Nel corso di questi sei mesi, specialisti cardiologi dell’Esercito Italiano hanno messo a disposizione le proprie competenze nel campo, per condurre delle visite a favore della popolazione locale del Kosovo occidentale, al fine di contrastare un disagio sociale latente e diffuso.
Sono stati quasi un centinaio i pazienti che hanno potuto usufruire gratuitamente del supporto offerto dai medici del ROLE1 (ambulatorio e presidio medico di primo soccorso militare) del Regional Command West, che hanno fornito un servizio ambulatoriale presso i centri medici civili nei distretti municipali di Peja e di Decjane, incontrando e visitando giovani ed anziani, sia di sesso maschile che femminile.
Il programma sanitario è stato attuato in cooperazione con le Autorità locali ed i presidi clinici, mediante il coordinamento dei Liason Monitoring Team e dei progetti CIMIC (cooperazione civile e militare) del Contingente italiano, operanti nel Teatro Balcanico sotto la guida del Reggimento Piemonte Cavalleria (2°) ed in armonia con la risoluzione ONU 1244 del 1999.
Un modo generoso per venire incontro fattivamente a chiunque debba ricorrere a cure mediche, semplici accertamenti o visite di controllo e non possa permetterselo, o semplicemente non abbia a disposizione direttamente sul territorio un servizio sanitario per appurare e scagionare presunti o sconosciuti disturbi cardiovascolari. Le patologie cardiovascolari rivestono una fenomenologia non trascurabile nell’ambiente kosovaro, legate spesso ad un contesto non agevole economicamente e dal recente passato traumatico, correlato con i disagi sociali provocati dagli eventi bellici.
Fondamentalmente, oltre all’indiscusso beneficio apportato direttamente, l’operato dei medici militari fornisce un segno esemplare, quale solco e fermento per la Sanità locale nel progredire anche su questo fronte specialistico. Inoltre, per il comparto medico delle Forze Armate italiane si è trattato di arricchire le vaste esperienze operative, maturate in altri teatri e frangenti, con un ritorno di gratitudine e di umanità impagabile.
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