
Ce.FLI: Master in Logistica della Sicurezza e dell’Emergenza
Lezione sulla Leadership nelle emergenze e nelle crisi

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Nell’ambito del ciclo di lezioni afferenti al master di II livello in Logistica della Sicurezza e dell’Emergenza, oggi si è svolta presso l’aula multimediale del Ce.FLI una interessante lezione sulla Leadership, in particolare nella gestione delle crisi. I docenti sono stati il Dottor Antonio Funiciello, Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio e la Dottoressa Serena Sileoni, già consulente del premier Draghi per la gestione di temi cruciali di politica economica, dai fondi europei alla protezione degli asset economici fino ai rapporti con i media.
La lezione è stata aperta dal dottor Funiciello, il quale ha intrattenuto i discenti con un lungo excursus storico sulla natura, sulla struttura e sulle modalità con cui la leadership si è estrinsecata nel corso del tempo, da quella biblica di Mosè, a quella di Truman nell’ideare e nel gestire il Piano Marshall; passando dall’acuta metafora della “golpe e del lione” di machiavelliana memoria all’azione di governo ispirata all’assoluto pragmatismo di Cavour, è stato evidenziato come la leadership sia stata fondamentale per raggiungere degli obiettivi ben precisi, prendendo delle decisioni spesso draconiane, e soprattutto coinvolgendo, anche emotivamente, gli uomini e le menti preposte al raggiungimento degli scopi, in una sorta di contagio “virale” delle idee.
La leadership è stata infatti intesa in senso profetico, come estrinsecazione del potere costituito, come immaginazione o come pianificazione certosina, ma in ognuna di queste forme ha prodotto dei risultati che, nel bene o nel male, hanno inciso sul raggiungimento degli obiettivi finali; ciononostante, la lezione ha messo in evidenza che non esiste una leadership “perfetta”, e, in valore assoluto, non ne esiste una certamente migliore dell’altra, in quanto una leadership efficace, a prescindere dai suoi requisiti di base, approfonditi durante la lezione, varia a seconda dei casi, delle circostanze e degli scopi da conseguire.
La lezione è proseguita con l’intervento della dottoressa Sileoni che ha evidenziato quali siano i criteri con cui un leader assume decisioni e responsabilità per affrontare un’emergenza, soffermandosi anche sul concetto stesso di emergenza, distinto sia da quello di urgenza immediata che da quello di crisi strutturale.
E’ così emerso che un altro concetto basilare che dovrebbe contraddistinguere e guidare la leadership nella gestione di una crisi, maturato durante l’esperienza emergenziale pandemica, è che si deve essere sempre pronti, ma non avere troppa fretta di agire, avendo cura di riconoscere con esattezza il fatto emergenziale, individuare o creare gli strumenti normativi idonei a gestirlo, e soprattutto bilanciare l’ordinarietà con la straordinarietà; tutto ciò nel senso che l’emergenza deve essere considerata principalmente come un dovere di provvedere, al fine di salvaguardare il bene pubblico, e non solo come una mera legittimazione, ricordando sempre che la leadership più lungimirante, e pertanto usualmente la più efficace, è quella che è pronta ad assumersi tutte le responsabilità del caso, senza indugi e con la dovuta fermezza.
Ma è stato anche parimenti sottolineato come una leadership può risultare depotenziata, senza un necessario gioco di squadra il quale, in un circolo vizioso, è alimentato dalla stessa forza di persuasione che il leader riesce ad esprimere, con i fatti ma soprattutto con le parole.
Anche Nicolò Machiavelli, asseriva che la forza della persuasione, realizzata da una leadership autorevole e convincente, è lo strumento principe per raggiungere qualsiasi obiettivo, anche e soprattutto nell’ambito della gestione di una crisi.
#UnaForzaperilPaese