Tra i compiti dell’Istituto Geografico Militare (IGM) dell’Esercito Italiano c'è una missione fondamentale, seppur poco conosciuta, per il nostro Paese: la “manutenzione” dei confini di Stato. Un compito che affonda le radici in una disposizione ministeriale del 1941 e che, ancora oggi, vede l’IGM come il custode silenzioso delle linee invisibili che separano l’Italia dai suoi vicini.
A svolgere periodicamente l’attività provvede il personale militare e civile dell’Istituto, in linea con gli accordi bilaterali vigenti con i Paesi “vicini”.
La manutenzione dei confini non è solo una questione tecnica, ma un impegno che si concretizza sul terreno con ricognizioni, misurazioni e interventi diretti, svolti da un team di esperti. Questo lavoro, invisibile per molti, è cruciale non solo per aggiornare la corretta delimitazione del confine di Stato, ma anche per la definizione di responsabilità, ad esempio amministrative, e per la gestione delle emergenze, come calamità naturali o eventi imprevisti.
Le operazioni di manutenzione vengono effettuate nel rispetto degli accordi bilaterali vigenti con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia.