
5+5 Defence Initiative: concluso il Workshop dedicato al cambiamento climatico e ai suoi impatti alle Operazioni Aero-Navali nel Mediterraneo
Il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aerospaziale (CNMCA) ha organizzato la 5^ edizione del Workshop “5+5 Defence Initiative”
Roma 28 nov 2024

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Nei giorni 21 e 22 novembre a Roma, presso la Casa dell’Aviatore, ha avuto luogo la 5^ edizione del Workshop dal titolo “Defense Activities In The Mediterranean Sea: How The Climate Change Can Affect The Aero-Naval Operations And The Way To Adapt To The Extreme Weather Scenarios”.
Il workshop rientra nel quadro delle attività dell’Iniziativa 5+5 Difesa, accordo di collaborazione siglato dallo Stato Maggiore Difesa nel 1990 e consolidato nel 2004. Tra i Paesi affacciati sul Mediterraneo hanno preso parte delegazioni di: Tunisia, Algeria e Marocco, per la sponda sud del Mediterraneo, insieme a Italia, Francia, Spagna e Portogallo per la sponda nord del bacino. Per l’Italia, oltre ai conferenzieri dell’Aeronautica Militare provenienti tutti dal CNMCA, c’è stato il contributo della Dott.ssa Paola Mercogliano del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti Climatici (CMCC) e il Dott. Marcello Mario Miglietta dell’Istituto delle Scienze dell’Atmosfera del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAC-CNR).
Nel Workshop di quest’anno, nell’ambito dei temi del clima e della meteorologia, è stato posto l’accento su come i cambiamenti climatici possono influenzare le operazioni aeronavali e il modo di adattarsi agli scenari meteorologici estremi, con particolare riguardo alla sicurezza e la prevenzione.
Il meeting, iniziato con un breve saluto di benvenuto da parte del Col. Attilio Di Diodato, Direttore del Centro Nazionale per la Meteorologia e la Climatologia Aerospaziale (CNMCA), è proseguito con una serie di discussioni dai fenomeni denominati Mediterranean Hurricane, anche detti Medicane, soggetti meteorologici estremi sempre più frequenti nel Mediterraneo, allo studio di analisi del rischio su aeroporti costieri e porti, che sono sempre più vulnerabili a fenomeni quali innalzamento del livello del mare e mareggiate.
Durante la prima giornata di lavori è intervenuto anche il Brigadiere Generale Pier Francesco Coppola vice Capo Ufficio Generale Aviazione Militare e Meteorologia dello SMA (AVIAMM), che ha sottolineato l’alta valenza dell’incontro e l’importanza della collaborazione tra i Paesi del Mediterraneo, anche ricordando il recente evento meteorologico estremo che ha colpito la città di Valencia in Spagna.
Gli spunti di discussione sulle presentazioni erogate dai partecipanti hanno toccato le attività di difesa nel mar Mediterraneo e di come i cambiamenti climatici possono influenzare le operazioni aeronavali e le modalità di adattamento agli scenari meteorologici estremi, l’impatto dei cambiamenti climatici nell’Oceano Atlantico, nella zona delle Isole Canarie e nel Nord-Ovest dell’Africa, ed è stato presentato anche uno studio climatologico sulla variazione della turbolenza in quota nell’area europea con dati di rianalisi.
A seguire, gli altri studi illustrati hanno riguardato in modo particolare l’andamento dei parametri atmosferici principali per le condizioni meteomarine, evidenziandone l’impatto nel contesto geopolitico dell’area e le possibili ripercussioni per il mondo militare e civile. Infine, ampio spazio è stato dedicato ai prodotti di supporto alle operazioni aero-navali, agli eventi atmosferici precipitativi ed all’utilizzo delle più recenti piattaforme satellitari per l’osservazione e l’identificazione delle diverse tipologie di perturbazioni atmosferiche tipiche del Mediterraneo.
Nell’ultima giornata del workshop, è intervenuto per un indirizzo di saluto il Generale di Brigata Luca Baione, Rappresentante Permanente per l’Italia presso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale.
Il Workshop, si è dimostrato, ancora una volta, un foro di dialogo dall’alta valenza tecnica e scientifica in cui condividere le conoscenze specifiche sul cambiamento climatico e sugli eventi estremi, rafforzando la collaborazione tra i Paesi del Mediterraneo occidentale, anche come input per l’industria in quanto i sistemi d’arma del futuro e le infrastrutture dovranno tenere conto del cambiamento climatico e dell’intensificazione dei fenomeni meteo marini ad esso associati.
Centro Nazionale per la Meteorologia e Climatologia Aerospaziale (CNMCA)
Il Centro Nazionale per la Meteorologia e Climatologia Aerospaziale (CNMCA), è alle dipendenze della 9^ Brigata Aerea ISTAR-EW. Con sede a Pratica di Mare, assicura supporto meteorologico a molteplici realtà in ambito sia militare che civile.
Il Centro, senza soluzione di continuità, fornisce il supporto meteorologico agli assetti di Forza Armata, della Difesa, della NATO e dell’Unione Europea ovunque impiegati, sia sul territorio nazionale che in teatro operativo, garantendo, al contempo, i servizi meteorologici per la Navigazione Aerea in favore del Traffico Aereo Operativo e Generale. In questo senso, il Centro ha le competenze di Sorveglianza Meteorologica Aeronautica (Meteorological Watch Office – MWO) sulle Flight Information Region (FIR) di Milano, Roma e Brindisi per le quali emette i necessari messaggi di sicurezza per il volo.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE