
Esercito: Bomba day nel Bolognese
Nei giorni scorsi i Genieri dell'Esercito hanno disinnescato quattro ordigni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuti nel bolognese

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La scorsa domenica i genieri dell'Esercito, effettivi al reggimento Genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO), hanno disinnescato quattro ordigni bellici, rinvenuti durante i lavori per la realizzazione della viabilità stradale nel Comune di Casalecchio di Reno.
Gli ordigni - tre bombe d'aereo del peso di circa 250 libbre (pari a 124 kg) e una bomba d'aereo del peso di circa 100 libbre (pari a 52 kg) - tutte di fabbricazione statunitense, sono stati rinvenuti in pessime condizioni di conservazione ma ancora attivi.
Le operazioni, dirette e coordinate dalla Prefettura di Bologna, sono state complesse e delicate e si sono svolte in tre fasi: durante la prima è stata costruita sui luoghi di rinvenimento, attorno ad ogni bomba, una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti dovuti ad una esplosione accidentale; nella seconda fase si è provveduto alla neutralizzazione degli ordigni tramite la rimozione dei sistemi di innesco; nella terza fase infine, si è provveduto alla distruzione in situ dei sistemi d'innesco e di altre due bombe d'aereo da 20 libbre a frammentazione, sempre di fabbricazione statunitense, rinvenute anch'esse durante i lavori.
Infine, in un'area opportunamente condizionata al fine di tutelare la pubblica incolumità, sono state fatte brillare le quattro bombe d'aereo.
La realizzazione delle strutture di protezione realizzate dai genieri ha permesso di ridurre gli effetti di eventuali esplosioni accidentali, risultato di una lunga attività di sperimentazione portata a termine dal Centro di Eccellenza C-IED dell'Esercito in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
L'intervento di Casalecchio di Reno rappresenta in assoluto la prima attività di bonifica che vede la realizzazione contemporanea di quattro strutture di contenimento standardizzate per la distruzione all'interno della stessa giornata di altrettante bombe d'aereo di grandi dimensioni. La complessità dell'operazione è legata alla costruzione contemporanea delle strutture di contenimento ed alla successione di ben otto attività di rimozione degli artifizi innescanti.
Per garantire un'adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni di rimozione dei sistemi di innesco sono state chiuse al traffico sia la linea ferroviaria Bologna – Porretta Terme sia l'autostrada A1 ed alcune strade comunali adiacenti alla zona di ritrovamento dell'ordigno.
Nel corso dell'ultimo anno specialisti dell'Esercito di Castel Maggiore hanno svolto oltre 300 interventi nella propria area di competenza (Regione Marche, Umbria e nelle province di Bologna, Forlì Cesena, Rimini e Firenze).