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Monte Marrone 1944: 75° anniversario rinascita dell’Esercito

Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, è intervenuta al convegno “Monte Marrone 1994” che si è svolto a Rocchetta a Volturno (Isernia) in occasione del 75° anniversario della rinascita dell’Esercito Italiano

Monte Marrone 1944: 75° anniversario rinascita dell’Esercito
Monte Marrone 1944: 75° anniversario rinascita dell’Esercito

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“Conservare il ricordo di coloro che hanno sacrificato la propria vita per il bene del Paese in ogni epoca e in ogni luogo sia un dovere di ciascuno di noi. E ritengo anche che ricordare gli effetti della guerra sulla vita di intere generazioni sia fondamentale, soprattutto per noi politici che abbiamo la responsabilità di non ripetere nel presente gli errori del passato. La pace non è mai scontata, va mantenuta e promossa con le nostre scelte responsabili di ogni giorno”.

Così il Ministro Elisabetta Trenta intervenendo al convegno storico militare “Monte Marrone 1944 - 75esimo anniversario della rinascita dell'Esercito Italiano” che si è svolto al museo delle Guerre Mondiali a Rocchetta a Volturno (Isernia). All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco di Rocchetta a Volturno, Teodoro Santilli, Fabrizio Ortis, membro della Commissione Difesa del Senato, e Duilio Vigliotti, Presidente dell’Associazione Storico Culturale 1943/1944. Tra i relatori, esponenti del mondo universitario, della difesa ed esperti di storia militare.

Monte Marrone vide una episodio fondamentale nella guerra di liberazione dell’Italia centrale. Il territorio fu teatro di un episodio bellico particolarmente significativo che vide come protagonisti - di quella notte del 31 marzo 1944 e dei giorni immediatamente successivi - i Bersaglieri del 3° Reggimento, gli Alpini del Battaglione “Piemonte” e i Paracadutisti della Divisione “Nembo”.

Quei giovani soldati, impegnati in un’azione tanto coraggiosa quanto sanguinosa per la conquista del Monte Marrone, si costruirono una credibilità che permise di accreditare l’Esercito italiano appena rinato quale alleato fidato del Comando angloamericano per il restante periodo della Guerra di Liberazione. E’ questa la nostra storia e sono questi gli ideali che ci appartengono” ha aggiunto la titolare del Dicastero.

“Ideali - ha sottolineato -  che parlano di onore, coraggio, pace, che oggi dobbiamo difendere con il nostro impegno quotidiano, il nostro pensiero e le nostre azioni, perché la libertà e la democrazia vanno sempre sostenute, perché la storia insegna che nulla è scontato”.

Guardando ai giorni nostri, il Ministro Trenta si è soffermata sui mutati scenari geopolitici: “è cambiato il modo di fare la guerra, sono cambiate le minacce, il centro di gravità si è spostato verso la popolazione civile che, ora più che mai, ha bisogno di tutela durante i conflitti armati”.

Attualmente i nostri militari sono impegnati in 34 missioni internazionali in 24 differenti Paesi, per la nostra sicurezza e di tutti quei popoli che ancora oggi, nelle più disparate aree del mondo, lottano contro violenza, discriminazioni e sopraffazioni.

Cosa si scriverà sui libri di storia e sulla memoria quando si parlerà di Siria, di Libia, quando si parlerà degli odierni conflitti, laddove non è facile distinguere il combattente. Chi è il combattente vero? Sono delle cose a cui dobbiamo pensare ogni giorno” ha detto il Ministro che ha poi aggiunto: “E’ questa la nostra sfida: per dimostrarci degni di ciò che i combattenti della Resistenza e della Guerra di Liberazione ci hanno consegnato dobbiamo contribuire a costruire un mondo migliore, solidale, inclusivo, giusto. E soprattutto dobbiamo educare a questo le nuove generazioni, affinché un domani siano loro a portare avanti i nostri sforzi. Non c’è altro modo per onorare il coraggio di coloro che caddero per la difesa e la riconquista della libertà del nostro Paese”.

m.r.e.f.

IL MINISTRO

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