
Contributo Nazionale
Le Forze Armate italiane partecipano alla missione con 560 unità di personale militare, 46 mezzi terrestri, 1 mezzo navale, 2 mezzi aerei.
In particolare, l’Esercito schiera unità specialistiche EOD (Explosive Ordonance Disposal), per la difesa CBRN (da minaccia chimica, biologica, radiologica e nucleare) e unità cinofile.
L’Aeronautica Militare, invece, provvede al controllo dello spazio aereo per contrastare l’eventuale impiego non autorizzato di mini e micro droni. È infatti schierato un Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) costituito da dispositivi jammer portatili e dal sistema anti-drone stanziale ACUS (AMI Counter UAS).
La Marina Militare garantisce, con il Pattugliatore Polivalente d’Altura Thaon di Revel, la sicurezza dello spazio navale nelle acque internazionali al largo di Doha e dello spazio subacqueo, in prossimità della costa, con un Autonomous Underwater Vehicle del tipo REMUS.
L’impegno dei Carabinieri si concretizza in attività di polizia militare e advising, presenti con un dispositivo composto da 14 unità, tra cui il Provost marshal, figura di diretto supporto del Comandante della missione e, in particolare, un nucleo di 10 advisor, consulenti delle forze di sicurezza (Gendarmeria, Guardia dell’Emiro, Polizia Militare) e delle Forze Speciali del Qatar.
Le attività svolte dalle Forze Armate italiane, nell’ambito del campionato mondiale di calcio in Qatar, sono coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa.