
Esercito Italiano: concluso l’addestramento congiunto Dedalo 2019
Carristi e bersaglieri dell’Esercito Italiano in addestramento congiunto: conclusa l'esercitazione "Dedalo 2019” per i reparti della Garibaldi.

Immagini messe a disposizione con licenza
CC BY-NC-SA 4.0 DEED
Nei giorni scorsi si è conclusa l'esercitazione di complesso minore pluriarma a fuoco denominata DEDALO 2019: tale esercitazione è stata condotta dal 1° Reggimento Bersaglieri congiuntamente al 4° Reggimento Carri. L’attività addestrativa Dedalo 2019 - a partiti contrapposti – ha avuto come obiettivo principale quello di perfezionare la manovra e l’impiego del VCC Dardo e del carro armato C1 Ariete, sistemi d'arma in dotazione alle Unità, ed è stata concepita e sviluppata in uno scenario operativo ad altissima intensità, di warfighting, reso realistico grazie al supporto dei sistemi di simulazione e al coordinamento del Centro Addestramento Tattico (C.A.T.) di 1° livello di Capo Teulada (che consente la condotta di attività addestrative/esercitative per unità operative di fanteria pesante/media e corazzate. Esso prevede anche la realizzazione un villaggio per la condotta di MOUT (Military Operations in Urban Terrain) per attività militari in ambiente urbanizzato fino al livello di cpls. Min).
Il Comandante della Divisione Acqui (Grande Unità complessa che si contraddistingue per l’esercizio del Comando e Controllo sulle Brigate “Granatieri di Sardegna”, “Aosta”, “Pinerolo”, “Sassari”, “Garibaldi” e il Reparto Comando e Supporti Tattici “Acqui”, curandone l’approntamento, l’addestramento e il mantenimento alle massime condizioni di efficienza operativa) - Generale di Divisione Fabio Polli, accompagnato dal Comandante del Distaccamento Brigata bersaglieri Garibaldi (una delle Grandi Unità che la Forza Armata annovera fra le "Forze di Proiezione". Costituita da reggimenti su personale in Ferma Prefissata, Breve e Servizio Permanente, è equipaggiata ed organizzata per essere facilmente rischierata all'estero) Colonnello Nicola Serio, ha assistito alla fase conclusiva a fuoco dell’esercitazione, in cui il complesso minore pluriarma ha condotto un contrattacco risolutivo contro le forze nemiche.
Questa esercitazione ha avuto come obiettivo quello di affinare le procedure d'impiego della componente pesante della Brigata, in uno scenario di combattimento convenzionale.
ESERCITO ITALIANO