
Generalità
Nel corso del 2001, le autorità governative della FYROM (Former Yugoslav Republic of Macedonia) chiesero alla NATO un contributo di forze per il processo di raccolta e distruzione delle armi spontaneamente riconsegnate dall'NLA (National Liberation Army). Per assolvere la missione, fu costituita una Task Force Harvest a guida NATO (circa 4500 uomini) alla quale hanno contribuirono Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Olanda, Spagna e Turchia. L'operazione - denominata "Essential Harvest" - iniziò il 26 agosto e si concluse con il conseguimento della missione il 27 settembre 2001.
Successivamente, la comunità internazionale diede avvio ad una attività di monitoraggio in FYROM condotta da Osservatori Internazionali appartenenti all'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) ed all'Unione Europea (UE).
Tali osservatori, nel numero massimo di 200 unità, svolgono la loro attività in piccoli gruppi dislocati sull'intero territorio macedone. La loro sicurezza è assicurata dalle Autorità della stessa FYROM. In tale ambito la NATO, accogliendo una specifica richiesta del Presidente della Repubblica Macedone, decise di sostenere l'attività degli osservatori internazionali. A tale riguardo, il North Atlantic Council (NAC), in data 26 settembre 2001, approvò l'OPLAN 10417, con cui fu autorizzata una nuova operazione in FYROM denominata "Amber Fox", distinta dalla precedente operazione "Essential Harvest" ed indipendente dall'operazione "Joint Guardian" (KFOR).
L'operazione "Amber Fox" iniziò il 27 settembre 2001 e la Task Force Fox, a guida tedesca, divenne operativa il 14 ottobre 2001. La missione ed i principali compiti furono distribuiti sui seguenti cinque livelli di supporto agli osservatori internazionali:
- il livello 1 prevedeva di fornire agli osservatori informazioni debitamente filtrate;
- nel livello 2 era previsto che il Comando della Task Force Fox organizzasse e rendesse disponibili dei team di collegamento con gli osservatori per assicurare una presenza itinerante;
- il livello 3 prevedeva un supporto di emergenza in situazioni di pericolo per la vita umana consistente in MEDEVAC (aerea o terrestre) e/o nell'intervento di team EOD, da attuare in modo tempestivo per estrarre il personale osservatore da campi minati o in situazioni similari;
- nel livello 4 era previsto l'impiego di una forza militare a livello battaglione da dislocare in specifiche località con ambiente incerto e capace di condurre simultaneamente due limitate operazioni di estrazione;
- il livello 5 costituiva un livello di supporto agli osservatori internazionali da usare per situazioni eccezionali; esso prevede il dispiegamento di forze speciali per il recupero di ostaggi da trasferire eventualmente al di fuori della Macedonia.
Il 17 giugno 2002, in seguito alla ristrutturazione voluta da SHAPE, si compì la trasformazione ordinativa-organica di KFOR REAR e del Comando di "Amber Fox" in NATO HQ Skopjie (NHQS). L'operazione "Amber Fox" si è conclusa il 15 dicembre 2002, dando inizio ad una nuova operazione - denominata "Allied Harmony" (OPLAN 10418 di SHAPE) che meglio si adattasse alla ristrutturazione operata dalla NATO nel teatro dei Balcani. Il Comandante del NHQS svolge le funzioni di NATO SMR (Senior Military Representative), alle dirette dipendenze del CINCSOUTH (Joint Force Commander per i Balcani) e da lui dipendono tutte le attività della NATO in FYROM; inoltre, in qualità di rappresentante della NATO in Macedonia, mantiene i contatti con tutte le autorità Nazionali, Internazionali e non governative che operano sul territorio, allo scopo di conseguire la massima sinergia negli sforzi condotti dall'Alleanza nel Paese.
L'operazione "Allied Harmony" si è conclusa il 31 marzo 2003; in pari data ha avuto inizio la prima operazione militare dell'Unione europea: l'operazione "Concordia".