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Terrarm: acquisiti i nuovi lanciatori Himars e sottoscritto un accordo per sistemi di artiglieria contraerea a cortissima portata

Roma 07 gen 2025

La firma del contratto C-RAM nell'ufficio del Direttore di Terrarm, Maggior Generale Angelo Assorati (al centro)
La firma del contratto C-RAM nell'ufficio del Direttore di Terrarm, Maggior Generale Angelo Assorati (al centro)

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

Con l’acquisizione di ulteriori 14 lanciatori, nei giorni scorsi la Direzione degli Armamenti Terrestri (Terrarm) ha completato l’iter di approvvigionamento per l’Esercito Italiano di 21 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS), comprensivi del supporto tecnico specialistico per l’introduzione in servizio. Il programma era stato avviato nel febbraio dell’anno scorso, mediante contrattualizzazione con l’agenzia governativa degli Stati Uniti “STrategic Operational Rocket Missile (STORM)”, in aderenza ai requisiti richiesti dalla Forza Armata. 
L’acquisizione degli HIMARS è in linea con il “Concetto Operativo dell’Esercito Italiano 2020-2035” e con le capacità abilitanti delineate nel Concept paper “Esercito 4.0”. Infatti, rientra nelle iniziative volte al potenziamento della “manovra non a contatto”, della capacità di proiezione e del volume di fuoco erogabile, nell'ambito di una maggiore flessibilità di impiego.
Terrarm ha anche firmato, con Rheinmetall Italia, un contratto per l’acquisizione di sistemi di difesa contraerea a cortissima portata C-RAM, contro razzi, artiglieria e mortai. Il “Counter Rocket, Artillery and Mortar” è finalizzato a proteggere infrastrutture critiche e contingenti italiani impegnati nei teatri operativi internazionali, consentendo una risposta rapida e mirata contro tali minacce. La fornitura iniziale prevede un C-RAM, con l’opzione di ulteriori tre in caso di mutate esigenze operative.

TERRARM SGDDNA

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