
Supporto al Glifo
Questa pagina era originariamente pubblicata al seguente indirizzo: www.difesa.it/Protocollo/Pagine/Glifo.aspx
Supporto alla gestione del glifo (contrassegno generato elettronicamente) sui documenti prodotti dal sistema di protocollo informatico e gestione documentale, nell’ambito delle disposizioni dell’art. 23ter comma 5 (successivamente abrogato dal D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179. e riportato all’art. 23 comma 2bis) del Codice dell’Amministrazione Digitale e della Circolare dell’Agenzia per l’Italia Digitale n. 62 del 30 aprile 2013 “Linee guida per il contrassegno generato elettronicamente”
In questa pagina potrete trovare le informazioni per gestire un documento cartaceo prodotto dal sistema di protocollo informatico e gestione documentale @D[h]OC.
Tale sistema può produrre documenti soggetti alla stampa sui quali viene apposto un contrassegno elettronico (o glifo), in tecnologia QR-CODE che consente all’interessato di poter disporre del documento originale informatico dal quale la stampa è stata tratta.
Come fare per poter disporre dell’originale informatico
E’ necessario disporre della copia cartacea del documento sul quale è stato apposto il contrassegno elettronico; in questo caso, sarà segnalato anche l’indirizzo del presente sito.
Quindi occorre effettuare la scansione della prima pagina del documento (quella contenente il contrassegno).
La scansione va effettuata in toni di grigio, con risoluzione di 300 dpi e deve produrre un file in formato PDF.
Il file così ottenuto va inviato all’indirizzo segnalato sul documento cartaceo con il contrassegno, utilizzando una casella di posta elettronica certificata.
Non verranno esaminate richieste pervenute da canali diversi dalla posta elettronica certificata.
Il messaggio inviato deve avere come oggetto: #RichiestaDocumento e in allegato il file PDF prodotto dalla scansione.
E’ possibile verificare la qualità della scansione effettuata utilizzando l'apposito kit (file .zip 6 Mb).
Tale kit analizza il file ottenuto dalla scansione e ne verifica la qualità. Se la verifica segnala risultato positivo è ragionevole ritenere che la scansione sia idonea allo scopo.
Dopo aver trasmesso la richiesta alla casella di posta elettronica certificata indicata nel documento cartaceo, l’Ente interessato procederà alla lavorazione della medesima.
A seconda della lavorazione intrapresa, potrà essere trasmesso l’originale informatico del documento richiesto, ovvero un messaggio contenente le informazioni ritenute pertinenti.
Attenzione: Non è possibile allegare più di una scansione per messaggio, pertanto se si volessero richiedere due documenti occorrerà inviare due diverse mail di richiesta.
Alcuni riferimenti normativi
Nell’ambito della gestione dematerializzata della documentazione il glifo (definito meglio, come contrassegno digitale, anche se nel seguito di questa trattazione, per semplicità, continueremo a chiamarlo glifo) trova riscontro nell’art. 23 comma 2bis del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD): “Sulle copie analogiche di documenti amministrativi informatici può essere apposto a stampa un contrassegno, sulla base dei criteri definiti con le regole tecniche di cui all’articolo 71, tramite il quale è possibile ottenere il documento informatico, ovvero verificare la corrispondenza allo stesso della copia analogica. Il contrassegno apposto ai sensi del primo periodo sostituisce a tutti gli effetti di legge la sottoscrizione autografa del pubblico ufficiale e non può essere richiesta la produzione di altra copia analogica con sottoscrizione autografa del medesimo documento informatico. I soggetti che procedono all’apposizione del contrassegno rendono disponibili gratuitamente sul proprio sito Internet istituzionale idonee soluzioni per la verifica del contrassegno medesimo"
Le regole tecniche sono state definite con la Circolare dell’Agenzia per l’Italia Digitale n. 62 del 30 aprile 2013 “Linee guida per il contrassegno generato elettronicamente ai sensi dell’articolo 23-ter, comma 5 del CAD” di cui si riporta il seguente stralcio:
“…per contrassegno generato elettronicamente (il glifo ndr) si intende una sequenza di bit codificata mediante una tecnica grafica e idonea a rappresentare un documento amministrativo informatico o un suo estratto o una sua copia o un suo duplicato o i suoi dati identificativi.
A tutti gli effetti di legge sostituisce la sottoscrizione autografa della copia analogica
Il contrassegno generato elettronicamente è rappresentato graficamente con tecnologie differenti, per leggere le quali può essere richiesto apposito software rilasciato dallo sviluppatore della soluzione.
Il suddetto contrassegno non assicura di per sé la corrispondenza della copia analogica al documento amministrativo informatico originale contenuto nel contrassegno stesso o conservato dall’amministrazione che lo ha prodotto, ma costituisce uno strumento mediante il quale è possibile effettuare la verifica della suddetta corrispondenza.
L’etimo della parola glifo
Il termine glifo deriva dalla parola greca γλύφω che significa intaglio, da cui il termine γλυφή che significa incisione e, poi, più in generale, glifo o geroglifico
In sintesi, nel linguaggio moderno, il termine fa genericamente riferimento a qualunque contenuto informatico che possa essere apposto su un supporto (documentale).