
Antonio Fogazzaro e la Preghiera del marinaio
Tutti i marinai conoscono la nota preghiera che recita: ‹‹A Te, o grande eterno Iddio, / Signore del cielo e dell’abisso, / cui obbediscono i venti e le onde, noi, / uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d’Italia, / da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori. / Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione. / Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera, / comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei; / poni sul nemico il terrore di lei; / fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro, / più forti del ferro che cinge questa nave, / a lei per sempre dona vittoria. / Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti. / Benedici nella cadente notte il riposo del popolo, / benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare. / Benedici!››.
Ma sapevate chi è l’autore di questa “Preghiera del marinaio”?
Ebbene, è lo scrittore Antonio Fogazzaro, ovvero lo scrittore del più noto romanzo “Piccolo mondo antico”.
Fogazzaro, nato a Vicenza il 25 marzo 1842, la “compose” nel 1901, sollecitato dal vescovo di Cremona, Bonomelli, cui stava a cuore lo spirito religioso dei marinai.
Il comandante del “Giuseppe Garibaldi” Capitano di Vascello Cesari Agnelli, colpito dal testo di questa preghiera, chiese e ottenne nel marzo di quello stesso anno, dall’allora Ministro della Marina, Ammiraglio Costantino Morin, l’autorizzazione a recitarla in navigazione prima dell’ammaina bandiera, quando l’equipaggio è schierato a poppa.
Da allora, tale consuetudine si diffuse rapidamente su tutte le navi della flotta, tanto che nel 1909 la preghiera, già definita “Preghiera Vespertina”, era ormai comunemente conosciuta come la “Preghiera del marinaio italiano”.
La sua lettura a bordo era stata infatti resa obbligatoria.
La “Preghiera del marinaio” viene ancora oggi letta, oltre che prima dell’ammaina bandiera in navigazione, anche al termine delle messe a bordo, nelle caserme e negli stabilimenti della marina e alla conclusione delle funzioni religiose celebrate in suffragio di marinai deceduti.
Ada Fichera
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