
MUSI: iniziativa marittima NATO sui sistemi a pilotaggio remoto
Incontro di 4 giorni per un confronto in materia di sviluppo capacitivo, di impiego, integrazione e interoperabilità dei sistemi unmanned

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Dal 27 febbraio al 3 marzo, presso il Circolo Ufficiali Caio Duilio della Marina Militare a Roma, si è svolta la XII edizione del NATO Maritime Unmanned System Initiative (MUSI) Steering Board.
Un appuntamento che si presenta 3 volte all’anno dal 2018, quando al Summit di Bruxelles i leader dei Paesi NATO hanno affermato l’importanza strategica del dominio marittimo e dichiarato l’intendimento di investire nelle nuove capacità autonome e unmanned.
Hanno preso parte all’incontro rappresentanti di Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Turchia, UK, USA e Australia, il NATO Science and Technology Organisation Centre for Maritime Research and Experimentation (STO CMRE), il NATO Maritime Commander (MARCOM), CJOS COE (Combined Joint Operations from the Sea Centre of Excellence).
Questo incontro è funzionale a promuovere e individuare soluzioni tecnologiche in grado di mettere in comunicazione tra loro i nodi di una rete ideale (c.d. Underwater Network) costituita da navi, sottomarini, mezzi a guida autonoma, boe e sensori al fine di garantire la tutela degli interessi vitali che si sviluppano nel mare.
Il NATO MUSI evidenzia l’importanza della dimensione subacquea e il fondamentale ruolo della Difesa e della Marina Militarenel Mediterraneo Allargato a garanzia dell’autonomia strategica e degli interessi vitali e strategici del Paese.