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Il Ministro Guerini al cambio di Comando della Kosovo Force (KFOR)

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini a Pristina, dopo aver partecipato al cambio di comando della KFOR, ha salutato i militari del contingente italiano in Kosovo. A margine della cerimonia, l’incontro con il Ministro della Difesa ungherese Tibor Benkő

Pristina 15 ott 2021

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"Con la mia presenza qui, oggi, il Governo italiano intende testimoniare l’immutato impegno nazionale per un Kosovo prospero e sicuro, in un area di pace e in un contesto regionale sempre più integrato con l’Europa e la NATO”.

Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini appena giunto a Pristina, in Kosovo, dove ha partecipato alla cerimonia di avvicendamento al Comando della KFOR tra il Generale di Divisione Franco Federici, Comandante uscente, ed il Maggior Generale Ferenc Kajári, Comandante subentrante. La cerimonia è stata presieduta dall’Ammiraglio Robert BurkeComandante del JFC di Napoli. Presente, tra le autorità militari, anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.

“Nel 2022 - ha continuato il Ministro - saremo nuovamente alla guida della missione NATO, che continuerà ad essere tra i nostri principali impegni per la sicurezza internazionale ed in particolare per quella dei Balcani occidentali, area di fondamentale interesse per l’Italia”.

Nell’incontro bilaterale con il Ministro della Difesa ungherese Tibor Benkő, avvenuto a margine della cerimonia, il Ministro dopo aver ricordato la forte collaborazione ed il comune impegno delle due nazioni per la stabilità della Regione dei Balcani occidentali ha sottolineato che “le sfide che ci attendono sono numerose, in tutte le direzioni strategiche ma sono sicuro che Roma e Budapest sapranno farsi protagoniste di una Difesa europea più capace e reattiva, che non può prescindere dalla NATO e quindi dalla relazione transatlantica”.

Guerini ha poi rimarcato il bisogno di coesione, soprattutto nel cuore dei Balcani occidentali, che rimane una regione fragile in termini di sicurezza e si è congratulato per l’assunzione da parte dell’Ungheria del comando dell’Operazione Joint Enterprise in Kosovo. “È chiaramente una dimostrazione dello sforzo ungherese di contribuire alla sicurezza collettiva ed alla gestione delle crisi nel contesto dell’Alleanza” ha detto.

Il Ministro ha poi evidenziato, il costante irrobustimento del contingente italiano negli ultimi anni a testimonianza della volontà dell’Italia di mantenere alta l’attenzione nell’area non solo in KFOR ma anche in ALTHEA – dove il contributo ungherese è estremamente significativo. Un livello di forze e di capacità che è “mia intenzione mantenere invariato, anche durante il periodo di comando ungherese di KFOR”.

Non è mancato uno scambio di idee sul processo di revisione strategica in corso in ambito NATO ed UE. In questo senso per il Ministro l’Ungheria riveste particolare rilevanza in quanto Paese che si confronta con le sfide sia sul fronte est sia sul fronte sud dell’Alleanza Atlantica. Guerini ha poi affermato che: “l’Italia attribuisce grande importanza ad iniziative di difesa come la DECI (Defense Cooperation Initiative) in quanto opportunità di lavoro per lo sviluppo di una comune visione sui temi di Difesa e Sicurezza”.

Sul tema della cooperazione industriale il Ministro ha espresso l’auspicio che il rapporto di amicizia tra Italia ed Ungheria possa essere rafforzato nell’ambito degli accordi di cooperazione già in vigore che “costituiscono un’adeguata cornice governativa per intensificare i rapporti tra i nostri Paesi. Nel settore dei materiali della Difesa, l’Italia potrebbe offrire – ha detto Guerini - un significativo contributo in termini di know-how e di sviluppo delle capacità con mutui benefici”.

Al termine della giornata il Ministro Guerini ha incontrato il contingente italiano in Kosovo ed il Gen. D. Federici, 12° comandante italiano della missione KFOR, ringraziandoli per il lavoro svolto in un’area strategicamente importante per l’Italia. “In questi anni abbiamo fornito un preziosissimo contributo alla ripresa del Kosovo – ha detto il Ministro – assicurando dapprima il perseguimento di obiettivi prettamente operativi di prioritaria importanza per garantire sicurezza, stabilità delle istituzioni e libertà di movimento, poi contribuendo al generale processo di crescita e sviluppo economico e sociale del Paese”.

“Al Generale Federici e a tutti voi – ha concluso il Ministro - voglio esprimere il mio ringraziamento per come rappresentate l’Italia quotidianamente con i vostri valori. Grazie a voi e a tutti i militari italiani per quello che fate, siete la parte più bella del nostro Paese”.

IL MINISTRO

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