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Verso il 2 giugno: I Simboli della Repubblica – L’Inno Nazionale

Verso il 2 giugno: I Simboli della Repubblica – L’Inno Nazionale
Verso il 2 giugno: I Simboli della Repubblica – L’Inno Nazionale

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Uno dei simboli della Repubblica, che accompagna ogni momento solenne del Paese, è l’Inno Nazionale.
Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli, fu scritto nell'autunno del 1847 dall’allora ventenne Goffredo Mameli.

L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani – e non alla Marcia Reale – il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese.

Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l’Inno di Mameli divenisse l’inno nazionale della Repubblica Italiana.

Ascolta l’Inno 


Il testo dell’Inno Nazionale

Fratelli d’Italia
 L’Italia s’è desta,
 Dell’elmo di Scipio
 S’è cinta la testa.
 Dov’è la Vittoria?
 Le porga la chioma,
 Ché schiava di Roma
 Iddio la creò.
 Stringiamci a coorte,
 Siam pronti alla morte,
 L’Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
 Calpesti, derisi,
 Perché non siam popolo,
 Perché siam divisi.
 Raccolgaci un’unica
 Bandiera, una speme:
 Di fonderci insieme
 Già l’ora suonò.
 Stringiamci a coorte,
 Siam pronti alla morte,
 L’Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
 L’unione e l’amore
 Rivelano ai popoli
 Le vie del Signore;
 Giuriamo far libero
 Il suolo natìo:
 Uniti per Dio
 Chi vincer ci può?
 Stringiamci a coorte,
 Siam pronti alla morte,
 L’Italia chiamò.
Dall’Alpi a Sicilia
 Dovunque è Legnano,
 Ogn’uom di Ferruccio
 Ha il core, ha la mano,
 I bimbi d’Italia
 Si chiaman Balilla,
 Il suon d’ogni squilla
 I Vespri suonò.
 Stringiamci a coorte,
 Siam pronti alla morte,
 L’Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
 Le spade vendute:
 Già l’Aquila d’Austria
 Le penne ha perdute.
 Il sangue d’Italia,
 Il sangue Polacco,
 Bevé, col Cosacco,
 Ma il cor le bruciò.
 Stringiamci a coorte,
 Siam pronti alla morte,
 L’Italia chiamò.

2 GIUGNO

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