
Generale Dalla Chiesa: a Saluzzo il centenario della nascita
Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini è intervenuto oggi a Saluzzo alle celebrazioni del centenario della nascita del Generale Dalla Chiesa

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Con il profondo cordoglio e la vicinanza ai familiari del 2^ Capo Aurelio Visalli, tragicamente scomparso nella giornata di ieri, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha aperto il suo intervento in occasione della cerimonia che si è svolta oggi a Saluzzo per il centenario dalla nascita del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, durante la quale è stato inaugurato un monumento in sua memoria.
“In questo tragico momento tutta la famiglia della Difesa è vicina alle donne e agli uomini della Guardia Costiera che ogni giorno, con grande impegno e senso del dovere, sono al servizio del Paese nei nostri mari. Il gesto eroico del 2^ Capo Visalli, marito e padre di 2 figli che con estremo coraggio non ha esitato un secondo per aiutare due giovani che erano in balia delle onde, sia di esempio per tutti noi. Un militare che ha onorato il giuramento prestato alla repubblica sacrificando la sua vita per gli altri”.
Il Ministro ha quindi espresso il suo apprezzamento per la cerimonia odierna:
“Da cittadino prima ancora che da Ministro è per me un privilegio, oltreché un dovere, essere con voi oggi per celebrare i 100 anni dalla Sua nascita e inaugurare l'opera d'arte che la cittadinanza di Saluzzo e le Sue Istituzioni hanno voluto tributare al loro illustre concittadino”
e il ringraziamento a tutti gli artisti che hanno partecipato alla creazione del monumento, un'opera collettiva a forma di totem, “nel quale vengono magistralmente riassunti i valori e il ricordo del Generale”.
“Il 27 settembre 1920 proprio qui, a Saluzzo, nasceva Carlo Alberto Dalla Chiesa, Generale dei Carabinieri, Prefetto della Repubblica, Medaglia d'Oro al Valor Civile ma ancor prima limpido esempio delle più alte virtù militari e civili” ha aggiunto.
Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Vice Presidente della Provincia di Cuneo Flavio Manavella e a Sua Eccellenza Reverendissima, Mons. Cristiano Bodo e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Generale Nistri, Autorità civili, militari e religiose.
Presenti anche il figlio del Generale Dalla Chiesa, Prof. Nando Dalla Chiesa e il cognato Dott. Paolo Setti Carraro, ai quali il Ministro Guerini ha rivolto un saluto affettuoso e il ringraziamento “per aver voluto impreziosire con la loro presenza questo particolare momento di memoria e raccoglimento”.
Nel suo intervento, il Ministro ha ripercorso le tappe della vita professionale del Generale Dalla Chiesa, “vita dedicata interamente alla lotta alle organizzazioni terroristiche e mafiose”, e ne ha ricordato il metodo investigativo: “metodo grazie al quale, negli anni seguenti, le donne e gli uomini dell’Arma sono stati capaci di misurarsi efficacemente con minacce complesse e trasversali, di matrice terroristica ed eversiva fino alla criminalità organizzata di tipo mafioso, come hanno dimostrato gli straordinari risultati ottenuti dalla Benemerita contro le realtà delinquenziali di maggior spessore del nostro Paese”.
“Ricordare Carlo Alberto dalla Chiesa non significa soltanto tributare il giusto onore a un luminoso esempio di competenza professionale e dedizione al servizio, ma anche e soprattutto, rafforzare la consapevolezza che la lotta alla criminalità può essere davvero incisiva solo se si uniscono le migliori forze di tutto il Paese” ha aggiunto il Ministro che nel suo intervento ha citato le parole del Prefetto Dalla Chiesa, ucciso a Palermo il 3 settembre 1982 con la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo:
“se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle Istituzioni e delle sue leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti”.
“Sono certo che il ricordo del Generale Dalla Chiesa e dei tanti Caduti lungo la strada del dovere continuerà a camminare sulle gambe di tutti i Servitori dello Stato, di tutte le donne e gli uomini onesti che amano il loro Paese ed ogni giorno rischiano la loro vita per difenderlo.”
ha concluso il Ministro rivolgendo un pensiero commosso a tutti i Caduti dell'Arma dei Carabinieri e delle Forze armate, che hanno pagato con la vita il loro impegno in favore delle Istituzioni, della collettività e del Paese.
m.r.e.f.
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