
FORMAL ASSESSMENT VISIT DI CERTIFICAZIONE NATO DEL PROGRAMMA NAZIONALE JOINT TERMINAL ATTACK CONTROLLER
Rinnovata per altri 3 anni la certificazione NATO dell'intera filiera JTAC nazionale, dalla formazione iniziale e avanzata, presso la Scuola di Aerocooperazione di Guidonia, all’addestramento continuo presso i Reparti operativi di impiego.

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Il rinnovo triennale della certificazione NATO del programma nazionale di formazione e addestramento continuo degli operatori JTAC (Joint Terminal Attack Controller) è stato validato quest’anno da un Team specializzato proveniente dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania) al termine di una Formal Assessment Visit (FAV) iniziata lunedì 16 giugno alla Scuola di Aerocooperazione di Guidonia.
La FAV si è sviluppata, secondo un preciso programma di validazione che ha coinvolto la Divisione Joint Effects and Targeting (JET) del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), responsabile generale del Programma Nazionale JTAC, la Scuola di Aerocooperazione, responsabile della filiera dei corsi di qualificazione, la Brigata Marina San Marco, che in questa occasione ha organizzato le attività esercitative live ed ha proposto l’accreditamento del proprio simulatore.
Nella prima fase della visita il Team, accolto dal Comandante della Scuola di Aerocooperazione, il Generale di Brigata Francesco Donato RIZZO, ha illustrato il proprio modus operandi per certificare la rispondenza agli standard previsti dalla dottrina NATO, analizzando statistiche, direttive, concetti operativi inerenti allo sviluppo capacitivo del programma nazionale JTAC del Paese visitato. Si è poi proseguito con analisi documentali e specifici briefing relativi all’organizzazione e gestione del comparto JTAC presentati dal Colonnello Giorgio SABATO, capo della Divisione JET del COVI, che in ambito nazionale ricopre le funzioni di JTAC National Program Manager (JTAC-NPM).
A seguire sono stati analizzati i processi relativi alla formazione iniziale ed avanzata JTAC, con una approfondita analisi delle procedure operative standard di selezione e formazione dei JTAC e dei curricula dei corsi, progettati e sviluppati dalla Sezione Corsi JTAC della Scuola di Aerocooperazione. In tale ambito, il Comandante della Scuola di Aerocooperazione è anche Certification Autority nazionale per il rilascio della qualifica JTAC. Il Team ha inoltre potuto assistere ad alcune lezioni del corso JTAC-Instructor, in svolgimento alla Scuola di Aerocooperazione ed interamente sviluppato in lingua inglese, come peraltro tutti i corsi della filiera JTAC.
Di particolare valenza per il Team, la rispondenza agli standard qualitativi NATO dei processi implementati della Sezione STANEVAL (Standardization and Evaluation) della Scuola di Aerocooperazione, articolazione in collegamento tecnico con il JTAC NPM, la cui attività è diretta a promuovere e verificare l’implementazione delle direttive NATO a livello interforze, supervisionando, con una continua attività di valutazione, la standardizzazione della formazione dei JTAC, nonché dei processi di mantenimento delle currency degli operatori ed istruttori qualificati. La Scuola di Aerocooperazione ha superato a pieni voti la valutazione, con il riconoscimento di varie best practices, confermando una serie positiva di valutazioni, nello specifico settore, iniziata con il primo accreditamento nel 2013.
È stato inoltre confermato l’accreditamento acquisito nel 2015 del Simulatore VBS (Virtual Battlespace Simulator) della Scuola di Aerocooperazione, strumento fondamentale in tutti i processi formativi in ambito JTAC, con notevoli ritorni, non solo addestrativi ma anche economici. Quale elemento di novità è stata certificata la capacità “deployable” del Simulatore VBS, quindi rischierabile, per favorire ulteriormente la formazione dei corsisti JTAC quando, ad esempio, il corso svolge le sue fasi pratiche avanzate presso i poligoni o altre aree addestrative nazionali.
La seconda fase della visita, focalizzata appunto sull’addestramento operativo dei JTAC qualificati e sulle capacità degli istruttori, si è svolta presso la Brigata Marina San Marco (BMSM) di Brindisi, comandata dal Contrammiraglio Massimiliano GRAZIOSO, in occasione della CAS (Close Air Support) Week, presso l’area addestrativa di Massafra, alle porte di Taranto, esercitazione periodica volta al mantenimento delle qualifiche dei JTAC a livello interforze. Durante l’attività addestrativa, il Team FAV ha visionato i materiali specialistici ed ha seguito una complessa esercitazione interforze con missioni di attacco al suolo di assetti EF-2000 del 36° Stormo dell’Aeronautica Militare di Gioia del Colle (BA), F-35B e AV-8B della Marina Militare, impiegati anche in attività di Digital CAS, come dimostrazione delle capacità nazionali nel settore, parte della quale svoltasi alla presenza dell’Ammiraglio di Squadra Aurelio DE CAROLIS, Comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).
All’esecuzione della missione oggetto di valutazione del Team NATO, ha seguito un approfondito de-briefing tra piloti, istruttori e JTAC in addestramento, svoltosi presso il XII Gruppo Caccia del 36° Stormo, dove, con l’ausilio di specifici ausili informatici, è stata analizzata ogni fase della missione CAS effettuata, con la partecipazione attiva dei membri del Team.
Chiuse le attività esercitative, il giorno seguente, 19 giugno, presso la Caserma Carlotto di Brindisi, il Team ha validato e certificato il nuovo Mission Combat Simulator (MCS) della Brigata Marina San Marco, sistema di simulazione immersivo di recente acquisizione, anch’esso con capacità “deployable”, primo in Italia e tra i pochi in ambito NATO, ad essere certificato per tutti i tipi di controllo eseguibili in ambiente virtuale dai JTAC in addestramento.
A seguire, la Formal Assesment Visit si è conclusa con un articolato out-brief del Team ispettivo ai Comandanti interessati ed al JTAC NPM, con cui ha confermato la piena e completa aderenza ai requisiti NATO dell’intero programma nazionale JTAC, per il quale sarà proposto il rinnovo della certificazione per i prossimi tre anni, evidenziando diverse osservazioni positive e best practises con la prospettiva di porle a riferimento nell’ambito della comunità JTAC Alleata. Tale certificazione, in sintesi, riconosce la piena interoperabilità degli operatori JTAC italiani in ambito NATO ed il rispetto degli standard condivisi nell’ambito dell’Alleanza, e quindi la piena capacità di operare in eventi esercitativi ed operazioni reali con assetti CAS dei Paesi NATO.
APPROFONDIMENTI
La Scuola di Aerocooperazione, conosciuta all’estero come Italian Joint Air Operation School (Ita-JAOS) è un centro formativo di riferimento interforze ed unica realtà formativa/addestrativa della Difesa accreditata dalla NATO, quale National Education and Training Facility dell’Alleanza. Eroga una didattica d’eccellenza, in continua evoluzione ed al passo con le innovazioni tecnologiche, in contesti e i domini operativi di riferimento, per renderla costantemente aderente alle esigenze formative delle Forze Armate nazionali e dei Paesi alleati ed amici.
Alcuni corsi erogati dalla Scuola di Aerocooperazione sono certificati “Approved” dalla NATO ed inseriti nel catalogo ETOC (Education and Training Opportunities Catalogue), il catalogo dei corsi certificati ed offerti dall'ACT (Allied Command for Transformation), il Comando Supremo NATO con sede a Norfolk in Virginia (USA), responsabile per la formazione, la dottrina e la trasformazione dello strumento militare della NATO.
Nello specifico ambito della formazione JTAC la Scuola di Aerocooperazione, fornisce il know-how, l’expertise e le competenze che un operatore deve acquisire per ottenere la qualifica, percorso esclusivamente svolto a livello interforze. Il JTAC è l’elemento cardine nelle missioni di Close Air Support (CAS), attività complesse che richiedono un elevato livello di integrazione tra gli assetti aerotattici e il controllore finale operante sul terreno.
Il Comandante della Scuola è la “National Certification Authority” per la formazione e qualificazione dei JTAC.
Grande attenzione viene rivolta al processo di selezione e formazione del personale istruttore JTAC, al fine di garantire un elevato livello addestrativo e trasferire, con efficacia e professionalità, le conoscenze acquisite ai nuovi operatori o supervisionare il personale temporaneamente unqualified.
La Scuola inoltre provvede alla formazione dei valutatori JTAC (JTAC Evaluator) destinati a svolgere attività di valutazione e standardizzazione presso le unità operative nazionali.
Stante la piena e completa corrispondenza agli standard operativi e qualitativi richiesti dalla NATO, gli operatori qualificati dalla Scuola di Aerocooperazione sono abilitati ad operare anche in operazioni congiunte con assetti aerotattici di diverse nazionalità dell’Alleanza.
Le CAS week sono eventi addestrativi interforze con cui periodicamente le Forze Armate testano, le capacità, l’efficienza e l’efficacia degli operatori JTAC ed il loro livello addestrativo.
Nel campo della cooperazione e integrazione operativa aria-superfice, la Scuola ha negli ultimi anni ampliato la propria offerta formativa con l’intera filiera “Joint Terminal Attack Controller “ (JTAC), “Joint Personnel Recovery” (JPR) e “Joint Targeting” (JT).
Nel campo del “Remote Sensing”, svolge corsi formativi per la gestione, interpretazione e analisi operativa di immagini telerilevate, provenienti da sensori elettro-ottici e RADAR, aeroportati e satellitari. In tale quadro, mantiene rapporti e collaborazioni con le realtà scientifiche, accademiche e industriali, per lo sviluppo e applicazione di innovazioni tecnologiche nel settore del telerilevamento e nella didattica erogata.
Di recente implementazione il terzo settore formativo incentrato sullo Spazio quale dominio operativo, nell’ambito delle Multi Domain Operations (MDO), con l’erogazione dei corsi di Introduzione alle Attività Spaziali (IAS) e Space Battle Management Operator/Staff Officer, progettati e sviluppati in collaborazione con il Comando per le Operazioni Spaziali dello Stato Maggiore della Difesa.
I corsi della Scuola di Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle Forze Armate, anche a personale esterno all’Amministrazione della Difesa ed al personale militare della NATO e dei Paesi partecipanti al programma internazionale Partnership for Peace (PfP), previa autorizzazione dello Stato Maggiore Difesa.
In tale quadro si inserisce la Vision del Comandante di portare la Scuola di Aerocooperazione ad essere rilevante nel formare per operare, promuovendo il sapere, il saper fare, il saper far fare, a beneficio del Sistema Paese.
La Mission della Scuola di Aerocooperazione è progettare ed erogare, in ottica multi-dominio, formazione avanzata e specialistica nei settori dell’aerocooperazione, del telerilevamento e dello spazio a favore di personale nazionale, NATO e di Paesi partner.