
GIUNTO ALLA 5^ EDIZIONE IL CORSO INTRODUZIONE ALLE ATTIVITÀ SPAZIALI
Con una veste rinnovata ed erogato per la prima volta in autonomia dalla Scuola di Aerocooperazione, primo passo di un articolato iter formativo per potenziare le capacità di spacilisti della Difesa nell’ambito del domino spaziale ma con uno sguardo profondo sul contesto interministeriale ed interagenzia.

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Giunto alla sua quinta edizione, il corso ha permesso a 37 frequentatori, provenienti dalle Forze Armate e dai principali organismi interforze, nonché, in ottica Sistema Paese, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Imprese e del Made in Italy e dall’Agenzia Spaziale Italiana, di acquisire le conoscenze di base sulle capacità, sulle minacce e le vulnerabilità degli assetti spaziali, incluso l’utilizzo di servizi e di prodotti spaziali a livello nazionale e internazionale (NATO/UE) in attività operative e di crisi, nonché fornire una panoramica dell’organizzazione interministeriale/interagenzia spaziale nazionale.
Anche questa edizione ha avuto, tra i discenti del corso, gli Ufficiali arruolati a nomina destinati ad Enti e Reparti della Difesa del dominio spaziale.
Il corso, interamente riprogettato anche con la collobrazione dell’Ufficio Generale Spazio (UGS) dello Stato Maggiore Difesa, organismo responsabile della definizione della strategia spaziale della Difesa e del Comando delle Operazioni Spaziali (COS), comando operativo preposto al potenziamento della capacità nazionale di operare nel dominio spaziale, per la protezione e la difesa degli assetti spaziali nazionali e l’integrazione efficace dei servizi nelle operazioni, è stato sviluppato ed erogato dalla Scuola di Aerocooperazione. La giornata di apertura, che ha visto tra l’altro l’intervento del C.A. Pasquale Esposito, Vice Capo del I Reparto Personale dello Stato Maggiore della Difesa e del Gen. B. Luca Monaco, Comandante del Comando Operazioni Spaziali, è stata valorizzata da un intervento in videoconferenza dell’On. Andrea Mascaretti, relatore della legge sullo Spazio e Space-Economy.
L’offerta formativa del corso ha previsto subject matter experts provenienti dai principali Enti e/o Comandi della Difesa impegnati isituzionalmente nel settore spazio (UGS di SMD, Segretariato Generale della Difesa, Comando Operazioni Spaziali, Centro Interforze Gestione e Controllo SICRAL, Centro Interforze Telerilevamento Satellitare e Centro Space Situational Awarenes), in aggiunta a conferenzieri di prestigio a livello interministeriale e interagenzia. In particolare, sono intervenuti il Direttore Generale dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Dott. Luca Vincenzo Maria Salamone, il Presidente della Commissione Esplorazione dello Spazio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma, Ing. Enrico Ferrone, l’Ing. Mauro Di Crescenzo, esperto di tecnologia e innovazione, collaboratore del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché docente presso la Scuola Superiore di Specializzazione in Telecomunicazioni.
Nella giornata finale del corso, con una lectio magistralis sull’evoluzione dei telescopi fino a quello con “occhio composito” chiamato FlyEye e di nuova concezione denominato MezzoCielo, è intervenuto il Prof. Roberto Ragazzoni, Presidente dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e l'Ing. Davide FIERRO, il quale ha fornito una panoramica sull’evoluzione di programmi duali tra INAF e il Ministero Difesa per lo studio e lo sviluppo di sinergie e collaborazioni allo stato dell’arte in merito alla Space Situational Awareness ed allo Space Surveillance and Traking (SSA/SST). Ovvero la conoscenza e la capacità di prevedere fenomeni spaziali e la posizione dei corpi naturali e artificiali in grado di rappresentare una potenziale minaccia per il pianeta, nonché la sorveglianza e il tracciamento dello spazio orbitale attorno alla Terra per rilevare e catalogare satelliti e rifiuti spaziali, determinare i loro parametri orbitali e prevedere le loro orbite.
Nel suo intervento di chiusura, il Generale di Brigata Francesco Donato RIZZO, Comandante della Scuola di Aerocooperazione, oltre a ringraziare gli ospiti intervenuti per i loro contributi, ha evidenziato come “… questa occasione di incontro e confronto, su temi non solo all’avanguardia, ma strategicamente importanti ed attuali, costituisce a tutti gli effetti un unicum nel panorama della Difesa, per l’elevata qualità delle informazioni erogate, nonché un’opportunità unica per l’incontro e lo sviluppo di sinergie civili-militari in ottica multidisciplinare e di Sistema Paese. Il Corso Introduzione alle Attività Spaziali è inoltre punto di partenza per uno strutturato percorso di formazione tecnico specialistica degli Ufficiali a nomina diretta delle Forze Armate, arruolati appositamente per il settore Spazio, ancor più significativo per la storica cornice dove si svolge, la Base Aerea di Guidonia, sede dei Guidoniani, appellativo di un gruppo di giovani ingegneri, tra i quali Gaetano Arturo CROCCO e Luigi BROGLIO, che tra il 1935 e il 1943, presso la Direzione Superiore Studi ed Esperienze (DSSE) dell’allora Regia Aeronautica, hanno gettato le basi per la ricerca spaziale in Italia e nel Mondo. Possiamo quindi affermare che il Corso IAS ha riportato lo Spazio qui, dove è nato!”.
La Scuola di Aerocooperazione, quale centro formativo di riferimento interforze ed unica realtà formativa/addestrativa della Difesa accreditata dalla NATO, quale Education and Training Facility dell’Alleanza, eroga una didattica d’eccellenza, in continua evoluzione ed al passo con le innovazioni tecnologiche, i contesti e i domini operativi di riferimento, per renderla costantemente aderente alle esigenze formative delle Forze Armate nazionali e dei Paesi alleati ed amici.
Nel campo della cooperazione e integrazione operativa aria-superfice, la Scuola ha negli ultimi anni ampliato la propria offerta formativa con l’intera filiera “Joint Terminal Attack Controller (JTAC)”, “Joint Personnel Recovery” e “Joint Targeting”; nel campo del “Remote Sensing”, svolge corsi formativi per la gestione, interpretazione e analisi operativa di immagini telerilevate, provenienti da sensori elettro-ottici e RADAR, aeroportati e satellitari. Per la formazione e qualificazione dei JTAC inoltre, il Comandante della Scuola è la “National Certification Authority”.
Di recente implementazione il terzo settore formativo incentrato sullo Spazio quale dominio operativo, nell’ambito delle Multi Domain Operations (MDO), con l’erogazione dei corsi di Introduzione alle Attività Spaziali (IAS) e Space Battle Management Operator/Staff Officer, sviluppati in collaborazione con il Comando per le Operazioni Spaziali dello Stato Maggiore della Difesa.
I corsi della Scuola di Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle Forze Armate, anche a personale esterno all’Amministrazione della Difesa ed al personale militare della NATO e dei Paesi partecipanti al programma internazionale di Partenariato per la Pace (PfP - Partnership for Peace), previa autorizzazione dello Stato Maggiore Difesa.
In tale quadro si inserisce la Vision del Comandante di portare la Scuola di Aerocooperazione ad essere rilevante nel formare per operare, promuovendo il sapere, il saper fare, il saper far fare, a beneficio del Sistema Paese.
La Mission della Scuola di Aerocooperazione è progettare ed erogare, in ottica multi-dominio, formazione avanzata e specialistica nei settori dell’aerocooperazione, del telerilevamento e dello spazio a favore di personale nazionale, NATO e di Paesi partner.