Difesa alla 3ª Edizione “Dialoghi Italia - Francia: Difesa e Trattato del Quirinale”
Roma 13 ott 2025
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La perdurante instabilità del sistema globale e la competizione internazionale impongono oggi una forte capacità di analisi strategica, una decisa propensione all’innovazione e una significativa predisposizione al cambiamento per confrontarsi in uno scenario geopolitico, economico ed industriale che ha ormai cambiato i suoi tratti distintivi. Uno scenario, questo, in cui la competitività di un Paese non si misura solo in termini di know-how tecnologico e capacità industriali, ma anche in funzione dei cambiamenti e delle alleanze strategiche che quel Paese è in grado di generare per acquisire e mantenere i propri vantaggi competitivi.
In tale contesto, si inserisce la 3ª Edizione dei Dialoghi Italia-Francia - organizzata dall’Istituto per le Relazioni Economiche tra Francia ed Italia - che si è tenuta a Roma, il giorno 13 ottobre 2025, e in cui il trattato del Quirinale crea i presupposti per affrontare i cambiamenti di scenario in modo proattivo, individuando l’esigenza, per Italia e Francia, di creare partnership istituzionali ed industriali nel settore Difesa, sicurezza e spazio con l’obiettivo di rafforzare la base industriale nazionale e contribuire alla solidità di quella europea. La tavola rotonda, tenutasi presso la sede della Presidenza del Senato a palazzo Giustiniani, ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Sen. Maurizio Gasparri, di S.E. Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, dell’On. Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato per la Difesa, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano.
L’occasione ha consentito al Generale Portolano di sottolineare il ruolo cruciale di Italia e Francia nell’assumere una leadership europea condivisa per la sicurezza e la stabilità nel Mediterraneo e per la contribuzione ad una Difesa europea integrata, all’interno di un contesto più ampio che è rappresentato dalla NATO. Allo scopo di mantenere la continuità operativa lungo le rotte euro-mediterranee, ha proseguito il Generale Portolano, l’impegno congiunto di Italia e Francia deve essere volto alla salvaguardia della capacità di proiezione dello Strumento militare. Inoltre, la sicurezza di uno Stato, ha evidenziato l’Autorità di Vertice, non si basa soltanto sulla capacità di poter reagire ad una aggressione, ma anche sulla possibilità di prevenirla, scoraggiando potenziali azioni ostili da parte di attori statuali e non, attraverso una postura credibile, efficace e visibile.
Infine, ha concluso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, uno Strumento militare efficiente non può prescindere da un’industria della Difesa in grado di agire come un vero acceleratore tecnologico e produttivo. Infatti, lo sviluppo capacitivo delle Forze Armate richiede necessariamente il forte coinvolgimento del comparto industriale della Difesa sia per assecondare le esigenze operative delle Forze Armate sia per contrarre i tempi di approvvigionamento. In estrema sintesi, un Piano Militare di Difesa Nazionale deve essere perfettamente supportato da un Piano di rump up e scale up industriale e una concreta sinergia franco-italiana può rappresentare il catalizzatore di una Europa, quale attore strategico credibile, nel sistema globale.
Questa edizione dei Dialoghi Italia-Francia conferma la volontà condivisa di affrontare insieme le sfide attuali per costruire una Difesa europea solida, autonoma e tecnologicamente avanzata, valorizzando le eccellenze nazionali e promuovendo una cooperazione inclusiva che coinvolga l’intera Unione Europea.
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