Oggi, nelle acque del Golfo dell’Asinara, si è svolta la cerimonia commemorativa per l’80° Anniversario dell’affondamento della Corazzata Roma. La cerimonia si è svolta oggi, a bordo di Nave Cavour della Marina Militare, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Siamo qui, oggi, per portare il dovuto omaggio e perpetrare il ricordo dei 1.393 marinai italiani che trovarono sepoltura in queste acque, 80 anni fa, e – insieme - la perenne memoria di quello che significò per il nostro Paese il viaggio del Gruppo Navale della Regia Marina, ormeggiato a La Spezia, verso La Maddalena”. Così il Ministro della Difesa nel corso del suo intervento. Presenti alla commemorazione anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, autorità civili, militari, religiose e il Signor Gustavo Bellazzini, superstite del tragico evento.
“Oggi, grazie a uomini come il Signor Bellazzini, che seppero ricostruire il Paese, non solo a livello materiale, l’Italia è quello che è: una Nazione libera, membro importante e rispettato della famiglia delle Nazioni libere. Lo è, e continuerà a esserlo, anche grazie al contributo delle Forze Armate, che vigilano sulla nostra sicurezza e sui valori che, come comunità di cittadini, custodiamo. Valori, perché le Forze Armate custodiscono valori. Le idee possono essere diverse e cambiare da uomo a uomo, e dividere gli uomini. I valori no. I valori sono quelli che uniscono e le Forze Armate preservano e devono preservare quella parte di valori che uniscono una Nazione. Non quelli che la dividono”, ha aggiunto il Ministro Crosetto.
A bordo di nave Cavour, in prossimità del punto di affondamento, si è tenuta la cerimonia di Deposizione della Corona, in cui, al termine della Preghiera del Marinaio, una corona di alloro è stata adagiata in mare, seguita dalle note del “Silenzio”, nel rispetto e in ricordo dei caduti della Corazzata Roma.
Hanno partecipato alla cerimonia anche le unità Margottini e Bergamini, e il sommergibile Gazzana. Il 30 agosto scorso, i militari di Nave Chioggia e quelli del Gruppo Operativo Subacquei hanno affidato al mare una targa commemorativa, che così recita: “La Marina Militare a perenne ricordo dei Caduti della Corazzata Roma”.
“Oggi tributiamo il doveroso omaggio a un episodio del passato, agli uomini che lo hanno vissuto, che hanno sacrificato se stessi. Al contempo, però - e forse è un aspetto perfino più importante - celebriamo, attraverso il ricordo, l’Italia di oggi. Un’Italia che, senza il sacrificio di quegli uomini e di uomini come quelli, probabilmente non esisterebbe per come oggi la conosciamo”. Così il Ministro al temine del suo discorso.
Approfondimenti:
La corazzata Roma era una nave da battaglia della classe Littorio, della Regia Marina, e nel giorno in cui Badoglio proclamò l’armistizio italiano (noto come armistizio di Cassibile), l’8 settembre 1943, si trovava nel porto di La Spezia. Le clausole armistiziali prevedevano che le unità della flotta italiana venisse trasferita a La Maddalena, per sottrarla alla rappresaglia tedesca, in attesa della sua destinazione finale, che sarebbe stata concordata con gli Alleati. Alle 3.00 di notte del 9 settembre, al comando dell’Ammiraglio Bergamini e con l’insegna di nave ammiraglia della flotta, la Roma, salpò per La Maddalena, ma al largo del Golfo dell’Asinara venne avvistata da ricognitori tedeschi della Lutwaffe che erano armati con bombe razzo teleguidate, due delle quali colpirono la Roma: una presso la murata di dritta e l'altra sul torrione. La nave, sia per l'allagamento dei locali, sia per l'esplosione di alcuni depositi di munizioni, si spezzò affondando in due tronconi, e con essa 1.393 membri dell’equipaggio.