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Space Insider 23, il Comando delle Operazioni Spaziali della Difesa si esercita nei nuovi scenari multidominio

Gli eventi simulati hanno permesso di sperimentare una serie di situazioni in cui il dominio spazio si potrà trovare a operare

Roma 29 mag 2023

Space Insider 23, il Comando delle Operazioni Spaziali della Difesa si esercita nei nuovi scenari multidominio
Space Insider 23, il Comando delle Operazioni Spaziali della Difesa si esercita nei nuovi scenari multidominio

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

Dal 8 al 24 maggio 2023 si è svolta l’esercitazione Space Insider 23 (SI23) organizzata dal Comando delle Operazioni Spaziali (COS), che opera alle dirette dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). 

Le attività esercitative sono state innestate nell’ambito dell’esercitazione Joint Stars 23 (JOST 23) pianificata e condotta dal COVI, quale principale esercitazione Joint e Combined della Difesa, in cui le operazioni nei neo-costituiti Domini Spazio e Cyber hanno avuto una significativa rilevanza.

In tale contesto, il COS ha condotto la SI23 a favore della componente operativa del comparto spaziale della Difesa, sfruttando il realismo esercitativo offerto dalla training audience della JOST 23 che ha consentito al personale addestrato di calare le operazioni spaziali in scenari molto complessi in cui hanno interagito attori eterogenei tra loro.

Gli eventi esercitati hanno permesso di sperimentare l’approccio multidominio che la Difesa sta adottando con l’integrazione del dominio spaziale nel processo di pianificazione e condotta delle operazioni militari. Ciò sia a livello operativo sia tattico, con l’obiettivo di amplificare ulteriormente l’efficacia delle capacità militari “tradizionali”, attraverso la convergenza di effetti conseguiti da una sincronizzazione estrema di azioni cross-domain da, verso e attraverso lo Spazio.


Enti e reparti inseriti nell'ambiente di esercitazione 


Nell’ambiente di esercitazione nazionale sono stati inseriti: il COS, dislocato con la sua Sala Operativa Spazio a Roma e organicamente inquadrato nel COVI; il Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL (CIGC SICRAL) presso Vigna di Valle e dipendente dal COS; il Centro Space Situational Awareness (C-SSA) presso Poggio Renatico, dipendente dal Comando delle Operazione Aerospaziali dell’Aeronautica Militare e a connotazione interforze; il Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare (CITS) presso Pratica di Mare, dipendente dal II Reparto Informazioni e Sicurezza (RIS) dello Stato Maggiore della Difesa; il Centro Intelligence Interforze (CII) presso Ponte Galeria, anch’esso dipendente dal II Reparto RIS; nonché gli Space Support Coordination Element (SpSCE) dell’Esercito italiano, rischierato a Roma (con membri del COMFOTER COE, III Rep. SME, Comando C4, Brigata Informazioni Tattiche, Divisione Acqui), e del Comando JTF interessato alla JOST23, che prevedeva due rappresentanti del COS rischierati in Sardegna.


Svolgimento dell'esercitazione 


​Gli eventi simulati hanno rappresentato una serie di situazioni in cui il dominio spazio si potrà trovare a operare; tra queste: la gestione del rischio cinetico-chimico dovuto al rientro in atmosfera di un razzo vettore, utilizzato dalla parte opponente per l’immissione in orbita di una costellazione satellitare di micro-satelliti IMINT (IMaging INTelligence) come premessa alla campagna di terra; la geo-localizzazione di segnali interferenti e jammers nei confronti delle utenze SATCOM della JTF; la frammentazione di un satellite in orbita bassa con successiva gestione del rischio di collisione per un assetto spaziale militare nazionale; il supporto tattico del telerilevamento satellitare alle operazione alleate di Joint Personnel Recovery (JPR) e CIvil MIlitary Cooperation (CIMIC) nel caso di incidente ai beni culturali di un teatro di operazioni; il supporto SATCOM, Position Navigation and Timing (PNT) e le previsioni di “sorvolo” dei satelliti della coalizione e nemici per le COmbined Air Operations (COMAO) alleate; la gestione del rischio di intercettazione/geo localizzazione delle emissioni SATCOM alleate ad opera di un satellite SIgnal INTelligence (SIGINT) avversario. 


Obiettivo dell'esercitazione 


​La SI23 ha avuto l’obiettivo di incrementare il livello di efficacia nella gestione della funzione di Comando, Controllo e Coordinamento del dominio spaziale, con il coinvolgimento della comunità Intelligence e dei Centri spaziali della Difesa, nelle attività di condotta di un’operazione NATO art.5 (prevista dalla JOST23) da parte di una Joint Task Force (JTF) a guida nazionale. 


Tale obiettivo si colloca sulla scia di un processo avviato circa tre anni fa, orientato a garantire alla componente operativa del comparto spaziale della Difesa di conseguire le capacità e le professionalità necessarie per affrontare le operazioni spaziali, in aderenza all’evoluzione dei nuovi scenari geostrategici e ai principi degli organismi internazionali di riferimento, in primis proprio la NATO, che sta sviluppando un piano per consolidare il riconoscimento dello Spazio come Dominio di Operazioni.


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