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Esercito Italiano: volano droni nella Terra dei fuochi

L'Esercito Italiano schiera i propri droni nella lotta allo sversamento illecito di rifiuti: l'azione di contrasto e prevenzione nelle province di Napoli e Caserta.

20 mar 2019

Esercito Italiano: volano droni nella Terra dei fuochi
Esercito Italiano: volano droni nella Terra dei fuochi

creative commons creative commons creative commons Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED

Una risorsa dell'Esercito Italiano è stata posta al servizio della cabina di regia dell’operazione Terra dei Fuochi, come ulteriore ausilio nella lotta allo sversamento e smaltimento illecito di rifiuti. L’UAV (Unmanned Aerial Vehicle) RAVEN, sarà un occhio dal cielo che vigilerà sulla Terra dei Fuochi, uno strumento che permette di vedere senza essere visti e in grado di volare ad un'altitudine di 500 piedi, spaziando per un raggio di massimo 10 km.
L'impiego del Drone consentirà di individuare siti di sversamento, fino ad oggi inaccessibili dalle pattuglie sul terreno, fornendo una fotografia aerea sulla Terra dei Fuochi e permetterà di acquisire dati che verranno poi condivisi sulla piattaforma tecnologica di SMA Campania per consentire il censimento dei luoghi di sversamento. L’assetto, nella sua componente umana e tecnologica, lavora su un piano di ricerca che è frutto della correlazione di informazioni che arrivano da diverse fonti, istituzionali e non, in grado di rispondere a delle precise esigenze informative raccogliendo immagini e dati che saranno posti a disposizione degli analisti dell'Esercito Italiano per le valutazioni operative volte al contrasto di sversamenti, incendi ed interramenti di rifiuti.

Il Drone, nel corso delle ricognizioni, è in grado di individuare e registrare le persone nell'atto dello sversamento e dirigere di conseguenza le pattuglie sul terreno, per contestare loro la flagranza di reato. L’Operazione Terra dei Fuochi, con un contingente di 200 militari dell’Esercito e l’utilizzo dell'assetto Drone, quale moltiplicatore di potenza ad alto contenuto tecnologico, permetterà di condurre un'azione molto più efficace nel contrasto allo sversamento illecito di rifiuti.

L’introduzione degli Aerei a Pilotaggio Remoto è il risultato della sinergia tra diverse istituzioni, militari e civili, che ha visto la collaborazione tra le Prefetture, l'Aeronautica Militare e gli enti civili Enav ed Enac per poter consentire ad un APR (Aereo a Pilotaggio Remoto) di per poter volare in uno spazio aereo congestionato come quello di Napoli e Caserta.

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