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Lo Stato Maggiore della Difesa presente alla 3ª edizione di CYBERSEC

Al convegno, promosso e organizzata dal quotidiano Cybersecurity Italia, ha partecipato il Generale di Divisione Giovanni Gagliano

Roma 06 mar 2024

Lo Stato Maggiore della Difesa presente alla 3^ edizione di CYBERSEC
Lo Stato Maggiore della Difesa presente alla 3^ edizione di CYBERSEC

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

E’ stata inaugurata questa mattina, presso la “Serra” del Palazzo delle Esposizioni di Roma, la 3ª edizione di CYBERSEC, conferenza internazionale, promossa ed organizzata da Cybersecurity Italia, quotidiano online dedicato alla cultura cyber e ai temi internazionali della sicurezza cibernetica che ha visto anche quest’anno la partecipazione dello Stato Maggiore della Difesa.

Il convegno dal titolo La Cybersecurity nell’era dell’AI in programma nelle giornate del 6 e 7 marzo, si pone l’obiettivo di fornire, grazie al contributo di esperti di sicurezza cibernetica nazionali e internazionali militari e civili, un ricco approfondimento sulle evoluzioni tecnologiche e normative della cybersicurezza e un ampio focus sulle frontiere dell’intelligenza artificiale per la cybersecurity.

Tra i relatori di “CyberSec2024”, oltre a importanti rappresentanti istituzionali e i top manager delle aziende più rilevanti del settore provenienti dall’Italia e dagli altri Stati europei ed extra UE anche il Generale di Divisione Giovanni Gagliano, Capo del VI Reparto Informatica Cyber e Telecomunicazioni dello Stato Maggiore della Difesa che nel suo intervento dal titolo “Cyber e AI: la nuova rivoluzione” ha voluto evidenziare come il previsto processo di espansione dell’AI rappresenti un fenomeno che supera la mera innovazione e sia invece un “cambiamento di paradigma con effetti profondi sugli individui, sul modo di vivere, sulle imprese, sulle Istituzioni e quindi anche sulle nostre Forze Armate”.

Il Generale Gagliano ha continuato sottolineando come questo processo rappresenti una trasformazione profonda che ridefinirà “le esperienze, le aspettative e le capacità nel mondo tecnologico, nel settore della Difesa e, soprattutto, in quello che lo Strumento militare definisce il dominio operativo cyber e la Sua protezione”.

“Il nostro dovere, come istituzione a baluardo della Difesa del Paese”, ha quindi concluso il Generale, “è quello di non dissipare il tempo e le risorse che i cittadini ci affidano per evitare inefficienze che rendono l’Italia meno sicura. Acquisire una superiorità tecnologica passa da un approccio complice di tutte le istituzioni nazionali e del settore industriale, ma è anche frutto di progetti concreti. Dobbiamo imparare a plasmare un futuro in cui la cyber defence - alimentato dall’intelligenza artificiale - proteggerà le nostre infrastrutture critiche e i nostri dati più sensibili”.

 

#UnaForzaperilPaese​

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