiano si prepara a fronteggiare nuove sfide complesse. Le tecnologie emergenti, come la superiorità informativa e la sorpresa, si affiancano alle minacce tradizionali e i principi classici dell’arte della guerra, quali la rigenerazione delle forze, rimangono cruciali. Non si tratta solo di gestire crisi localizzate, ma di affrontare un mondo con potenziali rischi di conflitti estesi e prolungati, indipendentemente dalla volontà di esservi coinvolti.
La sicurezza delle famiglie, dei confini, della democrazia e delle istituzioni democratiche non può essere data per scontata. Deve essere conquistata e protetta quotidianamente. Le forze armate devono essere sempre pronte a intervenire dove il paese ha bisogno di loro. In questo contesto, l’Esercito sta già subendo una revisione del suo modello organizzativo per renderlo più efficace e massimizzare la sua capacità operativa.
Le Forze Armate, nel loro complesso, rappresentano uno strumento fondamentale per creare e mantenere le condizioni di credibilità e deterrenza necessarie a promuovere pace, benessere e prosperità. Solo attraverso uno strumento militare moderno, funzionale, adeguato nelle sue dimensioni, integrato interforze, tecnologicamente bilanciato e all’avanguardia, si può garantire la sicurezza nazionale.
Infine, il Generale Portolano ha voluto sottolineare come, nonostante il progresso tecnologico stia trasformando i conflitti, la componente più importante delle forze armate rimane il personale civile e militare della Difesa, che costantemente viene formato e addestrato per svolgere efficacemente il mestiere delle armi, ricercando continuamente i più alti standard qualitativi. E’ fondamentale coltivare quella solida base di valori che contraddistingue tutti i militari, al fine di agire con coraggio, orgoglio, spirito di sacrificio, fedeltà ed il costante desiderio di mettersi in gioco, che sono l’essenza stessa della vita militare.
ESERCITO CHOD