
Aerocooperazione: terminata la 2° edizione dell’Air to Surface Integration Conference
Aerocooperazione: terminata la 2° edizione dell’Air to Surface Integration (ATOSI) Conference

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Nell’ambito dell’offerta didattica 2023, la Scuola di Aerocooperazione ha organizzato e ospitato la seconda edizione della Air to Surface Integration (ATOSI) Conference, rivolta a rappresentanti degli Stati Maggiori e dei Comandi operativi delle Forze Armate, nel grado di Colonnello e Generale di Brigata ed equivalenti.
La conferenza si è articolata su due giorni di lavori, con interventi a cura di relatori provenienti da diversi Enti e Comandi Interforze, dai Comandi di Componente delle Forze Armate e da Comandi NATO.
Come evidenziato nell’apertura dei lavori dal Generale di Brigata Francesco Donato Rizzo, Comandante della Scuola di Aerocooperazione, il tema della conferenza mirava a evidenziare le peculiarità dell’integrazione tra il mezzo aereo e le componenti terrestre e navale, favorendo la realizzazione di un think-hub e di un network di expertise per la condivisione e valorizzazione di esperienze, lessons learned e best practices, aperto e partecipato.
Infatti, per migliorare e potenziare l’integrazione e l’interoperabilità, occorre la condivisione di competenza e peculiarità tra le varie Componenti (Air, Land, Maritime, includendo i nuovi domini Cyber e Spazio), al fine di valorizzare il processo di impiego di assetti e risorse per il conseguimento degli obiettivi affidati alle Forze Armate in operazioni joint/combined e Multi Dominio.
Tutto ciò assume un significato ancora più rilevante se si tiene conto dell’attuale fase storica che non ha precedenti per incertezza, volatilità e assenza di riferimenti. Si è di fronte ad uno scenario geopolitico imprevedibile, interconnesso, caratterizzato da enorme velocità di cambiamento e diffuso disordine globale multipolare con visioni e spinte nazionaliste: in una parola sola, complesso.
I temi trattati all’ATOSI sono stati in piena sintonia con le indicazioni del Ministro della Difesa nel Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa 2023-2025, rivolte al futuro Strumento Militare, che dovrà essere integrato e multidominio, capace cioè di generare effetti su tutti i domini e su tutte le dimensioni, comprese quelle emergenti. Da qui la massima attenzione verso l’integrazione Interforze e verso tutti gli sviluppi tecnologici e operativi.
Le sfide future emerse durante i due giorni di conferenza sono tutte legate a filo doppio con questo scenario e l’intento della Scuola era proprio di individuarne le caratteristiche accomunanti per offrirle alla variegata platea di Comandanti di oggi e domani.
La Scuola di Aerocooperazione, forte della sua pluridecennale vocazione all’Interoperability, ha già all’attivo o in embrione le attività didattiche tecnico-specialistiche relative a queste sfide, perché “formare per operare” è il focus della propria quotidianità.
L’evento ha confermato il ruolo della SAC come punto di riferimento e di aggregazione, sia nel settore specifico della formazione ma anche in quello del pensiero. La scuola concentra in sé oltre 70 anni di tradizione interforze, opera con tecnologie allo stato dell’arte e guarda sempre al futuro per raccoglierne le sfide e intercettarne le nuove opportunità.
#UnaForzaperilPaese