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Il Ministro Guerini inaugura la settima edizione del Seafuture

Inaugurata questa mattina, nella Base Navale di La Spezia, la settima edizione del “Seafuture”. Guerini: “Seafuture 2021 è un segnale di ripresa, un modello di cooperazione, di eccellenza industriale, di competitività, di sostenibilità e di innovazione. Il mare è per il pianeta, in particolare per l’Italia certamente un fattore imprescindibile, abilitante per lo sviluppo economico”

La Spezia 28 set 2021

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Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha inaugurato oggi, nella base navale di La Spezia, la settima edizione del “Seafuture” la prima in presenza dopo le limitazioni dovute alla pandemia.

Guerini, dopo aver salutato e ringraziato le numerose delegazioni delle marine estere e le realtà industriali, accademiche e istituzionali che conferiscono al “Seafuture” una rilevanza strategica e lo rendono un evento unico nel Mediterraneo, ha sottolineato che il bisogno di cooperazione, in chiave di sviluppo, si è dimostrato più forte delle difficolta che l’emergenza sanitaria ha imposto a tutti noi.

“Questa manifestazione internazionale - ha affermato il Ministro - rappresenta un forte segnale di ripresa che proviene da un modello di cooperazione, di eccellenza industriale, di competitività, di sostenibilità e di innovazione, fattori centrali della sicurezza e della crescita del nostro Paese. È emblematico che questo segnale provenga dal mare, risorsa preziosa per l’Italia e per il mondo intero. Parliamo da alcuni anni di ‘Secolo blu’ e in questo scenario il mare è per il pianeta, in particolare per l’Italia, certamente un fattore imprescindibile, abilitante per lo sviluppo economico”.

Il Ministro, durante il suo intervento, ha ricordato l’importanza strategica che il mare riveste e che lo pone al centro di un acceso confronto geopolitico globale che si esprime anche nella dimensione tecnologica ed industriale e che vede “nel Mediterraneo allargato, la nostra area di preminente interesse strategico, uno dei suoi teatri principali, dove la tutela degli interessi nazionali non può prescindere da un utilizzo del mare continuo, libero, sicuro e sostenibile quale essenziale fattore di sicurezza, stabilità e prosperità tra i popoli”.

“L’Italia - ha continuato - necessita di rafforzare la cooperazione e le relazioni con Paesi amici e alleati, di disporre di capacità militari tecnologicamente avanzate, di preservare competenze scientifiche e industriali in grado di supportarle, secondo modelli di sviluppo sostenibili a salvaguardia dell’ecosistema marittimo”.

Il Ministro ha poi ribadito che proprio per delineare gli obiettivi e le azioni che il Dicastero intende perseguire per rilancio degli investimenti in ottica strategicamente complementare alla cooperazione e all’export è stata emanata la direttiva della politica industriale della Difesa “l’industria della difesa italiana - ha detto Guerini - è in grado di coniugare essenziali aspetti di sicurezza e proiezione internazionale dell’Italia, con un effetto trainante anche per l’economia nazionale. Sono fermamente convinto che in queste eccellenze industriali risieda una parte importante della sovranità tecnologica di cui l’Italia deve disporre per le proprie esigenze di difesa e sicurezza”.

Questo, secondo il Ministro, consentirà anche al nostro Paese di “presentarsi come partener strategico nei principali programmi a dimensione internazionale”.

La direttiva recentemente emanata insieme al rifinanziamento del fondo per gli investimenti della difesa, previsto dall'ultima legge di bilancio - ha spiegato - ha consentito di promuovere mirate strategie per associare lo sviluppo delle capacità militare di cui il Paese necessita al consolidamento dei relativi settori tecnologici industriali, proiettando investimenti stabili in ricerca e innovazione, con le più ampie ricadute sul piano economico e occupazionale.

“Non si tratta solo di entità degli investimenti – ha proseguito il Ministro – ma anche di continuità, di certezza e di proiezione finanziaria su archi che consentano di essere protagonisti dei principali progetti di cooperazione industriale nel campo della Difesa. Inoltre, ci consente di essere protagonisti come Paese, salvaguardando la propria sovranità nel salto tecnologico che tutta la realtà militare a livello globale sta compiendo. Per la componente marittima e il suo cluster tecnologico e industriale – ha concluso Guerini - sono in avvio programmi di grande importanza perché in questa visione prospettica il settore marittimo, assume chiaramente una rilevanza strategica”.

Dopo l’inaugurazione di “Seafuture 2021” il Ministro, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Cavo Dragone, si è recato in visita al Varignano presso la sede del Comando Subacquei e Incursori della Marina (COMSUBIN).

Al Seafuture sono interventi anche i Sottosegretari di Stato alla Difesa Giorgio Mulè Stefania Pucciarelli.

Il Sottosegretario Mulè, aprendo i lavori della sessione “cyber”, ha detto: “Eravamo in una condizione di inferiorità tecnologica rispetto agli altri Paesi nella difesa dagli attacchi cyber ma abbiamo fatto molti passi in avanti importanti”.

“Affrontare la vulnerabilità dei sistemi significa avere la coscienza di formare fin dal principio la popolazione, formare culturalmente i giovani che si affacciano fin dalle scuole elementari al digitale. Per questo insisto su uno degli obiettivi che si è data l’Agenzia nazionale per la Cybersecurity: creare una cultura cyber nel Paese, grazie anche alla Cyber Defence Academy legata all’Agenzia” ha aggiunto il Sottosegretario Mulè.

Il Sottosegretario Pucciarelli intervenendo al panel sul dominio Underwater, ha sottolineato l’importanza di “raccogliere le sfide delle nuove frontiere della subacquea con lo sviluppo coordinato di un vero cluster underwater italiano”.

“È necessario impegnarsi” ha detto il Sottosegretario Pucciarelli “per lo sviluppo coordinato di un vero cluster underwater italiano, che metta a disposizione della collettività efficacia operativa, innovazione tecnologica e sviluppo economico a tutto campo, con chiara consapevolezza della nostra predestinata posizione geografica, delle nostre capacità di proiettare sul mare e dal mare sicurezza, legalità e stabilità e del senso di responsabilità nel contribuire a preservare il mare come patrimonio comune dell’umanità per le future generazioni”.

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