
Scramble per gli Eurofighter italiani sul Mar Nero
I velivoli italiani intervengono, su ordine della NATO, per pattugliare il confine settentrionale della Romania
Costanza (Romania) 29 apr 2025

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Gli Eurofighter Typhoon della Task Force Air 51st Wing, rischierata in Romania, sono decollati dalla base aerea di Mihail Kogălniceanu, vicino a Costanza, in risposta a un’allerta lanciata nella zona nord-orientale del Paese.
L’intervento dei due caccia italiani, coordinato con gli F-16 dell’Aeronautica rumena, si è svolto nell’ambito dell’Operazione di Enhanced Air Policing – Area Sud, denominata ‘Black Storm II’, con lo scopo di garantire la sicurezza e l’integrità dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica.
L’ordine di decollo immediato, noto come ‘alpha scramble’, è stato emesso dal Combined Air Operation Center (CAOC) della NATO di Torrejon, in risposta a una serie di attività svolte da droni della Federazione russa su infrastrutture portuali ucraine nella zona sud-ovest dell’Ucraina, prossima al confine.
Guidati dal Control Reporting Center (CRC) di Balotești, gli assetti italiani hanno sorvegliato il confine settentrionale della Romania, in particolare nell’area di Tulcea, con l’obiettivo di localizzare e monitorare eventuali droni in avvicinamento allo spazio aereo della NATO. Dopo ore di pattugliamento congiunto con i velivoli rumeni, lo stato di allerta è rientrato intorno alle 5 del mattino.
Le missioni di air policing rappresentano un elemento essenziale per la difesa collettiva dell’Alleanza Atlantica, garantendo un controllo costante dello spazio aereo 24 ore su 24.
L’Aeronautica Militare italiana partecipa alle attività in Romania con propri assetti, operando sotto la direzione del Comando Operativo di Vertice Interforze per gli aspetti nazionali e sotto il controllo operativo del CAOC NATO per le attività internazionali.
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