
Il 6 agosto 1916 cadeva in combattimento Enrico Toti
Figura leggendaria dell’Esercito Italiano, Bersagliere ciclista e Medaglia d’Oro al Valor Militare
Oggi ti raccontiamo una storia.
È l’inizio del Novecento. È il 1911.
Prendi una bicicletta e parti, da Roma.
Attraversi l’Europa. Arrivi in Russia. Poi rientri.
Ottomila chilometri, in bici.
Una bici, con un solo pedale.
E tu, una sola gamba.
Sei un esploratore, un inventore, un artista.
Due anni dopo: riparti.
L’obiettivo è ancora più audace: l’Africa.
Ma in Sudan gli inglesi ti fermano. Troppo rischioso, dicono. Troppo folle, pensano.
Riprendi a pedalare. Torni a casa.
Nessun GPS. Nessun telefono. Nessuna bevanda energetica ti proporrà di diventare suo testimonial. Nessuna foto sui social (troppo presto: stai anticipando tutto di almeno un secolo).
Non diventerai un influencer.
Diventerai molto di più.
Poi scoppia la Grande Guerra.
Ti presenti. Chiedi di arruolarti.
Rispondono no. Una gamba sola, non puoi.
Ci riprovi. Altre due volte. Altri due no.
Desisti? Perché dovresti?
Riprendi la bici e vai al fronte, da solo.
I Carabinieri ti vedono arrivare. Ti rispediscono a casa.
Desisti? Perché mai?
Allora torni. Ti lasciano restare.
Ora sei in prima linea, con l’elmetto piumato da bersagliere. Con la tua bici, tra le trincee a portare ordini. Con un pedale solo.
Al fianco dei tuoi commilitoni, i tuoi amici. Combatti.
Come tutti gli altri.
Meglio di molti.
6 agosto 1916.
Quota 85, Sablici, sopra Monfalcone.
Scatta l’assalto. Tu ci sei.
Un colpo ti ferisce.
Vai avanti.
Un secondo colpo. Stavolta al petto.
Ti rialzi.
Prendi la stampella.
La lanci al nemico.
Poi arriva il terzo colpo.
Quello fatale. Arresta il tuo corpo, ma non ferma il mito.
Il tuo mito.
Il mito di Enrico Toti.
Scopri di più sulla sua avventurosa vita e visita il Museo Storico dei Bersaglieri: la sua bicicletta - con un solo pedale - è lì. Non corre più, ma continua a portare un messaggio potente: la determinazione permette di affrontare le sfide più dure, di essere padroni del proprio destino, di raggiungere traguardi impensabili e, talvolta, di entrare nella storia.
RICORRENZE