
NATO: terminata esercitazione Ramstein Ambition 2023
L’attività si è tenuta per la prima volta in Italia coinvolgendo circa 350 militari della NATO

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
È terminata il 25 aprile l'esercitazione Ramstein Ambition 2023 (RAAM23), tenutasi per la prima volta in Italia, nella base di Poggio Renatico (FE), sede del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) e del Deployable Air Command and Control Centre (DACCC) della NATO, dimostratasi location idonea a concorrere come sede alternata di Ramstein.
L’Esercitazione è stata condotta dal Quartier Generale di AIRCOM Ramstein. AIRCOM (il comando centrale delle forze aeree dell’Alleanza) che ha delegato alla conduzione operativa dell’attività il Generale di Brigata Aerea David Morpurgo, Vice Comandante del DACCC e JFAC Director dell’esercitazione.
Tutto l’evento si è svolto esclusivamente mediante l’utilizzo di sistemi informatici digitali. Imprescindibile, in questi casi, una solida e diversificata professionalità da parte di coloro che “pensano” le missioni così da proporre scenari particolarmente sfidanti per il personale che è sottoposto all’addestramento. Si tratta dell’ormai consolidato “formato” CAX (Computer-assisted exercise), efficiente da un punto di vista di riduzione di costi rispetto a esercitazioni con assetti aerei reali, ed efficace da un punto di vista esercitativo per ampiezza e profondità di partecipazione di personale.
La RAAM23, che era iniziata con l’afflusso del personale nazionale ed estero sin dal 16 aprile scorso, ha inteso verificare e migliorare le capacità dell'Alleanza nel settore del Comando e Controllo (C2) della Componente Aerea, simulando su sistemi informatici operazioni aeree complesse nell’ordine delle centinaia di sortite/giorno.
Altro obiettivo esercitativo è stato quello di testare le capacità di deterrenza della NATO e di difesa del proprio territorio da potenziali minacce. Le simulazioni hanno riguardato un’immediata risposta da “articolo 5” del trattato della NATO (la c.d. difesa collettiva), ed hanno coinvolto tutti i domini quali terra, aria, mare, spazio e cyberspazio, come imposto dalla più moderna dottrina e dall’evoluzione degli eventi geopolitici più recenti.
Coinvolte oltre 350 persone provenienti dai 31 Paesi della NATO, tra cui anche alcuni militari provenienti dalla Finlandia, nazione recentemente entrata nell’Alleanza.
Per quanto riguarda l’Aeronautica Militare, la base di Poggio Renatico – prescelta per la prima edizione della RAAM23 effettuata al di fuori della base NATO di Ramstein, in Germania – ha svolto un ruolo centrale nell’evento.
Il Comando Operazioni Aerospaziali ha fornito non solo il supporto logistico infra-infostrutturale necessario, ma ha contribuito anche con un cospicuo numero di militari, potendo contare sul “campo” JFAC (Joint Force Air Component) un vero e proprio compound presente a Poggio Renatico e capace di essere implementato incrementalmente in base alle necessità di una eventuale operazione reale, fornendo completo un supporto logistico, oltre che operativo.
Il Generale di Divisione Aerea Claudio Gabellini, Comandante del COA, si è detto “estremamente soddisfatto” del supporto fornito dal suo Comando e dai Reparti da esso dipendenti: “L’Aeronautica Militare ha confermato di essere un elemento essenziale del sistema di difesa nazionale ed un eccellente contributore per la NATO in tema di offerta di strumenti, capacità e personale altamente specializzato e motivato nell’ambito del Comando e Controllo delle operazioni aeree, svolgendo un ruolo da protagonisti all’interno dell’Alleanza di cui facciamo parte”.
#UnaForzaperilPaese