
Conferenza Internazionale Cultural Heritage Protection in Crisis Area
La tradizione italiana dei Carabinieri per la Cultura incontra quella statunitense dei Monuments men e il mondo accademico e delle Organizzazioni Internazionali

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Stamattina si sono aperti i lavori della Conferenza Internazionale sulla Protezione del Patrimonio Culturale nelle Aree di Crisi (International Conference on Cultural Heritage Protection in Crisis Areas).
L’importante evento, organizzato dal Centro di Eccellenza per le Stability Police Units di Vicenza (CoESPU) e dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, nato nel 1969 e prima unità di una Forza di Polizia specializzata per la protezione del Patrimonio Culturale.
Il TPC si avvale della più grande banca dati dei Beni Culturali al mondo, con più di 7 milioni di beni censiti, di cui 1.300.000 da ricercare in quanto rubati, italiani e stranieri.
Tra i guest speakers si avvicenderanno numerose personalità di rilievo in rappresentanza dell’UNESCO, dell’Unione Europea, dell’OSCE, della NATO e di altre organizzazioni internazionali e, come Key-note speaker, prenderà la parola la dott.ssa Antonia Marie De Meo, Direttrice dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia di Torino (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute – UNICRI).
La conferenza si concluderà con il discorso di chiusura del Direttore del CoESPU Colonnello Giuseppe De Magistris.