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Il Ministro Guerini apre l’anno accademico della Scuola Ufficiali Carabinieri

Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha inaugurato questa mattina l’anno accademico 2019/2020 della Scuola Ufficiali Carabinieri a Roma

Roma 24 gen 2020

Il Ministro Guerini apre l’anno accademico della Scuola Ufficiali Carabinieri
Il Ministro Guerini apre l’anno accademico della Scuola Ufficiali Carabinieri

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“Noi, cittadini ed istituzioni, abbiamo la consapevolezza, la certezza della vostra presenza. Sappiamo di trovarvi, sempre. Per questo dobbiamo ringraziarvi”.

È quanto ha detto il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, questa mattina, nell’intervento con il quale ha dichiarato aperto l’anno accademico 2019/2020 della Scuola Ufficiali Carabinieri. Cerimonia alla quale hanno preso parte il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Giovanni Nistri, autorità civili, militari e religiose.

“L’Arma ha accompagnato generazioni di italiani, mantenendo intatti quegli antichi requisiti di carattere morale e vivendo da protagonista tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del nostro Paese” ha detto il Ministro ricordandone, inoltre, il prezioso ruolo svolto anche nelle missioni internazionali.

“Sono rientrato appena ieri da una visita ai nostri contingenti in Iraq, Afghanistan e Kuwait dove, fra gli altri, ho incontrato i vostri colleghi impegnati nelle attività di addestramento in favore delle forze di sicurezza locali.

Ancora una volta ho ricevuto attestazioni di stima e di profonda gratitudine per il lavoro dei nostri Carabinieri in quelle aree, per la professionalità, la sensibilità, l’attenzione che li contraddistingue e li rende una realtà unica al mondo. Un’eccellenza che ci rende orgogliosi”.

Protagonisti di racconti di “straordinario impegno quotidiano”, i Carabinieri “esempio di rettitudine e professionalità”, sono percepiti dagli italiani “come vicini di casa, sempre accanto a chi ha bisogno, nel contrasto di ogni violenza o sopraffazione” ha aggiunto il Ministro.

Nel rivolgersi ai giovani Ufficiali e Allievi, ha detto: “Questa Scuola, come anche l’Accademia militare di Modena, dove da giovanissimi iniziate a formarvi prima di tutto come militari, rappresentano i custodi più autentici dei valori dell’Arma e al contempo lo strumento per aggiornarsi e proiettarsi verso il futuro. Un futuro che ben presto vi chiamerà a condurre l’Arma nei ruoli che ricoprirete con responsabilità sempre crescenti; responsabilità che, talvolta, vivrete in solitudine, perché nell’esercizio del comando c’è sempre una componente di solitudine.

Affrontatela senza paura: vi sosterranno le competenze professionali che avrete appreso ma, soprattutto, vi conforterà sempre l’intima convinzione di aver aderito alla più nobile ed esaltante delle missioni, quella del servizio al Paese, che si nutre della riconoscenza e della gratitudine degli italiani”.

L’intervento del Ministro ha seguito quello pronunciato dal Comandante Generale dell’Arma, Generale Giovanni Nistri che, nel tracciare il bilancio dell’attività svolta nel precedente anno ha ricordato come nel 2019 “la rete presidiaria dell’Arma ha perseguito il 73% di tutti i reati denunciati, scoprendo il 63% dei casi risolti da tutte le Forze dell’ordine”.

m.r.e.f.

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