
Personnel Recovery: conclusa ad Albacete l’esercitazione internazionale APROC 2023
Personale ed assetti dell’Aeronautica Militare hanno preso parte all’Air Centric Personnel Recovery Operatives Course (APROC), presso la base di Albacete (Spagna)

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Il corso, organizzato dall’European Personnel Recovery Centre (EPRC), che ha sede a Poggio Renatico (Ferrara), ha avuto la finalità di standardizzare le procedure previste per gli Equipaggi di Volo e per le Extraction Forces nell’ambito della preparazione, pianificazione ed esecuzione di operazioni di recupero del personale isolato in territorio ostile (Personnel Recovery).
Le attività hanno visto la partecipazione di oltre 450 militari provenienti da varie nazioni (Francia, Germania, Romania e Spagna) con un contributo di prim'ordine da parte dell’Aeronautica Militare, che ha rischierato quattro assetti F2000 del 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle, con il ruolo di fixed wing rescort, due HH101 del 9° Stormo Operazioni Speciali di Grazzanise, nel ruolo di rescue vehicle, un CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare nel ruolo di Airborne Mission Coordinator e 6 Operatori STOS (Supporto Tattico alle Operazioni Speciali) del 17° Stormo Incursori di Furbara, nel ruolo di extraction team, oltre che alcuni operatori del RESTOGE (Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica di Pratica di Mare) e della 4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l'Assistenza al Volo di Borgo Piave (Latina) per la connettività ed il reachback dei servizi CIS a supporto dell’attività di volo.
Grazie a questo importante contributo, l’AM ha potuto testare l’elevata interoperabilità dei propri assetti, fornendo all’APROC un dispositivo completo e tecnologicamente all’avanguardia, in grado di condurre con estrema efficacia ed in modo autonomo operazioni sensibili, quali quelle di recupero del personale in ambiente ostile.
A sottolineare l’interesse dell’Arma Azzurra nel settore, la vista del Gen. di Divisione Aerea Claudio Gabellini, comandante del Comando delle Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico. Il Generale ha dapprima visitato il dispiegamento del personale italiano ed ha poi assistito ai briefing di missione, complimentandosi con i militari italiani per il livello di professionalità dimostrato.
Durante le due settimane di intensa attività di volo, gli equipaggi e le extraction forces partecipanti, dopo essersi addestrati in scenari sempre più complessi e sfidanti, hanno potuto affinare la standardizzazione delle proprie procedure nell’ambito del Personnel Recovery, in modo da poter operare tra di loro in modo coordinato, efficace e sicuro. Tra gli equipaggi, inoltre, 9 piloti frequentatori hanno potuto conseguire l’ambita qualifica di Rescue Mission Commander, dopo aver diretto e gestito la pianificazione e l’esecuzione delle missioni affidate alle rispettive Task Forces.
All’evento ha fornito un prezioso contributo anche la Brigata Marina San Marco della Marina Militare, che ha partecipato con 7 operatori nel ruolo di extraction team.
#UnaForzaperilPaese