
Il Sottosegretario Mulè visita base aerea di Amari in Estonia
Visita del Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè alla base aerea di Amari in Estonia, in occasione della cerimonia di “Hand Over Take Over”all'impiego di sensori elettronici, utilizzato anche in caso di emergenze civili.

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Il Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, ha visitato la base aerea di Amari in Estonia, in occasione della cerimonia di “Hand Over Take Over” che ha segnato il passaggio di consegne tra la German Air Force e l’Aeronautica Militare italiana alla guida della missione NATO Enhanced Air Policing nel paese baltico. Nella missione di difesa aerea sono impiegati quattro F-35 e piloti e specialisti.
Ad accogliere la delegazione era presente l’ambasciatore d’Italia in Estonia, Daniele Rampazzo.
“Sono particolarmente onorato di essere qui. Da quando ho assunto la carica di Sottosegretario di Stato alla Difesa, è la seconda volta che mi reco nell’Area Baltica per portare un sincero messaggio di vicinanza a tutte le truppe dell’Alleanza Atlantica”, ha detto il Sottosegretario Mulè.
“La cerimonia odierna - ha aggiunto - segna un altro avvicendamento di successo alla guida della missione Baltic Air Policing della NATO in Estonia che dimostra l'unità, la solidarietà e l’integrità degli alleati baltici della NATO”.
Mulè ha quindi espresso parole di apprezzamento per “il grande lavoro svolto e l'elevato impegno dimostrato dal distaccamento dell'aeronautica militare tedesca”, ribadendo che “il contingente italiano è pronto e reattivo, determinato a mantenere la pace, libertà e sicurezza collettiva”.
Infine, il Sottosegretario ha evidenziato l’importanza della missione: “Non mi stancherò mai abbastanza di ripetere che questa missione, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia Covid, procede molto bene ed è gestita da Comandanti di forze selezionate di alto livello che possiamo considerare tra le migliori d’Europa. La NATO Air Policing riveste un ruolo chiave non solo dal punto di vista delle capacità militari difensive e di reazione, ma anche geopolitico: le attività di ‘polizia aerea’ della NATO non contribuiscono solo alla sicurezza dell'aviazione civile; siete i guardiani dell'integrità dell'Alleanza”.
A margine della cerimonia il Sottosegretario Mulè ha avuto un incontro istituzionale con il ministro della Difesa estone, Kalle Laanet.
Durante la due giorni, il Sottosegretario Mulè ha poi avuto modo di visitare, a Tallin, il Cooperative Cyber Defence Centre (CCD COE) della NATO, approfondendo le principali capacità e attività del Centro internazionale tra cui la protezione delle infrastrutture critiche, l’aggiornamento delle strategie nazionali per la sicurezza informatica e l’addestramento nell’ambito di specifici temi legati al dominio cibernetico. Inoltre, il Centro fornisce supporto nei settori della ricerca, della formazione e dell’addestramento in tema di cyber defence, promuovendo la cooperazione nel campo nella difesa informatica. Il CCD COE, dove viene impiegato personale militare italiano, è stato coinvolto dalla Difesa per elaborare uno studio sul tema “Enhance Cyber Intel with a focused data collection”, sviluppare una Cyber Exercises Evaluation Matrix/Methodology e partecipare alle attività formative di interesse. L’Ente della Difesa che garantisce il collegamento con il CCD COE è il Comando per le Operazioni in Rete (COR), Reparto Operazioni Cibernetiche.
“In questo contesto di eccellenza ogni anno si confrontano 22 nazioni che aderiscono alla NATO, tra cui anche l’Italia, in un’esercitazione molto complessa dal nome Locked Shields. Il nostro Paese ha ottenuto eccellenti risultati che provano la nostra capacità a livello internazionale di essere preparati a rispondere a un attacco cyber”, ha dichiarato il Sottosegretario Mulè a termine della visita.
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