
Ricerca e sanità militare: convegno al CASD
Si è svolto questa mattina al Centro Alti Studi della Difesa il convegno sul tema “Ricerca e Sanità Militare: disruptive Technology anti COVID-19 dalla diagnosi precoce alla sicurezza degli ambienti”. Guerini: Da inizio emergenza la Difesa ha dato contributo essenziale e impegno determinante per una sfida prima sanitaria, poi divenuta sociale ma anche geopolitica

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
“Dall’inizio della pandemia la sanità militare ha fornito un contributo determinante per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ora il lavoro deve continuare puntando su competenze e ricerca per far crescere la capacità di resilienza del Paese”.
Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini intervenendo questa mattina al convegno dell’Ispettorato Generale della Sanità sul tema “Ricerca e Sanità Militare: disruptive Technology anti COVID-19 dalla diagnosi precoce alla sicurezza degli ambienti”, svolto presso il Centro Alti Studi della Difesa.
Occasione per un confronto sulla collaborazione messa in atto tra mondo militare e civile, con particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche messe in campo dalla ricerca biomedica militare e civile durante l’emergenza pandemica.
A moderare la conferenza, il Consigliere del Ministro della Difesa per la Sanità Militare Giuseppe Fioroni. Numerosi e qualificati i relatori intervenuti. Dopo il saluto dell'Ammiraglio di Divisione Giacinto Ottaviani, nuovo Presidente del CASD, sono intervenuti, oltre a esponenti di aziende del settore ricerca e sviluppo, l’Ispettore Generale della Sanità Militare Ten. Gen. Nicola Sebastiani, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa Gen. C.A. Carmine Masiello, il Capo Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare Celio, Brig. Gen. Florigio Lista.
Presenti anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Gen. S.A. Alberto Rosso, il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo e il Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), Gen. C.A. Luciano Portolano.
“Il Paese sta apprezzando lo sforzo compiuto dalla Difesa” ha detto Guerini ricordando l’impegno messo in campo con prontezza e competenza fin dal primo giorno della pandemia. Dalla capacità logistica, con il trasporto di persone e materiali, alla produzione di dispositivi di protezione individuale.
“Non solo come Ministro ma anche come cittadino di una delle zone più colpite dall’emergenza Covid, ringrazio le Forze Armate per il lavoro svolto con impegno, generosità e disponibilità per aiutare il Paese nello sforzo collettivo per fronteggiare l’emergenza” ha affermato.
Uno scenario inusuale davanti al quale sono state compiute scelte coraggiose e importanti che hanno visto nella sinergia tra sanità militare e ricerca un tassello fondamentale.
“Un lavoro encomiabile” ha aggiunto Guerini sottolineando come le sfide sanitarie siano divenute anche “sfide sociali e infine sfide geopolitiche”.
Da qui la volontà anche in ambito NATO di partecipare alla lotta contro il Covid, inteso come minaccia per la sicurezza internazionale, con un’Alleanza sempre più attenta all’esigenza di un impegno corale e coordinato.
IL MINISTRO MINISTERO