La Regia Marina

I primi sforzi volti a migliorare l'ordinamento della Marina Sarda erano stati compiuti già durante il decennio di preparazione; il Conte di Cavour fu l'artefice delle iniziative, a lui era stato affidato il dicastero della Marina (11 ottobre 1850) fino allora parte del dicastero della Guerra, questo si andava ad aggiungere ai due di cui era già titolare, Commercio ed Agricoltura.

 

In questo contesto si inseriva anche l' esperienza della guerra di Crimea, a cui la Marina Sarda prese parte con compiti prevalentemente di trasporto. Operare comunque a fianco di due tra le maggiori marine dell'epoca, quella britannica e quella francese, contribuì ad ampliare gli orizzonti e ad arricchire il bagaglio di esperienza del personale, ufficiali e marinai.

 

Tuttavia la svolta decisiva nel cambiamento si verificò quando la Marina Borbonica, la Marina Toscana e quella Pontificia, confluirono nella Marina Sarda, determinando così la nascita della Marina Italiana. L'apporto delle tre marine, specie quella borbonica, in termini di navi e uomini fu senza dubbio determinante. Come per le forze di terra anche in questo caso l'istanza che maggiormente si avvertiva era la necessità e l'urgenza di amalgamare in una forza compatta ed efficiente, uomini provenienti da sistemi, tradizioni e culture molto diverse tra loro.

 

È sotto la direzione di Cavour che la Marina attraversa un periodo di intenso sviluppo che interessò in particolare l'ammodernamento della flotta navale, la riorganizzazione del personale, l'ammodernamento dell'amministrazione e l'adeguamento degli impianti militari (porti, arsenali, magazzini).

 

Attraverso una successione di molteplici decreti, nel decennio compreso tra il 1850 ed il 1861, il Ministro riordinava lo Stato Maggiore comprendente ufficiali di vascello, piloti, cappellani, segretari dei comandanti dei dipartimenti, ufficiali d'arsenale, capi macchinisti; organizzava inoltre il corpo degli equipaggi; attribuiva maggiore importanza al valore scientifico del corpo sanitario, perché potesse provvedere agli ospedali militari a terra e sulle navi; stabiliva per il commissariato della Marina doveri ben definiti; sottoponeva al vaglio di insigni magistrati un nuovo codice militare marittimo così da poter sostituire i vecchi codici penali sardi.

 

Il decreto del 1° aprile 1861, con il quale veniva pubblicato il nuovo ''Ordinamento della Marina Militare dello Stato'', rappresenta un progresso per il riordinamento definitivo della R. Marina, così articolata:

 

    • Stato Maggiore Generale;

 

    • Corpo Real Equipaggi;

 

    • Corpo Fanteria Real Marina;

 

    • Corpo Sanitario;

 

    • Corpo del Genio Navale;

 

    • Corpo del Commissariato Generale.

 

 

Il documento rappresentava fu il punto di arrivo che si era sviluppato tra il 1850 ed il 1861 attraverso un percorso che interessò i seguenti vari aspetti della struttura della marina.

 

Il personale veniva riorganizzato con particolare attenzione alle specializzazioni; fu in quel periodo che:

 

    • la ''Compagnia di maestranza'', parte del ''Corpo Reale Equipaggi'', venne trasformata nella ''Compagnia maestranza della Real Marina'' e nella ''Compagnia Deposito''; successivamente il ''Corpo Reale Equipaggi'' venne rafforzato in previsione della guerra contro l'Austria;

 

    • fu riorganizzato l'organico del ''Corpo degli ingegneri costruttori navali della Real Marina'' a cui era demandata la progettazione, realizzazione e manutenzione delle navi della flotta;

 

    • gli organici addetti alla gestione dei propulsori a vapore vennero ristrutturati con l'introduzione della mansione di ''macchinista'' e dei ruoli di ''direttore'' e ''sotto direttore'' delle macchine a vapore;

 

    • venne istituito il ''Commissariato di Marina'' per la sorveglianza sui movimenti del personale della Marina ed il controllo sull'impiego e l'amministrazione dei materiali;

 

    • venne riorganizzato il ''Servizio sanitario'' mediante al costituzione del ''Corpo medico militare della Real Marina'' dove confluì il personale medico del predetto servizio; questo venne classificato in: medici militari di fregata, medici militari di corvetta, medici militari marittimi; detto personale medico fu ripartito tra gli ospedali di Genova, La Maddalena, Capraia;

 

    • venne predisposto un nuovo regolamento per la ''R. Scuola di Marina'' con cui fu fissato in 50 il numero degli allievi e la diretta dipendenza della direzione dal Ministero della Marina;

 

    • gli equipaggi vengono riorganizzati con la soppressione dei marinai di 4° classe e la modifica della denominazione da ''quartier mastri'' a ''timonieri'';

 

    • l'istituzione del ''Corpo Fanteria Real Marina'' (decreto del 21 marzo 1861), composto da due reggimenti, si poneva come obiettivo rispondere alle esigenze dipartimentali e di bordo; il compito dei due reggimenti era, infatti, di ''provvedere i distaccamenti delle Regie Navi, degli stabilimenti militari, i presidii delle isole, non che delle altre località poste entro i limiti del Dipartimento, secondo che verrà determinato dal Ministero'' e fornire ''la guarnigione che fosse per occorrere nel Dipartimento marittimo dell'Adriatico''.

 

 

L' introduzione della propulsione a vapore impose lo sviluppo di nuove modalità nell'utilizzo delle navi da guerra, particolare attenzione fu posta sia verso la realizzazione di nuove imbarcazioni sia verso la formazione degli equipaggi. L'Ordinamento del ''Corpo del Genio Navale'' (decreto del 1° aprile 1861) costituì il dispositivo con il quale si avviò la riorganizzazione del genio navale perché fosse posto nelle condizioni di affrontare al meglio il passaggio dalla navigazione a vela a quella a vapore specie per la complessità della progettazione e costruzione delle nuove navi in ferro. Particolare fu, inoltre, l'attenzione posta sulla formazione degli addetti specie verso gli ufficiali più preparati e provetti.

 

Ci si preoccupò poi non solo di rifornire gli arsenali ma anche di ordinare la costruzione di navi nei cantieri nazionali e non bastando questi, in quelli esteri; le prime navi a vapore che entrarono a far parte della flotta sarda, furono la pirofregata Carlo Alberto, acquistata dalla Gran Bretagna, e la Vittorio Emanuele costruita nel cantiere navale genovese della Foce.

 

Cavour aveva, così, costituito la nuova Marina Italiana nei suoi particolari organici e sul piano amministrativo.

 

Con riferimento allo sviluppo delle infrastrutture militari, tra gli interventi di rilievo emerge la costruzione di un nuovo ospedale per la Marina Militare in Varignano (La Spezia) in sostituzione di quello di Genova; il Cavour fu duramente impegnato a superare le difficoltà incontrate nell'iter parlamentare per la costruzione del nuovo porto di La Spezia, la sua realizzazione si completava dopo la proclamazione del Regno d'Italia.

 

Con riferimento all'amministrazione militare, poiché l'Italia si avviava nel 1861 a integrare l'unità nazionale, ogni atto del governo cavouriano rispecchiava logicamente tale tendenza unitaria; con regolamento del 17 novembre 1860 vennero istituiti tre ''Dipartimenti'', cioè:

 

    • settentrionale con sede in Genova;

 

    • meridionale con sede in Napoli;

 

    • dell'Adriatico con sede in Ancona.

 

 

Ciascun Dipartimento era comandato da un vice-ammiraglio o da un contrammiraglio; tutti alle dirette dipendenze del Ministero della Marina; a decorrere dal 1° gennaio 1861 venne istituito il ''Consiglio d'Ammiragliato'' con sede presso il Ministero. Alla istituzione dei Dipartimenti segui la la ripartizione dei bastimenti, che costituivano il naviglio, e degli ufficiali.

 

Sempre nell'ambito dei provvedimenti concernenti l'ordinamento della Regia Marina va ricordato che, con R.D. del 3 dicembre 1862, veniva istituito il Giornale Militare per la Marina di cui avveniva la pubblicazione del primo numero il 14 gennaio 1863, un segno ulteriore del distacco tra la R. Marina ed il Ministero della Guerra.

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