
Magistratura Militare: inaugurato anno giudiziario 2019
Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, è intervenuta questa mattina alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 della Giustizia militare

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È stato inaugurato questa mattina l’anno giudiziario 2019 della Giustizia militare. La cerimonia si è svolta all’Auditorium della Casa Madre dei Mutilati ed Invalidi di Guerra, a Roma, alla presenza del Ministro Elisabetta Trenta.
Con la sua presenza la titolare del Dicastero ha voluto sottolineare la sua attenzione alle Istituzioni e alla realtà della magistratura militare che “rappresenta un fondamentale e imprescindibile riferimento per la Difesa e per le Forze Armate”.
Hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Corte Militare di Appello di Roma, Giuseppe Mazzi, il Vicepresidente del Consiglio della Magistratura Militare, Antonio Scaglione, il Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare di Appello di Roma, Marco De Paolis, il rappresentante dell’Avvocatura Generale dello Stato, Avv. Leonello Mariani, il rappresentante del Consiglio Nazionale Forense, Giuseppe Gaetano Iacona, il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Militari, Gabriele Casalena.
“Nei primi incontri che in questi mesi ho avuto col mondo della Magistratura militare ho già espresso la mia intenzione di assicurare il mio impegno per individuare, con gli opportuni approfondimenti, le soluzioni, sia organizzative che funzionali, più adeguate e rispondenti alle esigenze odierne della domanda e della risposta di giustizia militare” ha detto il Ministro che nel rivolgersi ai magistrati ha aggiunto: “Nel Ministro della difesa troverete un punto di ascolto per la ricerca di soluzioni condivise a Roma, così come sul territorio”.
Nel suo intervento, il Vertice del Dicastero ha auspicato “che il percorso parlamentare relativo alla riforma della Giurisdizione militare venga celermente calendarizzato per una discussione ampia e approfondita”.
Un progetto che, ampliando la giurisdizione militare su una cospicua serie di ipotesi penalmente rilevanti, di fatto porrebbe fine alla difficoltosa e dispendiosa duplicazione di procedimenti presso le due giurisdizioni, ordinaria e militare.
Ha inoltre auspicato che il Parlamento affronti la complessa tematica dei reati commessi dai militari italiani impegnati in Missioni internazionali di pace: “La tutela dei nostri uomini e donne all’estero è uno degli obiettivi di questo Governo e nessuno può disconoscere l’importanza della loro attività che, però, va tutelata attraverso un sistema giuridico certo ed univoco, in sintonia piena con il diritto internazionale ed umanitario”.
m.r.e.f.
IL MINISTRO CERIMONIA