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Le stellette: il cuore dell’identità dei militari italiani

Le stellette: il cuore dell’identità dei militari italiani
Le stellette: il cuore dell’identità dei militari italiani

creative commons creative commons creative commons Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED

Le stellette che i militari italiani portano sulla divisa non sono semplici decorazioni. Dietro quelle cinque punte c’è una storia lunga più di 150 anni e un significato che parla di Patria, impegno e sacrificio.

Indossarle significa ricordare ogni giorno un giuramento: servire l’Italia con onore, disciplina e coraggio, fino a mettere a rischio la propria vita se necessario. Per questo, per ogni militare, le stellette sono molto più di un segno grafico: sono un legame con la comunità nazionale e con i valori che tengono unito il nostro Paese.

La loro origine risale al 1871, quando furono introdotte per la prima volta sulla divisa degli ufficiali di fanteria. Poco dopo diventarono il segno distintivo di tutte le Forze Armate italiane, senza distinzione di grado o corpo. La scelta della stella a cinque punte non fu casuale: distingueva i nostri soldati da quelli austriaci, che portavano la stella a sei punte, ma evocava anche un simbolo caro al Risorgimento.

Nell’immaginario dell’epoca, infatti, l’Italia era raffigurata come la “donna con la stella in fronte”: un’immagine di speranza e di futuro. Tanto che nel 1878, ai funerali del Re Vittorio Emanuele II, il Pantheon di Roma venne decorato con decine di stelle a cinque punte, quasi a suggellare l’idea di una nazione finalmente unita.

Oggi le stellette continuano a brillare non solo sulle uniformi, ma anche al centro dell’emblema della Repubblica Italiana, a ricordare a tutti noi che dietro quelle cinque punte ci sono storia, identità e il sacrificio di intere generazioni di militari.

 

 

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