
A Palazzo Salviati commemorato il 25° Anniversario della Liberazione del Kosovo
Roma 19 giu 2024

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Si è svolta ieri pomeriggio a Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi Difesa, la Cerimonia di Commemorazione del 25° Anniversario della Liberazione del Kosovo organizzata dall’Ambasciata del Kosovo in Italia.
Dopo l’indirizzo di saluto da parte del Presidente del CASD, Amm. Sq. Giacinto Ottaviani, l’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo, Lendita Haxhitasim, ha espresso il suo sentito ringraziamento alle istituzioni italiane per il prezioso sostegno manifestato nei trascorsi 25 anni di intervento militare in Kosovo finalizzato alla stabilizzazione dell’intera area e alla sicurezza della popolazione civile.
Con particolare riferimento all’operato italiano in ambito KFOR, l’Ambasciatrice ha sottolineato quanto la NATO sia stata per il popolo kosovaro luce di speranza, giustizia e libertà. L’operazione in Kosovo non è stata solo una liberazione ma ha rappresentato il rafforzamento del diritto inalienabile di affermazione di un popolo che ha iniziato un suo percorso di integrazione, che oggi porta avanti con determinazione, forte dell’amicizia con l’Italia.
Solo grazie alla risoluzione 1244 del 10 giugno 1999 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con l’ingresso delle truppe NATO in Kosovo, si è potuto mettere la parola fine ad un drammatico conflitto che ha interessato milioni di cittadini nel cuore d’Europa, dando speranza per un futuro migliore contrassegnato da pace e convivenza tra etnie diverse.
In questo contesto, i militari italiani continuano ad assicurare, sul campo, quei processi di sostegno e sviluppo per la pacifica stabilizzazione di un’area geografica che rappresenta un elemento chiave per i Balcani Occidentali, in quanto avamposto europeo prima dell’Oriente. Ciò che ha contraddistinto l’intervento italiano è stato l’aspetto umano. Le popolazioni del Kosovo sono particolarmente grate all’Italia per la grande sensibilità con cui i soldati hanno fornito supporto, anche negli aspetti più quotidiani della vita degli sfollati che facevano rientro nelle loro case.
Il Ministro Guido Crosetto, intervenuto all’evento, ha evidenziato come da allora le forze armate abbiano operato per garantire la pace, la stabilità e la difesa della democrazia e della libertà, patrimonio dell’umanità. E’ un percorso non ancora terminato, che rappresenta una testimonianza di quanto sia lungo e complesso un percorso di pace. E’ una sfida continua che richiede un lavoro congiunto affinché il diritto internazionale prevalga sulla legge del più forte, con il fondamentale contributo di organizzazioni internazionali quali la NATO e l’UE.
L’Ambasciatrice Haxhitasim ha inoltre sottolineato l’importanza dell’istruzione. Il Kosovo può intraprendere un costruttivo percorso di integrazione solo se avrà la capacità di supportare i giovani nella loro formazione internazionale, creando professionisti capaci di dialogare con i Paesi dell’Alleanza Atlantica e della UE per costruire insieme il futuro del Kosovo.