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Il Ministro Crosetto alla cerimonia di riapertura del Sacrario Militare di Oslavia

Il Ministro Crosetto al Sacrario Militare di Oslavia
Il Ministro Crosetto al Sacrario Militare di Oslavia

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CC BY-NC-SA 4.0 DEED

"Oggi restituiamo questo Sacrario alla collettività, simbolo di un passato che non può e non deve essere dimenticato. Un luogo sacro, un baluardo della memoria per onorare ragazzi il cui sacrificio è divenuto uno dei pilastri su cui abbiamo costruito la nostra Nazione. Qui riposano oltre 57.000 Caduti che per la nostra libertà hanno sacrificato il bene più prezioso, la vita. Questo monumento dovrà parlare ai giovani, insegnando l’importanza della memoria e il valore assoluto della pace, per la quale operano ogni giorno le nostre Forze Armate, che sono la forza del nostro Paese. Essere al servizio dell'Italia significa costruire ponti di dialogo e solidarietà, affinché il sacrificio di chi ci ha preceduto non sia stato vano. Un sacrificio che oggi ci dà la forza per affrontare, uniti, le responsabilità di scelte che influenzeranno la storia, in momenti non semplici come quelli che stiamo vivendo. Oggi la presenza di molti Sindaci che, prescindendo dal partito di appartenenza, hanno voluto essere qui riuniti è un importante messaggio di coesione di cui il Paese ha bisogno".
Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione della cerimonia di riapertura del Sacrario Militare di Oslavia, restituito alla collettività dopo i lavori di restauro.

Lavori che sono stati effettuati, in particolare, sulla campana Chiara, sulla scalinata e sui cannoni d’artiglieria.

Dopo il taglio del nastro, la cerimonia è proseguita con la benedizione da parte dell’Ordinario Militare per l’Italia, S.E.R. Mons. Santo Marciano’.

All’evento, al quale ha presenziato la Professoressa Paola Del Din, Medaglia D'Oro al Valor Militare, hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco della città di Gorizia, Rodolfo Ziberna, il Prefetto di Gorizia, Ester Pedullo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, autorità civili, militari e religiose.

Il Sacrario Militare, eretto nel 1938 su progetto dell'architetto Ghino Venturi, custodisce le spoglie di oltre 57.000 soldati, 37.000 dei quali ignoti e 539 di nazionalità austro-ungarica.  Nel sacrario sono sepolti anche tredici eroi decorati con la Medaglia d’Oro al Valore Militare.

I sacrari militari sono luoghi in cui il sacrificio di chi ha perso la vita per la propria Patria viene ricordato con onore e rispetto. Conservali e valorizzarli significa mantenere vivo il senso della comunità e della gratitudine verso chi ha servito con dedizione e ha donato la vita per un ideale più grande. In questo, il ruolo delle Forze Armate è fondamentale: non solo presidio della sicurezza e della difesa, ma anche custodi della memoria storica e dei valori nazionali.

L’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa ha in uso governativo il Sacrario, mentre la “Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali” svolge il ruolo di stazione appaltante sulla base di un protocollo d’intesa stipulato tra Presidenza del Consiglio dei ministri e Ministero della Difesa.

La Struttura di missione afferisce al Ministro per lo Sport e i Giovani, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, in quanto anche i luoghi della memoria, come gli anniversari, sono da collegare, dal punto di vista educativo, culturale e civico, ai giovani e all’arricchimento del loro “patrimonio”, basato anche sul valore della memoria.

Dopo la cerimonia di riapertura del Sacrario Militare di Oslavia, il Ministro Crosetto si è recato presso il Sacrario Militare di Redipuglia (GO).  
In questo luogo sacro, ha reso omaggio ai Caduti che lì riposano e che hanno sacrificato la propria vita per il Paese e per i valori che ci uniscono come Nazione.
Nella stessa mattinata il Ministro Crosetto si è recato in municipio a Gorizia, per effettuare un video collegamento con il Comandante della Brigata “Pozzuolo del Friuli”, Generale di Brigata Nicola Mandolesi, e il personale militare attualmente impegnato in Libano, nella missione UNIFIL, al quale ha rivolto il suo augurio di buon lavoro:
"La vostra presenza in Libano è fondamentale per la stabilità regionale. Voi siete protagonisti di un complesso cammino che sta compiendo tutta la comunità internazionale, contribuendo ogni giorno, con professionalità e dedizione, al percorso di stabilizzazione. A voi, dunque, donne e uomini della Brigata Pozzuolo del Friuli, il mio più sentito ringraziamento. Siete ambasciatori di pace, garanti della sicurezza, artefici e costruttori di un futuro migliore. Indossate un'uniforme che significa rispetto e attenzione verso le popolazioni. Sono certo che saprete onorare il vostro compito, portando il Tricolore con orgoglio e contribuendo a consolidare il prestigio dell’Italia, da sempre in prima fila nel portare aiuto dove serve, alle popolazioni che soffrono gli orrori delle guerre. A voi il saluto riconoscente e la vicinanza della Difesa e dello Stato".

IL MINISTRO

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